sabato 17 dicembre 2011

Vestitino nuovo etc. etc.


Oggi Livia è andata a scuola indossando il vestito che Sigrid ha appena finito di cucire. In Olanda i complimenti  si danno solo eccezionalmente. E quando un complimento viene dato, viene concepito come un grande evento. Nella scuola steineriana che frequenta Livia è di norma salutare la maestra dandole la mano quando di mattina si entra in classe. Salutando Liviuccia la maestra ha esclamato: "Com'è bello il tuo vestito." Io l'ho visto in una foto che Sigrid mi ha mandato con una e-mail ed è veramente un indumento da boutique. Adesso c'è in lavorazione qualcosa per Flaminia. Sentendo la descrizione promette bene anche questa creazione.
Una sera alla settimana Sigrid si incontra con un gruppetto di amiche per imparare l'arte dell'uncinetto che poi una volta a casa mette in pratica. I genitori della classe di Livia hanno avuto come compito quello di abbellire la cartella dei disegni dei propri figli. Il loro regalo di Sinterklaas che si festeggia il 5 dicembre. Tutti potevano sbizzarirsi, non c'era un tema da seguire. A Sigrid è venuta l'idea di vestire la cartella con una fodera fatta all'uncinetto, rifinendo il tutto con stoffa dagli allegri colori: lontana dagli occhi di Livia per molte ore si è data da fare e, una volta finita la creazione, mi ha mandato delle foto e non posso dire altro che il risultato è un capolavoro. La mattina del 5 dicembre, a scuola, è stato festeggiato Sinterklaas (San Nicola). Da giorni i bambini erano eccitati e, a scuola e a casa, cantavano le canzoni che anche io ed i miei antenati cantavamo in quest'occasione. La sera a casa i bambini mettevano la loro scarpina pronta con dentro una carota o un pò di fieno per il cavallo di Sinterklaas. Al mattino una corsa per trovarci con grande felicità un pensierino minuscolo, anche solo un mandarino o una mela. Un giorno tutti i bambini di Haarlem sono andati al fiume, lo Spaarne, che attraversa la città, per salutare San Nicola che insieme al suo cavallo bianco ed ai Pieri Neri (Zwarte Pieten) arrivava con la sua nave dalla Spagna. Sono stati giorni molto emozionanti.
A scuola di Livia poi è venuto, con grande sorpresa dei bambini, il Santo in persona assieme ad i suoi aiutanti neri.
Finita la festa la maestra ha messo davanti ad ogni bambino la cartella ornata dalla mamma o dal papà, poi ha fatto entrare i genitori in modo che tutti potessero ammirare scambievolmente le poprie fatiche. Tutte le cartelle erano molto belle, certe erano bellissime, fra queste ultime quella di Livia.
Sigrid è riuscita anche a fare dei fiorellini all'uncinetto che ha attaccato al vestitino che io avevo fatto a maglia durante il mio ultimo soggiorno di maggio-giugno a Haarlem.


venerdì 16 dicembre 2011

Blues & Verdura


David frequenta molto Trastevere e così ha conosciuto Costanza che abita proprio là. Costanza l'ha presentato ad Alex, il batterista dei Funkallisto, un gruppo funky di base a Trastevere. I tre sono andati subito musicalmente d'accordo e hanno deciso di mettere su una band che hanno chiamato "Blues & Verdura" con Costanza al basso, Alex alla batteria e David chitarra e voce. Hanno suonato in diversi locali. A volte durante i concerti salgono sul palco degli ospiti: Marco al flauto, Peter alla chitarra, Lorenzo alla chitarra, Enricone alle percussioni. Vorrebbero suonare ed esibirsi molto più spesso ma per potersi comprare il pane quotidiano e per pagare l'affitto svolgono tutti diversi lavori, precari, che lasciano poco tempo libero.

Blues & Verdura



In questi giorni David sta registrando il suo primo disco nella sala di registrazione del suo amico Giacomo,  produttore e musicista. I due si conoscono dal 2000 e hanno spesso registrato assieme le musiche di Giacomo, ora è il turno delle canzoni di David. Giacomo ha messo da parte i propri impegni paralleli per dedicarsi alla produzione del disco di David. Adesso è il momento di  mixare i brani, ed è un impegno notevole.


In sala d'incisione



Dopo il concerto del 24 novembre scorso dove si è ritrovato con Leno Landini, David ha cominciato a scrivere una mini biografia dei Wild Way. Fa ricerche su vecchie riviste e cerca foto. Si sente con Leno (armonicista), il quale insieme alla sua compagna Mia si dedica, tra le altre cose, a far rivalutare i Wild Way, formazione che non ha mai avuto la giusta collocazione nella storia del rock romano e non solo.  Questo gruppo è stato un pioniere e un precursore in Italia del fenomeno buskers .

