martedì 18 aprile 2017

Livia 12 anni!





Il 19 marzo Livia ha compiuto 12 anni. Mi sembra inverosimile che è già tanto grande e che in settembre frequenterà il primo anno della scuola media. Di mattina David ed io l'abbiamo chiamata al telefono per farle gli auguri. Con la sua bella vocina ci ha ringraziato per i pensierini e la cartolina (che avevamo già portato a Natale e che Sigrid aveva nascosto) e ci ha detto che per festeggiare andavano a mangiare fuori. Era molto contenta di tutti i regali ricevuti. I doni dei genitori erano un cellulare ed uno zaino per la nuova scuola. Livia, nella sua classe, è stata l'ultima a ricevere un telefonino; fra poco andrà a scuola in bicicletta da sola. Un cellulare è necessario per avvisare casa  se si dovesse bucare una gomma o se fosse invitata a pranzo da una compagna. La festa con le amichette è stata spostata all'8 aprile perchè c'erano prima altri compleanni più la gara di ginnastica artistica. 
Livia frequenta un corso di ginnastica artistica che le piace molto. Il 1° aprile ci sono state le gare e lei ha partecipato. C'erano tre gruppi divisi per età. Livia faceva parte del gruppo mediano e in questa categoria ha vinto il secondo premio, una medaglia d'argento!
Dato che era l'ultima volta che stavano ancora tutte insieme alla scuola elementare Livia ha invitato tutte le quindici bambine della sua classe. Una non poteva venire perchè a letto malata. Contando anche Livia, alla festa erano quindici bambine. Flaminia non era presente perchè passava il pomeriggio dall'amichetta Noa e ci rimaneva anche la notte. Lei e Noa felici ed eccitatissime.
Ogni anno il compleanno di Livia viene festeggiato in modo originale e così è stato anche questa volta. Dopo molti lambiccamenti e consultazioni in famiglia hanno optato per una soluzione veramente simpatica. E' venuta l'amica Marcela, documentarista di professione con la sua videocamera e tutto il pomeriggio ha filmato le ragazzine mentre ballavano, saltavano, facevano smorfie buffe, facevano la ruota. Spontanee al massimo. Tutto si è svolto dentro casa, nel giardino e fuori nella piazza girando l'angolo (Wilsonsplein). Hanno poi mangiato cose buone nella casa di Jan. Sigrid ci ha mandato delle foto e anche il filmino che è un vero capolavoro per come l'ha montato Marcela. Ci avrà impiegato delle ore. Con David l'ho visto due volte e si vede la gioia e il divertimento delle ragazzine, tanto affiatate fra di loro. Un ricordo incancellabile. 
Tre amiche sono rimaste a dormire su materassi messi per terra. Questa parte della festa è piaciuta tantissimo a Livia. Anche Gina ha voluto partecipare e ha trovato un posticino su uno dei piumini.
Fra pochi giorni vado in Olanda per un mese e sarò lì per il compleanno di Flaminia e dopo una settimana ci sarà la mia festa.

Gina sullo zaino nuovo

Wilsonsplein













lunedì 17 aprile 2017

Ginuccia e la sua famiglia là in Olanda

Quasi tutti i giorni Sigrid per telefono mi aggiorna sui fatti della loro vita quotidiana, e la gattina Gina viene nominata spesso. Fa parte della famiglia, è sempre presente. E anche se sembra avere un debole per Flaminia pure con gli altri della famiglia sta più che volentieri. Se vengono delle amichette a giocare succede a volte che Gina si arrotoli sulle ginocchia di una di loro. Per farmelo vedere Sigrid scatta delle foto che poi mi manda. Bellissime immagini! Riscaldano il cuore.



Con le belle giornate Gina può uscire in giardino, però sempre accompagnata. Il recinto intorno al giardino è piuttosto alto, ma i gatti sono agili e si arrampicano con facilità dappertutto. Gina potrebbe anche fare uso dell'albero di glicine per arrivare in cima al recinto e scendere dall'altra parte in un'altro giardino. E da giardino a giardino finisce in strada dove potrebbe essere travolta da una bicicletta o da una macchina. Perciò la seguono con molta attenzione. E come fa intenerire la sua gioia di stare all'aria aperta, saltellando sul prato come un capriolo e provando con dei balzi ad afferare le mosche che volano nell'aria.
Durante la prima colazione sceglie spesso le ginocchia di Kevin per un pisolino. Kevin che è cresciuto senza animali domestici ha detto che non si sarebbe immaginato che si potesse voler tanto bene a  una gattina.


