lunedì 19 novembre 2018

Jan a Roma, 7 - 13 novembre 2018 (1)


Il 7 novembre verso mezzogiorno è arrivato Jan da New York. Aveva un ottimo aspetto nonostante il viaggio non confortevole per via della mancanza di spazio per le gambe. In genere prenota un posto con ampio spazio che questa volta però non era disponibile. Ci ha portato come al solito le vitamine che ci stavano per finire e diversi barattoli di mayonnaise vegan e salse squisite a base di erbe. Dopo non molto è venuto David dal Liceo Artistico, contentissimo di vedere il fratello. Dopo pranzo un riposino e poi i due fratelli si sono avviati in motorino a Trastevere dove dopo una passeggiata si sono fermati al bar San Calisto che è molto frequentato da amici e conoscenti di David, di vecchia e nuova data. Un posto bohémien, vecchio stile. Io nel frattempo ho fatto un pò di spese nel quartiere, ho spedito una mail a  mio fratello Henk (Hendrik Jan ) in Canada e ho preparato un sugo. Abbiamo cenato verso le 21.00. Jan ha cotto la pasta e poi ha lavato i piatti. Ci lascia sempre di stucco per la sua inesausta energia.

 
Il giorno dopo David è andato a insegnare e Jan ed io abbiamo fatto un po' di spese, lui ha poi proseguito per cercare in una libreria un libro sul vino edito di recente. L'ha trovato da Mondadori a Via Appia. E' entrato nella bella basilica di San Giovanni ed è rimasto sorpreso perchè per entrare nel chiostro adesso si paga: 5 euro e alla Scala Santa altrettanto; e per illuminare i quadri è necessario inserire una moneta da 2 euro invece dell'euro di non molto tempo fa. Nel pomeriggio sono andata dalla nostra dottoressa di famiglia insieme a Jan, perché l'ultima volta che l'ho vista ha espresso il desiderio di salutare Jan. Poi Jan è andato in giro con David ed io sono rimasta ad aspettare il mio turno. Le prime parole che mi ha rivolto la dottoressa sono state: "Lei ha dei bei figli. Sono tutti e tre belli, uno più bello dell'altro." Mi ha emozionato. Per i miei disturbi di sonno e di fegato mi ha prescritto esami di sangue e urina: un checkup.
Ho cucinato e David e Jan quando sono tornati hanno preparato la tavola e, Jan, anche un piatto con finocchi. Ed è venuto l'amico di Jan, produttore di vino, Leonardo, da Narni, Umbria. Ha portato un pane fatto in un forno di Narni e olive nere cotte al forno, un contenitore pieno di ceci e uno di borlotti, tutto preparato da sua moglie Ilaria. La cena consisteva in pasta al sugo con zucchine, poi cavolfiore e patate al forno con bechamelle, finocchi e insalata. A fine pasto c'erano biscotti speziati olandesi speculaasjes. Sul tavolo c'erano tante bottiglie di vino perchè prima che Jan arrivasse ci sono state recapitate almeno sette scatole con vini da assaggiare spedite da produttori che vorrebbero essere lanciati da Jan sul mercato USA. Io purtroppo sono astemia ma c'era una piccola bottiglia di vino dolce, profumato, prodotto dal team di Leonardo e non in vendita, ne ho bevuto qualche sorsetto gustandolo appieno. Verso le 23.00 Leonardo è tornato a Narni e Jan ha lavato i piatti.
Il 9 novembre nel tardo pomeriggio è venuto l'amico di David Valerio insieme alla sua compagna Michela e alla loro bella bambina Eve di 6 anni che qui da noi 5 anni fa ha festeggiato il suo primo compleanno. Ed è venuta anche Rachele. Poi tutti insieme sono andati alla mostra di fumetti alla quale partecipava anche l'amico Mauro, insegnante della Scuola Romana del Fumetto. Io ho letto e ho cucinato. Alle 21.00 sono venuti a cenare David, Jan, Rachele, Mauro e Claudia che è un'allieva del Liceo Artistico. Avevo preparato un sugo con ceci e anche patate e rape e cipolle in padella. E fette di pane al forno con formaggio. Si chiacchierava di tutto.
La mattina dopo, finita la colazione, Jan già lavorava al computer. Sembrava instancabile. Dopo aver fatto le spese insieme mi ha portato a casa ed è uscito di nuovo per camminare un pò di ore. Nel pomeriggio del 10 novembre David l'ha aiutato a correggere e a mettere in bella copia un'intervista che aveva rilasciato ad un giornalista per un libro sui batteristi heavy metal a Roma, poi sono usciti. Il tempo era bello e io ho passeggiato fino ai giardino del Colle Oppio. Tornata a casa ho finito il libro che stavo leggendo e ho cucinato. Verso le 20.00 è venuto Jan  e dopo un pò è arrivato Mauro a portarci una cassetta di cachi del suo giardino; ha detto: "Rimango solo cinque minuti, ho ancora da lavorare." Jan gli ha offerto un bicchiere di vino. Mauro si è seduto per godersi questo vino speciale. Ogni tanto ripeteva "Fra poco vado." E' venuta Flavia, l'amica vicina di casa, poi anche David e Rachele. E Mauro è rimasto. Abbiamo cenato tutti insieme. C'erano tante cose buone e quanto si chiacchierava: solo alle 11.30 gli ospiti se ne sono andati . E' stata una serata molto gradevole.