Wild Way


In tutti questi anni ho visto che David è stato molto ammirato, viene considerato un grande chitarrista e i suoi compagni musicisti sono altrettanto bravi. Hanno ricevute molte promesse solenni che si sono dimostrate tutto fumo e niente arrosto. Cosa ha in serbo il futuro per loro ?
Sono arrivata alla conclusione che oggigiorno in questo mondo la mediocrità regna sovrano. Gli stalentati fra di loro si danno una mano per escludere i talentati.  

domenica 11 dicembre 2011

The Bucket Band

Oggi ho finito di leggere il libro/diario che David ha scritto sulle sue avventure nel mondo dell'arte. Le pagine dedicate alla musica mi fanno ricordare che David ha suonato in diverse bands. A diciotto anni ha fatto parte per un breve periodo della Malbec Blues Band. Nel 1980 David e Marco Annesi formano la Hobo Blues Band, che durerà un paio d'anni. Nello stesso periodo David comincia a suonare con i Wild Way e a questo gruppo ho dedicato un capitolo a parte. Nel 1985/86, in piena era Wild Way, a Roma nasce il primo nucleo degli Argonauts con Mirco al basso e Roberto alla batteria. Poi Mirco lascia e gli Argonauts si trasferiscono nelle Marche acquisendo Moreno al basso e Massimo alle tastiere. In seguito per David vengono miriadi di gruppi dall'esistenza effimera: prove, concerti e repentini scioglimenti.
Nel 1998 circa David ha cominciato a suonare con The Bucket Band, che ancora esiste.  Il genere è  blues e rythm and blues. James è il leader fondatore, canta e suona la chitarra ritmica, sua moglie Gyneth suona il basso e David è alla chitarra solista.  Da sempre la band non riesce a trovare un batterista fisso. Nel 2009 ho assistito con degli amici ad un loro concerto nell' Irish Pub "Druid's Rock" a Piazzale Esquilino. L'affluenza era grande, la musica molto apprezzata. Quella sera il batterista, molto in gamba, era un amico di David, Augusto, che purtroppo per i suoi molti impegni può solo ogni tanto prendere parte ai concerti della Bucket Band. Il gruppo fra altro si è anche esibito nell'ambasciata canadese qui a Roma. James e Gyneth con i loro bei figli Gordon e Saskia sono venuti a trovarci durante il nostro primo Natale in questa casa. C'erano con  noi anche Sigrid, Kevin, Livia e Flaminia. Dobbiamo invitarli anche quest'anno, sono una bella compagnia.

The Bucket Band

giovedì 1 dicembre 2011

Gli Argonauts

I Wild Way, tra una suonata e l'altra sulle scalinate di Piazza di Spagna,  si intrattenevano con i fans. E così David ha conosciuto Roberto, un giovane delle Marche che veniva regolarmente a Roma. Avendo scoperto i Wild Way ogni volta che si trovava nella capitale faceva un salto a Piazza di Spagna. Roberto suonava diversi strumenti perchè da piccolo aveva cominciato a suonare nella banda del paese come quasi tutti i suoi familiari. Ha invitato David nelle Marche dove gli ha presentato Moreno e Massimo, anche loro musicisti. Hanno suonato insieme. Fra di loro c'era un gran feeling e hanno deciso di formare un gruppo: Gli Argonauts. David chitarra e voce, Roberto batteria, Massimo tastiere e Moreno basso.
Contemporaneamente ai Wild Way, a Piazza di Spagna, David suonava con gli Argonauts.
Gran parte delle canzoni eseguite dai Wild Way erano composizioni create dai quattro componenti del gruppo mentre il repertorio degli Argonauts consisteva al 90% di canzoni composte da David.
Anche questi ragazzi erano, a tutti noi in famiglia, molto simpatici.
L'ultimo giorno dell'anno 1989 David ha portato il nastro degli Argonauts a Radio Rock. I commenti del conduttore del programma musicale erano entusiastici. Queste erano le sue parole:  "Ci è arrivato un grandissimo regalo. David D'Amore ci ha portato un nastro con delle canzoni composte da lui ed eseguite col suo gruppo, Gli Argonauts.Ve le facciamo subito sentire." Era un programma in cui si potevano richiedere dei brani. Noi l'ascoltavamo spesso, telefonando per esprimere un nostro desiderio. Sentivamo che anche tante altre persone richiedevano le canzoni di David. Che commozione.
Sabato scorso Roberto, il batterista degli Argonauts, è venuto dalla Marche per stare con noi ed assistere al concerto di David e Leno.
Per il suo quattrordicesimo compleanno David ha ricevuto il nostro regalo: una chitarra. Era il suo grande desiderio. Ha preso lezioni da un giovane chitarrista che dopo poco tempo ha detto che David era già arrivato al suo livello e consigliava di iscriverlo al conservatorio. Ma David non ne ha voluto sapere dicendo che Jimi Hendrix era un autodidatta. Era il suo mito. Praticamente non è passato  giorno che David non suonasse imparando anche da amici più grandi e bravi. E' diventato un chitarrista molto ammirato. La sua prima chitarra elettrica gli è stata portata dall'America da Little Tony.
Adesso sta registrando le ultime composizioni con l'amico Giacomo, produttore discografico.
Tutti questi anni quando sentivo e sento David che suona la chitarra mi si riempie il cuore di un caldo senso di benessere.
Il primo concertino l'ha fatto il giorno di Natale del 1975 nella capella della RAI insieme a Jan e Sigrid. Suonavano una composizione di David. David alla chitarra, Jan e Sigrid al flauto dolce. Carlo Loffredo, famoso jazzista italiano e amico di Pino, li aveva istruiti a dovere. La cappella era pienissima. E' andato a meraviglia. Padre Igino, commosso, ha ringraziato i ragazzi della sorpresa. E ha voluto che suonassero un'altra volta. Pino ed io orgogliosi.