venerdì 14 aprile 2017

Janneman qua in Italia

Il 31 marzo verso le 11 di mattina ha bussato Jan alla porta. Nonostante avesse viaggiato tutta la notte senza dormire non aveva segni di stanchezza. Ogni volta è una  gioia rivederlo. David era a scuola e Jan, dopo aver mangiato un'abbondante macedonia, ha voluto accompagnarmi a fare le spese. Dopo pranzo ha riposato un'oretta ed è andato con David a Trastevere. David felice di camminare col fratello per i vicoli e le piazze di questo storico rione.
Sono tornati all'ora di cena con Rachele, amica e collega di David al Liceo Artistico. Jan aveva un compito: assaggiare i vini che giorni prima erano stati consegnati qui a casa da un produttore della Puglia. La cena era pronta e il wine tasting è cominciato. Jan era curioso di sentire l'opinione di David e Rachele. Io sono astemia, sono nata con questo difetto e perciò non sono stata di aiuto. Per tre sere consecutive si sono dati da fare a censire 8 bottiglie di vino, bianco e rosso. 




Lunedì 3 aprile, all'alba, Jan è volato in Sicilia per lavoro. I tre giorni che è stato con noi sono stati pienissimi e bellissimi. E' venuto con me al mercato, ha fatto un'altra interessante uscita col fratello nei quartieri San Saba e Testaccio per poi andare, sempre in motorino, a Torpignattara all'inaugurazione di una mostra.. Ha lavorato spesso sul suo computer portatile, ha cucinato, ha lavato i piatti, si è sentito al telefono con Jennifer in Giamaica e con Sigrid in Olanda. Il giorno prima di partire è andato con David a trovare la madre del suo amico Gianni. Una settimana prima Gianni era morto di PML, una leucemia molto rara. David è andato al funerale. Siamo rimasti tutti molto colpiti da questa perdita. Un paio di anni fa l'abbiamo ancora visto, pieno di vita, felice col figlioletto nato da poco. Lui e Jan hanno frequentato il Liceo Artistico insieme. Jan era spesso ospite nella loro casa al mare e Gianni pranzava spesso da noi. Era figlio unico. La mamma, vedova, è rimasta sola. Era molto contenta di rivedere Jan e David. Le ha fatto bene.
Dalla Sicilia, il 6 aprile, Jan ha preso un aereo per il Piemonte. Ci ha chiamato da Torino. Ha preso una macchina a noleggio e ha contattato dei produttori di vino, ormai diventati suoi amici. L'8 aprile si è spostato a Verona dove come l'anno scorso ha preso in affitto un bell'appartamento che ha diviso anche questa volta con una coppia di amici del mondo del vino. Vinitaly, la fiera del vino internazionale, si svolge dal 9 al 12 aprile. E lì sta incontrando tanti amici produttori fra i quali Gregorio e sua moglie Barbara. Giorni molto impegnativi. Finita la fiera Jan prenderà l'aereo per New York. Per noi Jan è un fenomeno di energia. L'ammiriamo.

P.S. Oggi, 13 aprile, Jan ha telefonato all'ora di pranzo. Avrebbe preso di nuovo una macchina in affitto per incontrare dei produttori di vino nel Veneto. Ieri non era in gran forma, c'erano tutti i sintoni di un'influenza intestinale. Oggi stava già meglio ma si sentiva fiacco perciò avrebbe passato la prossima notte e domani in un paesino sul Lago di Garda per riposarsi e dopodichè a Milano avrebbe preso l'aereo per New York.
 

lunedì 10 aprile 2017

Una settimana in febbraio (3)


