Parlando al telefono dei preparativi delle festiciole di Livia, Sigrid mi ha detto di non ricordare di come avesse festeggiato i suoi compleanni da piccola. A lei sembrava che non ci fossere state feste per niente. A me invece venivano in mente tante di quelle feste ben riuscite e perciò ho pescato tra la fila dei miei diari quello del 1974. Pensavo che forse a Livia e Flaminia, una volta cresciute, sarebbe piaciuto saperne di più della loro mamma da piccola. E anche degli zii e dei nonni giovani. Perciò avrei scritto di quei giorni su questo blog. Sfogliando il diario ho visto che è stato un anno strapieno di avvenimenti. Leggevo basita: come è possibile che in un anno si potessero ficcare tutti quegli eventi. Molti li avevo dimenticati. Ma leggendo e prendendo l'album di foto di quell'anno è stato un tuffo nel passato dolce e nostalgico. Su questo blog ho già scritto sui tempi passati e seguirò a farlo, perciò continuerò spesso a vivere contemporaneamente il presente e il passato. Il mondo reale e un mondo di sogni.
Il 21 settembre Sigrid compie gli anni. Quei giorni di settembre avevamo un ospite da Avellino per due settimane: Diego, il cugino dei miei figli dì due anni più grande di David. Qui a Roma veniva con noi al Circolo della RAI dove con i suoi cugini andava in piscina, giocava a pallone o a ping pong. Assieme a lui facevamo anche delle lunghe passeggiate romane. Poi, per un paio di giorni è venuto anche un cugino di Pino a stare con noi, Luigi, che veniva a Roma da Salerno per partecipare ad un concorso. Insomma avevo una combriccola da sfamare e da seguire.
Però Sigrid è stata festeggiata. Ed è stata una bella giornata. Appena alzati gli auguri, e come regali un libro e vestiti per le Barbie. Era proprio quello che Sigrid desiderava. In mattinata David e Jan avevano i loro sports, io andavo al mercato col carrello per frutta e verdura e a comprare la torta da Antonini in Via Sabotino. Pino quel giorno ha preparato pasta e fagioli per pranzo, poi ordinavo la casa e preparavo tanti sandwiches per la festa. Un dolce l'avevo già fatto la sera prima.
Alle 4 e mezza sono arrivati i primi ospiti e dopo, quasi tutti insieme, gli altri; alcuni di loro con la loro mamma o il papà. Gli amichetti erano Claudia, Domitilla, Paolo, Cristina, le sorelline Claudia e Ivana, Catia e ancora tre sorelline del palazzzo. Tutti portavano un regalo. Hanno cominciato subito a mangiare e bere. Pino è andato al lavoro fino a mezzanotte, e ha portato con sè Diego e Luigi per fargli vedere la RAI. David aveva un impegno. Jan (10 anni) con dei giochi intratteneva i bambini che si divertivano un mucchio, persino ballavano, si scatenavano. La torta era enorme e squisita. Gli adulti chiaccheravano e osservavano divertiti. Alle 8 e mezza come per incanto la festa era finita. Saluti ed abbracci.
Sigrid con un vestitino a quadretti e un colletto bianco stava un amore. Non abbiamo scattato delle foto. Peccato.
venerdì 25 marzo 2011
giovedì 24 marzo 2011
E la festa continua

mercoledì 23 marzo 2011
Il compleanno di Livia.
Il 19 marzo, in mattinata, mi ha chiamato Sigrid. Erano in piena azione con i preparativi per la festa di Livia. Aveva preparato già una torta al cioccolato, da coprire ancora con un glacé rosa e le candeline. Una seconda torta di pan di Spagna con sopra crema pasticciera era in lavorazione. Ho avuto anche Kevin al telefono che tornava appena con Livia dal fare le spese. Sentivo la voce allegra di Livia e ho chiesto a Kevin: "E' eccitata Livia?" "Sì che lo è, ma in modo felice. Le sono piaciuti molto i vostri regali." (il libro La Bella e la Bestia con un DVD e una camicia/T shirt). La festa era dalle 2 alle 5 e guardando spesso l'orologio ne ho seguito da lontano l'andamento. Sapevo che le undici bambine avrebbero fatto ognuna un collage. Su un cartoncino colorato avrebbero incollato dei ritagli di riviste, finendo il tutto con le matite colorate. Patrick (il fratello di Kevin) avrebbe organizzato dei giochi. Poi c'erano gli snacks.... e le torte.