 

domenica 4 novembre 2018

1977 Giulianova 12 - 27 settembre

 
Il 23 settembre ancora pioggia e un freddo che sembrava inverno. Quando finalmente ha smesso di piovere  David è uscito a fare una camminata lungo la spiaggia e noi altri a guardare negozi. David è tornato quando noi eravamo già a tavola. Nel pomeriggio i ragazzi ci hanno accompagnato fino al cinema e Pino ed io abbiamo visto un film per adulti: Je t'aime moi non plus con Jane Birkin. Non era granchè. Mentre eravamo al cinema ha piovuto.  Jan e Sigrid si erano divertiti nel supernegozio Gabrielli e David ha fatto un'altra lunga camminata, per noia. In albergo erano arrivati il calciatori del Bologna. Mi è stata data una borsa di acqua calda da portare a letto.
Il 24 ottobre l'albergo si è riempito di un centinaio di insegnanti della scuola elementare e media.
Approfittando di un raggio di sole ci siamo seduti in spiaggia al riparo contro le cabine. Ha ricominciato a gocciolare. La sala da pranzo era pienissima.
La notte del 25 settembre l'orologio è stato spostato un'ora indietro. C'era il sole! In spiaggia si stava bene. Un cagnolino nero si sdraiava vicino a noi. I ragazzi giocavano a pallone. Con Pino hanno chiacchierato con i calciatori e Pino ha scattato una foto di David e Jan con il portiere Amos Adani.




 
Gli insegnanti erano venuti a seguire un corso di lavoro manuale e dopo pranzo in una sala un gruppo di maestre dipingeva delle tegolette che poi venivano messe in un fornello. Sigrid è stata invitata a partecipare e la tegola che ha fatto era carinissima e una volta cotta era sua. I ragazzi guardavano la TV e Pino ed io abbiamo visto il film Striptease. Ho scritto nel mio diario: un film senza contenuto, le riprese di paesaggi in Spagna però erano belle. Ha telefonato l'amico Osvaldo e Pino gli ha detto "Venite!" E così abbiamo cenato insieme a Osvaldo, sua moglie e sua figlia, chiacchierando ancora dopo al bar. Erano molto simpatici.
Il 26 settembre nella sala della prima colazione abbiamo fatto amicizia con gli insegnanti, maschi e femmine. In spiaggia poi si stava bene con un bel sole ma l'aria era troppo freddina per il mare. I ragazzi giocavano a pallone, Pino ed io leggevamo. Io di nuovo un libro tedesco lasciato da qualcuno in albergo. Il cagnolino nero si è accucciato di nuovo vicino a noi. Sigrid era rimasta in albergo, con il gruppetto di maestre era tutta presa dai lavori manuali. Dopo pranzo ha camminato con le maestre.