Argonauts nel 1989

I Wild Way

Sabato 26 Novembre 2011
Sabato scorso (l'altro ieri) David ha suonato in un locale a San Lorenzo. E' salito sul palco assieme a Leno Landini, ospiti di una blues band romana. Dopo tanto tempo, sono ormai anni, ha di nuovo suonato con Leno. Negli anni '80 Leno, Frisco, Paolone e David formavano il gruppo dei Wild Way. Dopo mille peripezie hanno ottenuto un permesso per suonare sulle scalinate di Piazza di Spagna. La gente veniva da tutta Roma, e non solo, per ascoltarli; i fans erano innumerevoli. Pino ed io qualche volta siamo andati a vederli suonare, sedendoci sulla scalinata in mezzo al pubblico, osservando con piacere ed anche con orgoglio l'entusiasmo che riscuotevano. Tutti i componenti del gruppo erano bravissimi: Leno con l'armonica a bocca, Frisco alle percussioni, David alla chitarra e voce e Paolone all'ukulele baritono. Tutti e quattro bei personaggi. Capelli lunghi.
Una volta, era forse il 1984, sono andati verso il Nord a bordo di una vecchia macchina e mantenendosi suonando nelle piazze. Dormivano in tende o in case  di gente incontrata durante il viaggio. Una notte l'hanno passata nella Foresta Nera. Buio pesto. Sono arrivati fino alla Scandinavia. Strada facendo hanno fatto amicizia con molti giovani con i quali David per anni ha mantenuto una corrispondenza. Una volta tornato a Roma per anni ha indossato i caldi pullover fatti a mano che le ragazze svedesi gli avevano regalato per ripararsi dal freddo nordico.
Un altro anno sono stati ingaggiati da un politico tedesco, Dieter Rogalla, per una tournee europea.  Lui andava in bicicletta, loro lo seguivano su un furgone con gli strumenti. Nelle piazze dei piccoli centri gli abitanti venivano chiamati all'appello con la musica, dopodichè il politico faceva il suo discorso. Partiti dalla Germania, attraversando Francia e Spagna, sono arrivati in Portogallo. Un vero Tour de Force.
Wild Way era un gruppo molto affiatato. Erano ragazzi simpatici e a modo che piacevano molto a Pino e a me.
Il gruppo si è sciolto nel 1990. Nel 1996 il caro Paolone è morto. Viene ricordato sempre con molto affetto. Gli altri negli anni sono rimasti in contatto. E questa volta due di loro, quasi a sorpresa e dopo tanto tempo, hanno suonato insieme. Io ne ero  molto felice.
David, Leno e la sua compagna Mia stanno creando insieme una pagina Facebook dedicata interamente ai Wild Way.

Piazza di Spagna 1983


Via Govoni, 10 Maggio 1982

lunedì 28 novembre 2011

Colori d'autunno


Un paio di settimane fa ho ricevuto da Jan e Jennifer una mail + foto che ritrae Jenny vicino ad un piccolo lago nel Central Park con alberi ed arbusti esplosi in colori autunnali. Con i primi geli notturni le foglie degli alberi si tramutano dal verde in toni accesi.
Tanta gente in Nord America si prende una piccola vacanza solo per gioire di questo miracolo che lascia a bocca aperta. Ormai esiste un turismo "a tema" che si concentra, a seconda dell'area, tra l'ultima settimana di settembre e l'ultima di ottobre. So che mio fratello Henk, in Canada, anche quest'anno ha preso la macchina e per qualche giorno è andato in giro per godersi lo spettacolo offerto dall'autunno. Un paio di volte mi è capitato di andare in Canada per trovare i miei ed era settembre. Un primo gelo notturno si annunciava.  Nella strada dei miei incontravo un albero con enormi rami rossi fuoco, gialli brillanti e marroni caldi. Migliaia di foglie sparse per terra, incredibilmente belle, ed io a raccoglierle, una era più bella dell'altra. Ho contagiato le miei nipotine che venivano con me per prenderne anche loro. Ci sentivamo nel paese delle meraviglie. Le foglie le abbiamo messe a seccare in mezzo ai libri. Io attraversavo un'era in cui, con passione, facevo composizioni di foglie secche raccolte dappertutto. David poi ne faceva delle foto per farne cartoline da spedire per i compleanni o a Natale.