Dopo aver riordinato la cucina sono andata con la mia vicina di casa Flavia al Mercatino dell'usato dove si festeggiava il giorno del papà. Tanti palloncini colorati fuori e dentro e su tutti i tavoli e mobili piantine primaverili; ogni ospite ne poteva scegliere una e portarsela a casa. Ho preso delle tenere violette bianche. Tre giovani suonavano dal vivo musica d'epoca. Tanta gente che sembrava di camminare al Corso. Una bella atmosfera. I giovani proprietari organizzano spesso un evento interessante e sempre più gente scopre l'esistenza di questo mercatino portandoci oggetti e mobili che non servono più per svariati motivi. Su tanti tavoli, sedie, armadi, quadri, ho visto attaccata un'etichetta: Venduto-Prenotato. C'erano persino delle chitarre e un pianoforte.
Verso le otto e mezza mi ha chiamato Sigrid per raccontarmi di come era andata la festa. Sapeva che ero ansiosa del resoconto. Diceva che era stato un bellissimo pomeriggio con un sole splendente che illuminava la casa di una luce dorata Le bambine si erano divertito un sacco. Flaminia si era anche data molto da fare con il cartoncino e colla in abbondanza. Le piccole artiste però erano troppo eccitate per fare un collage capolavoro. I giochi con Patrick erano molto riusciti . Tante risate e gioia. La festeggiata con una faccia felice e contenta partecipava con intensità a tutto. Alle cinque sono venuti i genitori a prendersi i propri pargoli, ma Robin e Riochar protestavano: "Ancora no, ancora no." E dato che abitano a due passi da Livia potevano rimanere un'altra oretta.
Livia e Flaminia sono andate a letto presto. Flaminia si è addormentata all'istante, Livia ancora adesso la sentono camminare per la sua stanza, troppa adrenalina da smaltire. Quando Kevin ha portato le bambine a letto ha chiesto a Livia: "Di tutti i regali di oggi quale ti è piaciuto di più?" E Livia, ponderando un attimo ha risposto: "Il sole, il sole ha fatto diventare bello tutto."
martedì 22 marzo 2011
Haiku per Livia neonata
Nei due mesi che sono stata a Haarlem, dopo la nascita di Livia, ho scritto diversi haiku. Già quando stava ancora nella pancia della mamma ne ho scritti. Sigrid mi telefonava spesso ed io condividevo i suoi stati d'animo. Ma li ho scritti tutti in olandese. Traducendoli perdono la regola del 5-7-5 sillabe. Ed è un fatto che tante parole vanno bene in una lingua ed in un'altra per niente. Ho composto più di 100 haiku e solo qualcuno riesco a tradurlo abbastanza decentemente. I primi due sono di quando Livia stava ancora nella pancia della mamma.
Bambinuccia in arrivo Lief kindje op komst
salva ed al sicuro zo geborgen en veilig
nuoti, scalci e batti. je zwemt, schopt en klopt
Esserino amato Liefste kindjeklein
tutto per te è pronto alles is voor je gereed
anche sole e pioggia ook zon en regen
Piccola sulle mie ginocchia Kindje op mijn schoot
sei una nipote splendente je bent een prachtig kleinkind
pannolino pieno een volle luier
Per la mia nipotina Voor mijn kleindochter
canticchio tutte le canzoni neurie ik al de liedjes
di quando io ero piccola van toen ik klein was
Oggi dodici settimane Vandaag twaalf weken
sei una piccola pin-up Je bent een kleine pin-up
guance di pesca Perzikwangetjes
Canto prolungato Langgerekt gezang
bimba sogna con occhi aperti kindje dagdroomt
guardando il soffitto kijkend naar plafond
Livia sei anni!