 Dalle 15.00 alle 17.00 c'era una lezione di linoleografia e abbiamo partecipato anche tutti noi. Pino guardava.  I nostri lavoretti una volta stampati son riusciti bene. Sigrid è rimasta a seguire anche la lezione seguente e ha creato una bella marionetta. David è uscito a fare la solita passeggiata e Pino, Jan ed io siamo andati in macchina a San Benedetto del Tronto con l'organizzatore dei corsi, signor Zagarias. Giusto per uscire un po'. In macchina c'era musica allegra. Tornati in albergo ci siamo intrattenuti con gli insegnanti. In tanti hanno chiesto a Pino un autografo. Sigrid ha fatto una camminata con tre maestre. Io ho dato loro poi le riviste accumulate, lette durante i giorni di pioggia. Abbiamo fatto le valigie. Il giorno dopo si ritornava a Roma.
 
 

venerdì 2 novembre 2018

Gattino Lucio - ottobre 2018


Dal 5 fino al 13 ottobre Sigrid è stata da noi a Roma. Il 9 ha incontrato nell'ascensore il nostro vicino di pianerottolo Vincenzo G. che le ha detto che lui e sua moglie erano da poco tornati dalla loro casa in campagna portando due gattini, trovatelli, abbandonati, un maschio e una femmina, e stavano cercando una casa per loro. A noi i gatti piacciono molto ma io vado spesso all'estero, tra Haarlem e New York. David di frequente va a Barbarano e perciò non sarebbe possibile adottare un micio. I gattini sono stati provvisoriamente sistemati su in terrazza, nel lavatoio. Sigrid ha cominciato ad andarci mattina e pomeriggio  per stare un po' con i piccoletti che erano sempre soli. Vincenzo gli portava da mangiare più volte al giorno. Il maschietto mangiava con appetito, la femminuccia non toccava cibo. Sigrid le ha comprato un piccolo biberon, ma non succhiava. Poi Vincenzo l'ha portata dal veterinario che per diversi giorni l'ha nutrita con la flebo, ma non ce l'ha fatta, era troppo debole ed è morta.
Partita Sigrid ogni giorno sono andata io sul terrazzo insieme a David. Il gattino, nello stanzino, non si faceva afferrare con facilità, si nascondeva dietro o dentro i vasi delle piante.
 
 
 
 
Una volta preso, io, seduta su una sedia, lo accarezzavo sulle mie ginocchia e faceva le fusa, era felice. David si stendeva vicino a noi, al sole. Così ogni giorno mi dedicavo al micetto a cui Sigrid aveva dato il nome Lucio. Quando pioveva o c'era un forte vento David me lo portava giù in casa e l'accarezzavo per una o due ore mentre leggevo. Faceva le fusa e ha cominciato a succhiare la manica della mia Tshirt come se fosse il seno della mamma. Si metteva anche con la pancia in su, segno questo che era pieno di fiducia; un amore di gattino. Sigrid ogni giorno al telefono mi chiedeva notizie di Lucio. Loro in Olanda hanno una gattina, Gina, che ha il suo caratterino, ma l'amano così come è. I miei figli sono cresciuti con due micie, Poesjemauw e Ursula e perciò hanno un debole per i felini, sanno come trattarli.
Lucio è diventato molto meno pauroso e quando sentiva la mano di David intorno al suo corpicino già faceva le fusa. Il 18 ottobre sono venute a trovarmi un'amica olandese, sua figlia e sua nipote. Erano in vacanza a Roma per una settimana. Ho raccontato del micio in terrazzo. Desideravano tanto vederlo. Appena David è venuto dal Liceo Artistico dove insegna, le ha accompagnate su e come è piaciuto Lucio. Hanno scattato una foto di lui in braccio alla nipote quindicenne.
 