In Olanda Flaminia ha da poco lasciato il corso dansmix e ha cominciato un corso di nuoto sincronizzato che le piace tantissimo. Era dispiaciuta di doverlo interrompere per una settimana. Qui a Roma Sigrid ha telefonato alla piscina Santa Maria che sta a 10 minuti di distanza da casa. Risultava che anche qui si svolgeva un corso della stessa disciplina e Flaminia, volendo, poteva partecipare alle due lezioni di quella settimana. Flaminia era entusiasta. Prima di andare Sigrid le ha tradotto in italiano i termini degli stili. E così il 20 febbraio Sigrid, Kevin, Livia ed io abbiamo guardato dalla tribuna come se la cavava Flaminia con istruttrice e compagne che non aveva mai visto prima. Ed è andata benissimo. Flaminia nell'acqua ascoltava con attenzione le indicazioni della maestra e poi capendo bene le seguiva: un pesciolino. Il 23 febbraio ha voluto ripetere l'esperienza e noi di nuovo presenti. Questa bimba coraggiosa con i suoi 8 anni era la più piccola del gruppetto, le altre bambine già frequentano la scuola media e una di loro il liceo. Questo corso è iniziato nel settembre scorso e le bambine si stavano preparando per un saggio. Perciò Flaminia ha dovuto imparare esercizi per lei nuovi. Tornata in Olanda e riprendendo il nuoto ha raccontato all'istruttrice la sua avventura romana, mostrando i nuovi movimenti imparati. Il nuoto sincronizzato è un misto di nuoto, ginnastica e danza. Flaminia in Olanda lo pratica due volte alla settimana per due ore consecutive. E non vede l'ora di andarci.
Come ogni volta che vengono a Roma le bambine hanno anche trascorso ore divertenti sul terrazzo condominiale sotto la regia dello zio.



Il 25 febbraio, giorno della partenza, è arrivato in un soffio. David era andato a scuola e così io, da sola, verso le 10 del mattino ho preso l'ascensore con loro e davanti al portone ci siamo salutati abbracciandoci forte. Flaminia non finiva di abbracciarmi e quando ha dovuto girare l'angolo è tornata indietro per un ultimo abbraccio e per dirmi:"Mi mancherai tanto."  
La sera Sigrid mi ha telefonato, il viaggio era andato bene e Gina era felicissima che fossero tornati e si è messa a giocare senza sosta. Dopo scuola David è andato a Barbarano per il weekend e anche lui mi ha chiamato, aveva fatto le spese e suonato la chitarra. Aveva acceso il riscaldamento, là non c'era il clima primaverile di Roma. 

martedì 4 aprile 2017

Una settimana in febbraio - 2

Dato che c'era un bel sole la mattina del 19 febbraio Kevin, Livia e Flaminia, insieme a David, sono andati al parco di Villa Celimontana dove in un prato le bambine hanno colto un mazzetto di pratoline. E  Sigrid ed io abbiamo preso il tram per Porta Portese.


Questo mercato domenicale ci affascina sempre e non siamo le uniche, è sempre pieno di gente. Guardando le bancarelle di vestiti usati, di libri e oggetti vari il tempo vola. Ma siamo tornate abbastanza presto. Prima di uscire avevo tagliato le verdure e così ho preparato in poco tempo un minestrone aggiungendo una vaschetta di zuppa di piselli dal freezer.
Nel pomeriggio Flaminia è andata a giocare da Elena, una bambina del nostro palazzo. Sono della stessa età e in passato hanno già giocato diverse volte insieme. Il 21 febbraio Elena, dopo scuola, è venuta da noi. Tutti gli altri sono andati con David a vedere una mostra ed io sono rimasta a casa con le due amichette e così ho visto come giocano bene insieme. Prima hanno disegnato e dopo una merenda hanno scorrazzato per tutta la casa. Quella mattina Livia e Flaminia avevano lasciato i giocattoli dappertutto.








Osservando, con un pò di buona volontà si poteva dedurre che nell'angolo di una stanza era stata creata la camera da letto delle bambole, in un'altra stanza c'era la loro scuola, in un'altra ancora la stanza da pranzo. Ad un certo punto le due amichette hanno trovato che fosse necessario lavare nel lavandino del bagno qualche bambola. Quanto chiacchieravano e ridevano. Poi hanno saltato la corda nel corridoio. Flaminia parla e scherza come se fosse una bambina italiana. Lo stesso vale per Livia. Che dono quello di crescere bilingue! E troppo presto è venuta la mamma di Elena per riprendersi la figlia, la quale avrebbe volentieri fatto altri mille salti. Il 24 Elena è venuta di nuovo da noi e le due bimbe erano anche questa volta indaffaratissime, piene di iniziative e allegre. Sigrid e Kevin sono usciti per fare l'ultimo giro in città prima della partenza del giorno dopo. Stavolta Livia era senza amichetta perchè la sua coetanea, con la quale si è vista negli anni passati, ha traslocato. Questo pomeriggio è rimasta seduta nella stanza di David che le ha fatto vedere sul computer i suoi disegni e quelli dei suoi alunni. Poi hanno disegnato insieme, ascoltando musica e chiacchierando, toccando tanti argomenti. Durante la cena (riso al forno: sartù vegetariano) hanno dichiarato che è stato un bellissimo pomeriggio.
Dopo cena si sono stravaccati tutti sul letto di David per vedere un film sul computer. Flaminia ha voluto rendere partecipi anche alcuni dei suoi peluches fra i quali i suoi inseparabili Busha e Bibi. Ha sistemato tutti intorno a sè volgendo la testolina di ognuno verso lo schermo.