Composizione


Composizione





Canada
La Sabina
La Sabina, Poggio Mirteto

Anche in Italia ho visto posti che in autunno si accendono di colori solari. Mi viene in mente che da fidanzati Pino, io e una coppia di amici abbiamo passato una giornata di inizio autunno a Poggio Mirteto. Un signore stava dipingendo un quadro che raffigurava gli arbusti e gli alberi che ci circondavano. Abbiamo ammirato il suo lavoro. Ci ha regalato due suoi quadretti dipinti proprio in quei giorni.  Sono ancora in bella vista nella nostra cucina abitabile. Li guardo spesso, il gesto di quel gentile signore novantenne è stato apprezzato  molto. Quel giorno Poggio Mirteto in veste d'autunno era bellissimo. Ma lo è sicuramente tutto l'anno.

sabato 19 novembre 2011

Un altro sabato

Quasi a sorpresa mi sono accorta che è di nuovo sabato e che un'altra settimana è corsa via. Mi sembra solo ieri che era domenica e che sono andata a Porta Portese. Cosa ho fatto in questi sette giorni, fammi ricordare. La mattina le faccende di casa e il mercato. Un giorno ho pranzato da Antonietta (metro e autobus), per poi camminare con Barbara lungo i sentieri della Riserva di Monte Mario con quel bell'odore di terra umida. Poi un altro viaggio nel vecchio quartiere per consegnare la nostra quota all'avvocato che da almeno dieci anni si interessa del caso degli inquilini di Via A.Govoni. Altri pomeriggi ho camminato con una signora del palazzo che mi bussa spesso alla porta: "E' bel tempo, ti va di passeggiare insieme?" Un altro giorno un'amica aveva tanta voglia di leggere con me dei libri inglesi per bambini della scrittrice Alison Littley. Con una tazza di tè ed un vocabolario è stato divertente.Un pomeriggio ho visitato il Mercatino dove ho trovato un libro interessante. Ieri ho portato alla mia amica Eliane oggetti vari, sciarpe e vestitini per il mercatino natalizio che gestisce ogni anno in beneficenza dei bambini africani rimasti orfani per colpa dell'AIDS, che sono sotto la tutela di un gruppo di suore.
Quando posso, dopo pranzo, ho un rendez- vous col sole, sul balconcino. Benedico le montagne in lontananza, le piante ai miei piedi, gli alberi sotto per strada, il mondo intero, e mi immergo nella lettura di un libro.
Mi piace leggere. Da bambina leggevo sempre, in casa tutti leggevano. Mio padre leggeva ad alta voce per mia madre e per la mia bisnonna, mentre facevano lavori manuali, erano tutti e tre appassionati dei libri di Sherlock Holmes. Per mio padre prendevo in biblioteca diversi libri di viaggio che lui leggeva consultando l'atlante.
Per i miei figli piccoli leggevo ad alta voce, e hanno continuato a leggere. Pino leggeva e scriveva libri.
Poco tempo fa sul balconcino ho fatto anche la maglia: un pulloverino di cotone per contribuire come ogni anno al bazar di Eliane. Ho fatto anche dei segnalibri che devo ancora portare a plastificare.
Con Eliane ci conosciamo da tanti anni. Sua figlia Gisella e mia figlia Sigrid frequentavano la stessa classe della scuola elementare Ermenegildo Pistelli.
Una volta alla settimana ci sono delle signore che si riuniscono a casa di Eliane e insieme creano tante cose bellissime. I vestitini fatti  all'unicinetto e con la stoffa sono deliziosi. Quelli che rimangono invenduti vengono spediti in Africa insieme a tante altre cose necessarie. Pacchi pieni. Eliane si impegna al massimo e il suo entusiasmo è contagioso.
E siamo arrivati ad oggi e, come quasi tutti i sabato, è venuta la mia amica Junko a pranzo. Nel pomeriggio avevo da fare al centro e ci siamo andate insieme, con la metro, incontrandoci poi con un'altra amica. Un tè preso in un bar di Via di Ripetta era gustosissimo.
Tutti i giorni sono conditi di telefonate e mails arrivate e spedite.
La mia conclusione è che la settimana dovrebbe durare il doppio.

Maglietta per bambino


Maglia di cotone

Segnalibri


Prima del temporale