 
 
Frattanto si continuava a cercare casa per Lucio. Io ho mandato emails ad amiche e conoscenti che sapevo essere fans dei gatti. Ma niente risultati. Solo un'amica, Anna, ha risposto: "Io ho già tanti gatti, ma se non trovi nessuno lo prenderò volentieri." E il 1° novembre è venuta a prelevarlo. L'ha trovato bellissimo e mi ha detto che dato che è così piccolo (circa due mesi) per un po' l'avrebbe tenuto dentro casa coccolandolo, poi pian piano l'avrebbe fatto conoscere agli altri gatti e dopo sarebbe potuto uscire con loro in giardino. Anna ama gli animali, è vegetariana,  mi sembra addirittura vegana. Sono felice che Lucio abbia trovato una sistemazione amorevole. Subito ho mandato una mail a Sigrid. Il giorno dopo Anna ci ha mandato una foto in cui lei  tiene Lucio in braccio, e lui è tranquillo. Questa foto l'ho mandata a Sigrid, che si era molto affezionata al tesoruccio.
Quando Sigrid al telefono si è informata su come stesse Lucio, Flaminia, che si trovava vicino alla mamma, le ha detto con tono da rimprovero: "Ma mamma vuoi più bene a Lucio che a Gina?"
 
 
 
 
 
 
 
 
                                                                                            

1977 Giulianova 19 - 21 settembre


Il brutto tempo perdurava. Il 19 settembre faceva freddo e pioveva, tanto che siamo rimasti tutto il giorno in albergo a leggere e a chiacchierare nel salone con gli altri ospiti fra i quali una coppia inglese-portoghese. Il 20 settembre mattina abbiamo fatto una lunga camminata lungo la spiaggia. David ha continuato mentre Pino, Jan, Sigrid ed io abbiamo visitato una fabbrica di confetti. Ci si produceva anche il Doppio Arancio, liquore che era famoso in tutto il mondo. L'anziano e gentile proprietario, il signor Ermanno Orsini, ci ha mostrato tutta la sua bella fabbrica dove regnava la massima igiene. Ci lavoravano 30 persone. Alla fine del tour abbiamo ringraziato il signor Orsini per l'ospitalità; Jan e Sigrid hanno avuto in regalo ciascuno un sacchetto di confetti di diversi colori. Purtroppo questa fabbrica non esiste più, è diventata un centro studi ed eventi molto bello (internet).



Poi di  nuovo una camminata fino alla cittadina alta. Siamo entrati nella chiesa a forma di cupola, il duomo di San Flaviano, che esiste dal 1472. Per il suo compleanno del giorno dopo Sigrid ha scelto una bambolina Leggy. In una tabaccheria abbiamo preso quattro cartoline. Hanno riconosciuto Pino e ci sono state regalate.
 
bambole Leggy
 
 
Dopo pranzo e una piccola siesta David e Jan hanno giocato a pallone in spiaggia e Sigrid ha giocato con la bambola. Nel bar vicino all'albergo Pino ed io abbiamo chiacchierato e preso un tè in compagnia della famigliola inglese, i Phillips, ospiti del  nostro albergo. Di sera a letto avevo i piedi ghiacciati.
21 Settembre, compleanno di Sigrid: 9 anni. Con i nostri auguri le abbiamo regalato un diario con chiavetta Holly Hobby e scatoline con caramelle di liquirizia. Era molto contenta. A mezzogiorno è venuto Antonio a prelevarci e in un'oretta eravamo al suo albergo. Il tempo era discreto e fino all'ora di pranzo i ragazzi hanno giocato fuori. Anche questa volta si pranzava ad un lungo tavolo insieme a tutti gli ospiti dell'albergo e anche l'amico Osvaldo era presente. Corrado ci allettava suonando l'organo. (sicuramente ha suonato Yesterday e Green Sleeves). A fine pranzo c'era una torta in onore di Sigrid.
Da Antonio e sua moglie Sigrid ha avuto un anellino d'oro e due pupazzi in costume, uno tunisino, l'altro spagnolo, e inoltre cinque rose rosa. Anche Osvaldo aveva un pensiero per Sigrid: una collana con una medaglietta del segno della vergine. Noi avevamo per i Zimei una grande scatola di cioccolatini Droste.
Alle 19.30 Antonio ci ha riportato a Giulianova. La bambina inglese, Patricia, di due anni e mezzo e il suo fratellino Edward di pochi mesi hanno regalato a Sigrid una scatola di Mon Chéri e una cartolina d'auguri. E' stato un compleanno particolare, fuori dal comune.
 