Oggi è la festa di Livia. Non è da credersi che compia già sei anni. Sembra ieri che è nata. Mi ricordo ancora il 19 marzo di sei anni fa. Io stavo a pranzo da un'amica e alle due mi ha chiamata David: "Mamma, è nata Livia, ci è voluto parecchio prima che nascesse ed è stato molto doloroso, ma tutto è andato bene. Sigrid dice che Livia di sicuro rimane figlia unica. Quando torni a casa chiama Sigrid sul cellulare di Kevin." Che forte emozione e che sollievo sapere che la bambina era nata bene. Un pò di ore dopo stavo a casa e sentivo Sigrid dire: "Mamma hai una nipotina bellissima, è un tesorino con un nasino a patata e capelli marrone chiaro. Dopo una nottata di tremendo travaglio durata tredici ore è nata alle 13.32. Il suo peso è 3 chili e 650 grammi. Sarà stato papà a farla nascere il giorno del proprio onomastico, San Giuseppe?'" Io avevo le lacrime agli occhi. Di sera ci siamo sentite di nuovo e Sigrid mi ha detto: " Il dolore è stato talmente forte che non lo auguro nemmeno a degli ipotetici nemici. Adesso guardo con altri occhi tutte le mamme. Appena nata la piccolina mi è stata messa sulla pancia col cordone ombelicale ancora attaccato che, dopo un paio di ore, è stato tagliato da Kevin. Domani mattina presto torniamo a casa. Come è d'uso qui in Olanda, grazie alla nostra assicurazione verrà tutti i giorni, per una settimana, una puericoltrice a dare una mano col bébé e con la casa. La bambina succhia con avidità al mio seno. Non mi stanco di guardarla. Jan mi ha chiamato da New York e anche lui pensa che papà ci ha messo lo zampino a far nascere Livia il giorno di San Giuseppe."

Il 3 aprile sono andata da loro per dare una mano e ci sono rimasta per due mesi. Sono stati mesi bellissimi. Dormiva poco Livia, ma sulle mie ginocchia, io seduta in poltrona nell'angolo soggiorno, si addormentava beata e stavo immobile per ore in modo che Sigrid su nella stanza da letto potesse riposare. Frattanto leggevo e scrivevo tanti haiku. E per il resto aiutavo con tutte le facende di casa. Kevin era bravissimo con la bambina, la cambiava, le faceva il bagnetto e a turno cantavamo per lei. Kevin ci faceva tanto ridere quando, con Livia in braccio, camminava per casa avanti e indietro a passo veloce, cantando e inventando delle buffe parole in rima su una melodia conosciuta. Livia smetteva di piangere e sembrava che si divertisse anche lei. Le raccontava anche delle storielle buffe e simpatiche. Ha una vena comica ed estroversa questo Kevin. Succedeva che mentre Sigrid dava il seno a Livia e noi tre ridevamo, Livia smettesse di bere per sorriderci, voleva partecipare.
E' venuto Jan dall'America per vedere la nipotina. Passeggiate per Haarlem e nelle dune, tutti insieme appassionatamente.
Sigrid scattava tante foto bellissime della piccola, ha occhio da fotografa, come David.
Era bello fare tutto insieme, insieme veder crescere Livia, insieme notare i piccoli cambiamenti, il primo sorriso. E ci sembrava quasi incredibile, un miracolo, di avere una figlia-nipotina così carina.E adesso ce ne sono due di figlie-nipoti. E anche Flaminia è per noi un dono degli dei. Ma su Flaminia scriverò quando è il suo compleanno, in maggio.Se ne avrò l'occasione, perchè sarò immersa nella vita della famigliola Haarlemmese.
venerdì 18 marzo 2011
Some animals are more equal than others
Jan dall'America segue il mio blog e visto l'argomento che sto trattando mi ha mandato via e-mail un articolo apparso su The New York Times scritto dal noto opinionista Mark Bittman che parla di come gli animali non vengano trattati allo stesso modo: Why do we protect pets more than farm animals? Una ragazza, Monique, in un attimo di rabbia ha sbattuto il criceto del fratello per terra provocandone la morte. Membri della Protezione degli Animali (ASPCA American Society for the Prevention of Cruelty to Animals) sono venuti alla sua porta e Monique ha trascorso una notte in prigione. E' da condannare quello che ha fatto. Però all'industria degli allevamenti è permesso di commettere crudeltà inaudite. Qualcosa non va. Quel "qualcosa" è il seguente. Noi proteggiamo animali da compagnia come criceti, cani, gatti ignorando largamente (in gran parte) l'ammontare delle torture commesse su polli, mucche e maiali. In breve, se io possiedo un maiale come animale domestico non gli posso dare un calcio. Se allevo un maiale per venderlo come cibo posso torturarlo liberamente. Leggi dello Stato note come "Common Farming Exemplions" consentono agli allevatori, piuttosto che ai legislatori, di autoregolamentarsi. "In altre parole", come Jonathan Safran Foer, autore di "Mangiare Animali" mi ha scritto via e-mail "L'industria ha il potere di definire la crudeltà. E' folle come dare ai ladri il potere di definire lo sconfinamento."