   


lunedì 27 marzo 2017

Una settimana in febbraio - 1

A febbraio c'era una settimana di vacanza alla scuola steineriana e Sigrid, Kevin, Livia e Flaminia hanno pensato bene di passarla a Roma. E dal 18 febbraio fino al 25 febbraio sono stati da noi.
E' sempre una gioia vederli arrivare. Livia ormai quasi alta come me. Flaminia fra pochi anni arriverà anche lei alla mia altezza. Loro crescono con grande velocità mentre io con gli anni ho perso 6 cm, adesso sono 1.65 e chissà forse anche di meno: sono la nanetta della famiglia.
Appena arrivati e dopo aver mangiato un pranzo leggero le bambine si sono buttate come al solito sui giocattoli contenuti nella cassapanca. Meno male si interessano ancora di bambole, peluches, Barbies e accessori. Ci giocano per ore. Livia a un certo punto però si è mostrata preoccupata per la gattina Gina che era rimasta tutta sola, ma una vicina della loro strada l'ha rassicurata con un sms dicendo che Ginuccia stava dormendo sul divano insieme al suo orsacchiotto personale, preso appositamente per lei. Con questo piccolo orso Gina gioca sfrenatamente, lo butta in aria, lo riaferra con le quattro zampette e i denti, lo dimena sgangheratamente, e poi ci dorme vicino. E' molto vivace, si arrampica sugli scaffali più alti e dentre le piante. Per la sua vivacità le bambine le hanno dato il soprannome di Ginburrasca invece di Gianburrasca. Quando le bambine dopo scuola stanno ognuna nella propria stanza con un'amichetta, Gina gratta alla porta, vuole entrare, vuole compagnia e in genere si mette a dormire in qualche parte della stanza. Più spesso sta con Flaminia, sarà perchè la sera Flaminia essendo la più piccola va a letto un pò prima di Livia, e Sigrid le legge una storia. Gina si unisce a loro e col musino fa capire a Flaminia di alzare il piumino affinchè possa mettersi sotto. Si sdraia contro Flaminia e fa le fusa. Sigrid dice che fa una tenerezza! Si pensa che grazie a questo rito serale Gina abbia cominciata a cercare la compagnia di Flaminia anche di giorno, grattando più spesso alla sua porta. Adesso che è rimasta sola per una settimana viene ogni giorno una signora della loro strada con il suo bambino a badare a Gina e manda messaggini per assicurare che la gattina sta benissimo.






I regali che stavano nella borsa perduta e poi ritrovata sono piaciuti molto. Nella scuola steineriana bambine e bambini fanno la maglia nell'ora di lavoro manuale e perciò hanno imparato ad apprezzare gli indumenti fatti a mano. Anch'io ho imparato a fare la maglia alla scuola elementare e poi l'ho  insegnato a Sigrid e lei ogni tanto continua a lavorare quando trova il tempo. Da New York ho avuto notizia che anche Jennifer ha cominciato a sferruzzare. Si è iscritta ad un corso alla biblioteca comunale, ci ha trovato signore simpaticissime che le hanno consigliato dove acquistare ferri e filato e che insegnano con passione l'arte di fare la maglia cominciando con cose semplici. Jan dice che Jennifer fa tardi la sera perchè non riesce a smettere di fare la maglia. E la capisco, è bello aver in mano un lavoro e vederlo crescere, sentire poi soddisfazione quando è terminato. In origine, molto tempo fa, era un lavoro maschile. Adesso viene considerato esclusivamente femminile ma tanti attori e attrici, negli intervalli tra una ripresa e un'altra lavorano a maglia. Il tricotage appassiona ed è un valido anti stress. Anche in Italia sono spuntati degli knit-cafès dove gruppetti di donne e uomini si riuniscono per fare la maglia, dandosi consigli a vicenda. Un modo per socializzare e rilassarsi, creando.