 
 

giovedì 1 novembre 2018

1977 12 - 18 settembre Giulianova

 
Il 12 settembre, alle 7 di mattina abbiamo preso un treno per Pescara, un pullman per Giulianova e un taxi fino all'albergo Aurora che si trovava a due passi dal mare. Erano le 13.30. Abbiamo mangiato con un bell'appetito. Più tardi abbiamo esplorato il nostro nuovo ambiente e in spiaggia Sigrid ha fatto un bagno in mare. Ci siamo incamminati fino alla cittadina. I ragazzi si sono comprati un pallone. Tutti prestissimo a letto. Il giorno dopo in spiaggia. Una signora ha fatto segni a Jan di avvicinarsi. Gli ha detto: "Noi abbiamo fatto una scommessa..." "Sì", ha detto Jan  prontamente, "Mio padre è quello che legge il telegiornale." Il tempo era ideale per spiaggia e mare. Sigrid giocava con una bambina inglese. Io leggevo un libro tedesco lasciato da qualcuno in partenza dall'albergo. I ragazzi giocavano a pallone.
Il 14 settembre, dato che di notte aveva piovuto e il giorno si  mostrava grigio e freddino, dopo colazione abbiamo preso un  treno per San Benedetto del Tronto. Là prendendo un caffè in un bar abbiamo incontrato  un collega di Pino della RAI e sua moglie. Insieme a loro abbiamo camminato per la cittadina che aveva molto in comune con Pescara. Il boulevard lungo il mare era molto bello e non ci passavano le macchine. Tornati al nostro albergo, il freddo pomeriggio lo si passava in spiaggia, vestiti. I ragazzi giocavano a pallone.
Poi per tre giorni ìl tempo è tornato bello e si poteva godere il sole in spiaggia. Il mattino del 17 settembre i nostri vicini di spiaggia erano un italiano e sua moglie sudafricana che a Roma avevano una scuola inglese. Ho chiesto loro se per caso in questa scuola non ci fosse un impiego per me, ma mi hanno risposto che tutti i posti erano occupati. Dopo pranzo il tempo si stava guastando e abbiamo deciso di tornare a San Benedetto del Tronto. Una volta arrivati lì ha cominciato a piovere forte e abbiamo consumato qualcosa sotto la tettoia di un bar. Tornati alle 20.00 in albergo e dopo aver cenato, la coppia del mattino ci ha chiesto di venire con loro ad un ristorante. Pino ed io abbiamo accettato ed eravamo in sette adulti a trovarci in un bel ristorante a Giulianova Alta. Pino ed io abbiamo solo assaggiato qualche piccola cosa. La signora sudafricana a volte litigava col marito, altre volte cantava ed era allegra. A mezzanotte di nuovo in albergo. I ragazzi dormivano, si erano coricati già alle 20.00.