In questo paese (USA) uccidiamo quasi 10 miliardi di animali ogni anno, circa un sesto del totale mondiale. Molti, se non la maggior parte di questi animali vengono allevati (oppure no, dato che probabilmente un paio di centinaia di milioni sono uccisi alla nascita) industrialmente, in condizioni che il filosofo Peter Singer ed altri hanno paragonato ai campi di concentramento.
Grazie al Common Farming Exemptions, finchè allevo animali per il cibo posso mettere circa 200 milioni di pulcini maschi vivi nella macchina tritatrice, castrare per lo più senza anestesia 65 milioni di vitelli e maialini l'anno, allevare animali malati (da non dimenticare il più di mezzo miliardo di uova ritirate l'ultima estate in due sole fattorie dello Iowa), che muoiono senza cure veterinarie, imprigionare animali in gabbie talmente piccole da non poter permettere il benchè minimo movimento, o uccidere animali in massa per arginare focolai di malattie.
Tutto questo è legale perchè noi li mangiamo. Abbiamo scopi giustificabili.
Dovremmo trattare meglio gli animali e allevarne di meno; questo vorrebbe dire ridurre il consumo di carne. Tutto sommato, una situazione migliore per noi, per gli animali e per il mondo.
Se Monique fosse finita davanti al giudice nessuno avrebbe difeso la sua azione, perchè il suo era un animale domestico e quindi non nato per essere costretto a vivere l'inferno degli animali commestibili.
Un video di Smithfield, il più grande produttore di carne porcina al mondo, fa sembrare celestiale il suo allevamento. Ma il video segreto della Humane Society degli Stati Uniti, racconta una storia diversa, una storia ripugnante. Ciò spiega perchè amici dell'agrobusiness hanno proposto leggi nello Iowa e in Florida che vietino di realizzare questi video segreti.
Cominciano finalmente a spuntare leggi che muovono i primi passi verso un generale miglioramento delle condizioni degli animali da fattoria e sicuramente la maggior parte dei piccoli agricoltori, ed anche alcuni tra i più grandi, allevano gli animali con più umanità. Almeno questi pochi animali, finchè sono in vita, vengono trattati con lo stesso rispetto che si deve tributare ad un criceto.
Per la maggioranza dei non-pets, però, è sfortuna.
Theodor Wiesengrund Adorno, filosofo: "Auschwitz inizia quando si guarda a un mattatoio e si pensa: sono soltanto animali."
Un esperimento: "Date a un bimbo una mela e un coniglio vivo. Non accadrà mai che il bimbo giochi con la mela e mangi il coniglio."
ed io: "Non può fare bene mangiare la sofferenza altrui."
In questo paese (USA) uccidiamo quasi 10 miliardi di animali ogni anno, circa un sesto del totale mondiale. Molti, se non la maggior parte di questi animali vengono allevati (oppure no, dato che probabilmente un paio di centinaia di milioni sono uccisi alla nascita) industrialmente, in condizioni che il filosofo Peter Singer ed altri hanno paragonato ai campi di concentramento.
Grazie al Common Farming Exemptions, finchè allevo animali per il cibo posso mettere circa 200 milioni di pulcini maschi vivi nella macchina tritatrice, castrare per lo più senza anestesia 65 milioni di vitelli e maialini l'anno, allevare animali malati (da non dimenticare il più di mezzo miliardo di uova ritirate l'ultima estate in due sole fattorie dello Iowa), che muoiono senza cure veterinarie, imprigionare animali in gabbie talmente piccole da non poter permettere il benchè minimo movimento, o uccidere animali in massa per arginare focolai di malattie.
Tutto questo è legale perchè noi li mangiamo. Abbiamo scopi giustificabili.
Dovremmo trattare meglio gli animali e allevarne di meno; questo vorrebbe dire ridurre il consumo di carne. Tutto sommato, una situazione migliore per noi, per gli animali e per il mondo.
Se Monique fosse finita davanti al giudice nessuno avrebbe difeso la sua azione, perchè il suo era un animale domestico e quindi non nato per essere costretto a vivere l'inferno degli animali commestibili.
