Con il lockdown c'era poco lavoro a New York con ristoranti ed enoteche chiuse e così, mentre Jennifer rimaneva in Giamiaca, Jan il 4 luglio ha preso un'aereo per l'Olanda. Con il suo passaporto italiano non ha avuto nessuna difficoltà a Schiphol. Il volo è durato solo sei ore. Dall'aeroporto, con un tempo autunnale, ha preso un bus per Haarlem. Appena arrivato Sigrid mi ha chiamato - erano le nove del mattino - dicendo che Jan stava in forma, aveva un aspetto riposato. Di sera, alle 19.30, Sigrid mi ha fatto sapere che aveva preparato la cena insieme a Jan che aveva un'energia invidiabile. Livia quella sera per la prima volta faceva la babysitter a due bambini del quartiere. David quel fine settimana era a Barbarano e anche lui mi telefonava regolarmente. Tornando a Roma ha portato tante verdure dell'orto della sua padrona di casa e uova delle sue galline. Galline felici che razzolano liberamente nell'aia.
Il 6 luglio Jan è andato in macchina con Kevin al suo ufficio dell'Aia. Kevin aveva da lavorare e Jan è andato per musei. Quante volte nel 1956, quando abitavo all'Aia, ho visitato il bel museo Mauritshuis. Mesi prima Sigrid aveva prenotato un soggiorno in due agriturismi in Portogallo. Il Portogallo ha riaperto le porte ai turisti e il 7 luglio Sigrid, Kevin e le bambine hanno intrapreso il viaggio. Jan frattanto aveva prenotato un piccolo albergo in Germania, lungo il Reno, per esplorare i vigneti di quella regione, ed è partito pure lui. In una mail ci ha raccontato che si trovava in un bel paesino sul Reno che si chiama Bacharach. La regione vinicola è il Mittelrhein famosa per i vini Riesling che vengono da questi vigneti a picco sul fiume, alcuni con pendenze da farti venire le vertigini. Bellissima zona. Su di un dépliant ha letto che c'è una pista ciclabile lungo il Reno che arriva fino a Rotterdam. Con una bicicletta presa a nolo ha girato in lungo e in largo l'incantevole zona incontrando gente molto gentile e simpatica. Un giorno l'ha passato nella bella e antica città di Mainz (in italiano Magonza), considerata il centro enologico per eccellenza della Gemania. E il 12 luglio è venuto da noi a Roma in forma e abbronzato perchè in Germania ha trovato tempo assolato.
David e Jan hanno fatto lunghissime camminate riscoprendo le bellezze di Roma. Si spostavano spesso sul motorino antidiluviano di David. Jan, assieme a me e David, a pranzo mangiava una macedonia di frutta e una fetta di pane integrale. Per cena preparavo un saporito pasto completo e spesso Jan mi dava una mano supersonica. E molte volte lavava i piatti. E si parlava dei tempi passati, tanti bei ricordi. Una volta è venuta a cena un'amica di Jan che vive e lavora a New York nel campo del vino: per via del lockdown e non avendo ancora la green card era impossibilitata a tornare negli States. Un'altra volta è venuta a trovarci una vecchia compagna d'Accademia di Jan. Vedo nel mio diario che il pomeriggio del 20 luglio David e Jan sono andati a Latina per incontrarsi con un produttore di vino. I due fratelli stanno tanto volentieri insieme. Il 22 luglio Jan da solo ha passato un giorno in Umbria da un altro produttore e il 23 con David e l'amica Rachele dopo un salto a Gradoli dall'amico produttore Andrea hanno continuato per Barbarano. Jan non ci era ancora stato a Barbarano Romano e quando la sera dopo è tornato a Roma mi ha espresso il suo entusiasmo per la bellezza del posto: l'antico villaggio etrusco ben curato e pieno di piante fiorite, la natura intorno stupenda. David e Rachele ci sono rimasti per alrri 5 giorni per fare lunghe passeggiate scoprendo sempre nuovi posti segreti, che sono la passione di David. Jan qui con me si è occupato di fare la spesa, lavorare al computer, sentire e vedere ogni giorno Jennifer su SKYPE. E anche andato a trovare il suo caro amico di vecchia data Massimo, che aveva problemi di salute.