Giulianova alta

Il 18 settembre di nuovo pioggia e freddo. Nel pomeriggio Pino si è avviato a Pescara per incontrarcisi con Osvaldo e con Antonio Zimei di Montesilvano. Io nella nostra stanza d'albergo ho finito il libro tedesco, 485 pagine. Poi nella hall Sigrid ha giocato con due bambine e io ho parlato con la loro nonna. Nonostante il freddo e il brutto tempo David ha fatto una lunga passeggiata lungo la spiaggia. Jan disegnava, nel paese avevamo acquistato il necessario e anche dei libri per tutti. Pino è tornato portando con sé Antonio, sua moglie e i figli Donatella e Giuseppe. Abbiamo cenato insieme. C'era un gruppo di professori universitari e con loro, nella hall, Pino e Antonio hanno avuto una lunga conversazione sui terremoti. Antonio era capace di predire dove e quando si sarebbe manifestato un terremoto. Le bambine e Giuseppe giocavano ed io parlavo con la loro mamma che era molto simpatica. Antonio ha espresso il desiderio che, come l'anno prima, il compleanno di Sigrid si festeggiasse nel suo albergo.

Giulianova Lido


 

martedì 30 ottobre 2018

1977, settembre, Roma e Giulianova

 
Il 10 settembre è tornata Sigrid da Arpino. E' venuta all'ora di pranzo, accompagnata da Sabatino, Wilma e i figli Daniela e Antonio. Ci hanno portato dal loro orto una cassetta di pesche e una di pomidoro, inoltre un sacchetto di melanzane e peperoni e un cestino di fichi. E' venuto Pino dal lavoro e abbiamo pranzato insieme. Per dessert avevo preparato una crostata con pesche. Era il compleanno di Daniela e le abbiamo regalato un bel libro (e anche uno ad Antonio). Dopo aver lavato i piatti e fatto un riposino David e Jan sono andati a giocare a pallone con i loro amici sul terreno incolto di Via Teulada e noi tutti ci siamo recati a Piazza Navona. Mangiando un gelato abbiamo osservato un mangiatore di fuoco e i disegni esposti da tanti artisti. Antonio ha avuto in regalo la bandiera della Roma. Abbiamo cenato sul terrazzo e per Daniela c'era la torta con le candeline e rose in una bottiglia. Insieme abbiamo visto il film Il caro estinto. Daniela è rimasta a dormire. Con Sigrid dormiva nel letto estraibile in soggiorno.


 
L'11 settembre Wilma a pranzo ha preparato peperoni, melanzane ed altro. I tre ragazzi hanno mangiato prima perchè andavano allo stadio. Noi abbiamo aspettato che Pino tornasse dal lavoro. Ad una cert'ora Pino è riandato al lavoro e noi al CAR. Con noi è venuta anche Antonella, l'amichetta del pianerottolo. Ho fatto da guida mostrando il centro sportivo che è piaciuto molto. Le tre bambine hanno giocato senza sosta. Al bar una bibita. Tornando a casa abbiamo lasciato le bimbe da Pino alla RAI.
I ragazzi erano già a casa. Antonio entusiasta perché la Roma aveva vinto 2-1. Pino e le bambine erano a casa alle 20.30. Dopo cena i ragazzi hanno guardato la TV e noi adulti ci siamo intrattenuti in cucina. Frattanto io ho lavato i piatti e preparato le valigie perché il giorno dopo cominciava la nostra vacanza estiva. Per i dipendenti della RAI c'era un elenco di alberghi convenzionati in tutta Italia. Le spese di soggiorno in albergo venivano estratte ogni mese dallo stipendio di Pino. Per i dipendenti i prezzi erano scontatissimi. Stavolta la scelta è caduta su Giulianova in Abruzzo.
 
 

lunedì 29 ottobre 2018

1977, 1 - 9 settembre, Roma


Ormai è arrivato settembre. Da Arpino Sigrid ci ha fatto sapere che si divertiva molto. David continuava ad andare a lezione di matematica una o due volte al giorno e a casa faceva i compiti, spesso col mio aiuto. Allora non si era ancora arrivati alla scoperta che David soffrisse di discalculia. Adesso gli studenti con questo problema vengono aiutati in ogni modo. Lui era da sempre bravissimo a disegnare. Leggo nel mio diario che dopo aver sfogliato un vecchio libro olandese "Rijmpjes en versjes uit de oude doos" (Rime e filastrocche dalla vecchia scatola) lui ha fatto un disegno molto carino di due contadini olandesi. Questo libro esiste da più di cento anni, viene sempre ristampato. Ancora mi ricordo tanti versi, li ho cantati da piccola e poi li ho cantati per i figli. Teneri nursery rhymes che provocano nostalgia.
 