venerdì 24 marzo 2017

Kafka, santi e santini

Quando David l'anno scorso insegnava all'EUR, un giorno in una classe ha dato ad ogni alunno una fotocopia del racconto di Kafka "Un messaggio Imperiale". Lo ha letto ad alta voce e ha chiesto ai ragazzi di fare un disegno ispirato alla storia, non una semplice illustrazione ma qualcosa che scavasse nel profondo a livello emozionale. E i ragazzi hanno realizzato dei lavori molto belli. Questo tema è stato un successo, tanto che ne parlavano anche nelle altre classi. Nei corridoi un'insegnante ha chiesto ad un alunno di David di quale scrittore fosse il racconto da illustrare. Il ragazzo con circospezione ha risposto: "Professoressa, non penso che lei conosca l'autore del racconto, si tratta di Franz Kafka."


Disegno ispirato al racconto di Kafka - Micol
Un altro tema a dir poco originale è stato: scegliete un'età adulta e ritraetevi come immaginate potreste essere in quel momento.
Un altro compito assegnato è stato: tutti abbiamo un angelo custode, invisibile ma sempre presente. Provate ad immaginare il vostro tentando di renderlo visibile attraverso un disegno.
Un insegnate di un'altra classe è entrato da David per un'informazione. Vedendo i ragazzi al lavoro e scoprendo il tema, ha esclamato: "Magari avessi io avuto un simile insegnante quando frequentavo il liceo artistico."


Io e il mio angelo custode - Lorenzo

Quest'anno, dopo anni di richieste, finalmente David è stato trasferito al Liceo Artistico di via di Ripetta situato in centro e quindi vicino casa.  Giorni fa in una classe ha dato il tema: inventare e disegnare un santino di un santo mai esistito. Su Facebook David pubblica regolarmente alcuni tra i lavori ultimati ed io rimango sbalordita da come sono bravi questi ragazzi. Disegni incredibili. David sa stimolare i suoi pupilli, tira fuori il loro talento. La sua mente è un pozzo inesauribile di idee e di storie.
Ho trovato tanti aforismi sui santi. Certi così originali che ne voglio trascrivere diversi.

I santi di legno scolpito hanno certo fatto più per il mondo che quelli in carne e ossa - Georg Cristoph Lichtenberg.

Santi: persone che hanno fatto carriera dopo la loro morte - Gabriel Laub.

Indubbiamente vi sono molti canonizzati in terra che non saranno mai santi in cielo - Thomas Browne - Religio medici, 1643.

E' noto come i monaci scrivessero vite sciocche di santi cattolici nei manoscrtitti sui quali erano state scritte le opere classiche dell'antico paganesimo: Karl Marx.

Dei santi - più della chiesa - dovrebbe occuparsi la psichiatria: Giovanni Soriano - Maldetti, 2007.

La santità forse non è altro che il colmo della buona educazione: Marcel Jouhandeau - Dell'abiezione, 1939.

I santi sono individui che hanno fatto di tutto pur di finire sui calendari: Enzo Costa.

Il santo: passa la vita a illustrare le infinite cose che in nessun caso è disposto a fare: Elias Canetti - La tortura delle mosche, 1992.

Canonizzare. Prendere un peccatore morto e tirarne fuori un santo: Ambrose Bierce- Dizionario del diavolo, 1911.

Santo: Peccatore morto, riveduto e corretto - Ambrose Bierce - Dizionario del diavolo. 1911

Per secoli i leaders cristiani hanno considerato la donna come un male necessario, e i più grandi santi della chiesa furono quelli che disprezzarono le donne più degli altri: Annie Besant - The Freethinkers'Textbook, 1876. 

Il crinale fra estasi mistiche ed estasi erotiche è sottilissimo, sempre che non siano la stessa cosa. Molte sante sono in realtà delle psicopatiche sessuali che hanno sublimato la loro libide in pericolose forme di amore universale: Massimo Fini, Dizionario erotico, 2000.

Santi, per la chiesa, è anche chi ha fatto del male nel suo interesse: Roberto Gervaso, Il Grillo parlante, 1983.


Santino di una santa immaginaria - Cecilia


Santino di un santo che non esiste - Julien


Il compito più recente assegnato da David ai suoi allievi è stato questo: immaginate e disegnate un campione di uno sport che non esiste.

Campione di uno sport inesistente - Nathan