Un video di Smithfield, il più grande produttore di carne porcina al mondo, fa sembrare celestiale il suo allevamento. Ma il video segreto della Humane Society degli Stati Uniti, racconta una storia diversa, una storia ripugnante. Ciò spiega perchè amici dell'agrobusiness hanno proposto leggi nello Iowa e in Florida che vietino di realizzare questi video segreti.
Cominciano finalmente a spuntare leggi che muovono i primi passi verso un generale miglioramento delle condizioni degli animali da fattoria e sicuramente la maggior parte dei piccoli agricoltori, ed anche alcuni tra i più grandi, allevano gli animali con più umanità. Almeno questi pochi animali, finchè sono in vita, vengono trattati con lo stesso rispetto che si deve tributare ad un criceto.
Per la maggioranza dei non-pets, però, è sfortuna.
Theodor Wiesengrund Adorno, filosofo: "Auschwitz inizia quando si guarda a un mattatoio e si pensa: sono soltanto animali."
Un esperimento: "Date a un bimbo una mela e un coniglio vivo. Non accadrà mai che il bimbo giochi con la mela e mangi il coniglio."
ed io: "Non può fare bene mangiare la sofferenza altrui."
Voi, uomini di chiesa.
Durante le mie ricerche, cliccando qui poi là, mi sono imbattuta per caso in un sito che si intitola La Vera Bestia Animal Video Community (http://www.laverabestia.org/). Leggendo i paragrafi delle loro pagine mi sono sentita stravolta per l'estrema crudeltà dell'uomo verso l'animale. Tra tutti i loro articoli c'era anche una confessione che si intitola "Voi, uomini di chiesa". Eccola:
"Questa è la confessione di peccati delle Chiese Tedesche Evangeliche fatta a Clamberg nel 1988.
Noi confessiamo davanti a Dio creatore degli animali e davanti ai nostri umani compagni che abbiamo fallito come cristiani perchè abbiamo dimenticato gli animali nella nostra fede. Abbiamo tradito la missione di Gesù e non abbiamo servito i nostri fratelli ultimi, gli animali. Come pastori abbiamo avuto paura di dare spazio agli animali nelle nostre chiese, come chiesa siamo stati sordi al travaglio e allo sfruttamento dei nostri fratelli animali.
Voi popolo di cristiani dite di seguire le orme di Colui che era buono e misericordioso mentre dimostrate di essere il popolo più insensibile e crudele nei confronti degli animali, negando loro ogni pietà ed ogni compassione. I lamenti, le grida imploranti degli animali sgozzati, scorticati, smembrati, arpionati, per voi non sono che rumori inarticolati, senza alcun valore.
Voi ministri di Dio, prelati e uomini di chiesa, voi che non provate vergogna quando anche le pietre chiedono amore e rispetto per le creature del Signore e dite: "ammazza e mangia, non avere pietà, il vostro occhio non li compianga: per la nostra mensa Dio ha fatto gli animali per servircene a nostro piacimento." Qualunque congregazione umana è più giustificabile della vostra che ha per vessillo l'amore e la pietà.
Voi ubriachi di orgoglio e presunzione, voi che vi ritenete ad immagine di Dio, siete gli ultimi sulla terra a riconoscere la fratellanza universale, a rispettare la sacralità della vita, a valorizzare le differenze fondamentali che consentono alla stessa vita di manifestarsi.
Voi pregate il vostro Dio di preservarvi dal male, dal dolore e dalla morte su una ecatombe di animali massacrati per il piacere del vostro stomaco, mentre negate il diritto alla libertà e alla vita di tante creature innocenti che forse più di tanti esseri umani meritano di esistere.
Il vostro Dio, indifferente verso il dolore delle sue stesse creature è solo un'invenzione del vostro orgoglio e della vostra presunzione per giustificare le vostre debolezze e le vostre ghiottonerie.
Voi uomini di chiesa non sapete che giustificando l'uccisione degli animali contribuite a rendere peggiore l'animo umano? Non sapete che mangiando la carne vi rendete complici della fame nel mondo? Della distruzione delle foreste, dell'inquinamento del pianeta?
Ma il vostro Dio non è nostro Dio: il nostro Dio è padre equanime di tutte le creature e chiede rispetto, amore e compassione per tutti gli esseri viventi, mentre il vostro Dio è insensibile, ingiusto e crudele verso le sue stesse creature."
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