 
 
 
Jan con l'amico Fulvio andava al CAR oltre a giocare in una squadra di calcio. David e anche io ogni tanto facevamo una nuotata nella piscina del CAR. Sul nostro terrazzo cucivo toppe sulle ginocchia dei jeans dei ragazzi, erano affezionati a questi pantaloni e non volevano buttarli. Per queste toppe David era preso in giro, le bande di ragazzini del quartiere l'avevano soprannominato il Toppa. Anni dopo le toppe andarono di  moda e la mia amica Isabella Peroni mi ha detto: eravate dei precursori.  A Jan leggevo il libro Huckleberry Finn di Mark Twain.  Il 3 settembre il tempo era bellissimo, radioso. Nel pomeriggio ho avuto la visita di due coniugi della nostra strada, lui un ex generale. Quando i nostri ragazzi giocavano giù per strada con i loro amici e questa coppia passava in compagnia di parenti o conoscenti si fermava e vedevo dal balcone che indicava agli altri i nostri figli. Ai signori Murano ho mostrato la casa e poi sul terrazzo abbiamo chiacchierato e preso una bibita. Non avevano figli e dicevano che si sentivano spesso soli. Sono rimasti un paio d'ore. Frattanto i ragazzi sono rientrati. I Murano nel salutarci si sono complimentati dicendo che per loro i nostri figli erano i più bei bambini di tutta la zona. Più tardi è tornato Pino che aveva fatto una scappata ad Avellino per due giorni. Ha portato un sugo fatto dalla sua mamma, biscotti alla mandorla, la mia passione, comprati nella rinomata pasticceria De Pascale, e per Sigrid una catenina d'oro da parte di zia Dora, sorella di mia suocera, che, abitando a Salerno, non aveva potuto essere presente alla festicciola della prima comunione di Sigrid. Dopo cena abbiamo visto alla tv il film Morgan matto da legare, con Vanessa Redgrave. A quante bambine è stato dato il nome Vanessa quando questa attrice è diventata famosa.  
Il 7 settembre è venuta a cena la famiglia Peroni al gran completo. Il figlio Marco era compagno di classe di Jan  e le nostre famiglie sono diventate molto amiche per tanti anni. Ho preparato una bella cena e poi, come dessert, una torta con le pesche. Dopo cena abbiamo visto una parte del programma Giochi senza frontiere. Pino ha scritto una dedica nel suo libro Gli Scampati da loro acquistato e ha regalato il suo primo libro All Right. Una bella serata con carissimi amici.
Jan ha cominciato un puzzle ed io nelle tregue di lavoro l'ho aiutato a cercare i pezzi. I puzzles mi sono sempre piaciuti e forse perciò mi piaceva l'algebra che è come risolvere puzzles.
L'8 settembre Jan si annoiava. Nel pomeriggio sono andata con lui al Foro Italico. Seduti sulle gradinate dello Stadio dei Marmi osservavamo giovani di ambo i sessi che saltavano e correvano. Anche Jan si è messo a correre finchè era tutto un sudore. Sulla via di ritorno abbiamo incontrato David che dopo 4 ore di lezione sentiva il bisogno di sfogarsi facendo una corsa intorno allo Stadio dei Marmi.
Il 9 settembre David è andato a scuola per l'esame di matematica. Dopo qualche ora è tornato a casa, diceva che era andato discretamente. Ho telefonato a Pino per dargli le buone notizie. Nel tardo pomeriggio Pino ed io siamo passati dalla famiglia Bozzi. Paolo e Giovanna erano pieni di aspettative e hanno tirato un sospiro di sollievo.