mercoledì 14 luglio 2021

Carlos padre

Il mio figlioccio Carlos Eduardo che vive a Las Palmas nelle Isole Canarie dove fa l'educatore di cani - ho già scritto su di lui in diversi posts - quasi ogni anno va a trovare suo padre nelle Marche e allora viene anche qualche giorno da noi a Roma. Per lui siamo la sua famiglia, ci è molto affezionato e noi a lui. Su Facebook mi manda dei messaggi molto affettuosi. Ad aprile, nel 2019, è venuto da noi insieme alla sua compagna Carla. Hanno avuto un figlio, Enrico, e già il 28 marzo di quest'anno è nato il secondogenito Claudio. Carlos mi ha scritto che non vedeva l'ora di vedere i piccini in braccio a me. All'inizio di questo mese sono venuti in Italia per una breve vacanza ed è stato un viaggio non facile perchè con la situazione Covid hanno dovuto optare per un aereo con destinazione Venezia. Là hanno preso in affitto una macchina fino alla casa del padre di Carlos a Fermo, nelle Marche. Coraggiosi Carlos e Carla ad affrontare un così lungo viaggio e con questo caldo con i loro due piccini. Poi giovedì della settimana scorsa Carlos mi ha telefonato per dirmi che era loro intenzione di venire a trovarmi a Roma il sabato seguente "se non fa troppo caldo per i piccoli". Faceva veramente un forte caldo afoso africano e il tragitto in macchina da Fermo dura più di tre ore: quindi, tra andata e ritorno più di 6 ore. Un viaggio estenuante per bimbi così piccoli. David quei giorni si trovava ad Ascoli insieme a Rachele per aiutarla a scegliere qualche mobile ormai inutilizzato nella casa paterna per il suo appartamento a Roma da poco acquistato. David mi telefonava regolarmente e così gli ho esposto il proposito di Carlos. David ha avuto una buona idea: Ascoli non dista molto da Fermo e sarebbe stata una soluzione andarci lui e Rachele. Carlos era d'accordo e così sabato mattina David e Rachele si sono avviati e hanno passato tante belle ore con Carlos, Carla, Enrico, Claudio, Julio, Paquita e la figlia di lei Alicia. Carlos era molto felice di rivedere David che considera quasi un fratello anche se era dispiaciuto di non vedere i suoi piccoli in braccio a me. E Julio che da tantissimi anni non vedeva David gli ha fatto da cicerone in casa e nel suo orto, la sua passione, e ha mostrato vecchie fotografie. Rachele si è divertita molto nella piscina evitando la canicola. Se il prossimo anno la situazione sarà più agevole spero di poter abbracciare con tanto affetto Carlos, Carla e i due quasi nipotini. David ha scattato qualche foto. I due piccoli sono bellissimi. Carlos è realizzato, era un suo sogno diventare padre e in Carla ha trovato una compagna ideale. 

 


 

 


giovedì 24 giugno 2021

Breve vacanza di Jan in Giamaica

 

 


Sopra il tetto della loro casa al Bronx Jennifer ha allestito un orto di verdure coltivate all'interno di cassette di legno. Lei e Jan hanno già gustato il primo cavolfiore coltivato sotto il cielo newyorkese. In tutti i lavori Jennifer è stata assistita da Ben, marito dell'amica Kenya. E insieme a Ben ha studiato su internet il sistema di irrigazione automatico e sono riusciti a metterlo in pratica. In giardino l'avevano già progettato con successo l'anno prima. Sapendo che le piante venivano abbeverate a sufficenza Jennifer è partita per la Giamaia portando il necessario per continuare là, nel suo giardino, questo metodo di innaffiamento. Su quell'isola fa un caldo tropicale con temperature fra le  23-24°C  e le 30 e 33°C.  In questo periodo ci sono le piogge pomeridiane.

Jan ha raggiunto Jennifer per una vacanza di nove giorni. Sabato scorso è tornato a New York. Dall'isola caraibica eravamo in contatto telefonico e via mail. Jennifer mi ha mandato qualche foto. Su una si vede Jan col commento Birthday Celebration. Su un'altra Jan seduto sui gradini di casa con dietro un bel bimbo, la didascalia: "A new grandchild". Io ho riposto "Cute little curious boy". Jennifer ha risposto "Actually it's a little girl. And of course she fell for Jan." Per il compleanno di Jan, il 16 giugno, hanno preso la macchina e si sono spostati verso Nord, nella località di Port Antonio dove hanno pernottato in un Bed and Breakfast. E qui Jan su una foto è seduto in una spiaggia di sabbia bianca. Il mio commento: dreamland.


Quando la Giamaica ha ottenuto l'indipendenza dal Regno Unito, il 6 agosto del 1962, ha adottato l'attuale bandiera. La lingua ufficiale è l'inglese, ma la Giamaica può essere considerato un paese bilingue: molto più utilizzata è  la lingua creola Patois (Patwa, Patwah) che è basata sull'inglese e influenzata molto dai termini delle lingue africane, dal portoghese e dallo spagnolo. Un linguaggio molto colorito e musicale. A Kingston c'è il Bob Marley Museum. Bob Marley era il re della musica reggae.

Negli anni '50, quando abitavo in Argentina alla radio si sentiva spesso cantare Harry Belafonte e alcune canzoni erano dedicate alla Giamaica: Farewell Jamaica (addio Giamaica) e Island in the sun. Andando in una piscina all'aperto con i miei fratelli l'altoparlante trasmetteva canzoni alla moda in quell'epoca, quasi tutte bellissime fra le quali molte cantate da Harry Belafonte. Mi piacevano molto e ascoltandole adesso non perdono l'incantesimo. Su internet ho visto che adesso ha 94 anni ed è sempe un uomo molto bello. Quanti anni sono passati. E' un capitolo della  mia vita che rimane scolpito nella mia memoria.

Jennifer ci ha invitati tutti nella sua casa su quell'isola del sole. Da Roma fino alla Giamaica con l'aereo ci vogliono circa 11 ore, da New York circa due ore. Sarebbe bello visitare quest'isola bellissima attraversata da innumerevili fiumi, cascate e montagne e con spiagge da sogno. Ci farò un pensierino nella mia vita futura.

 



 




sabato 5 giugno 2021

Facebook di David.

Il profilo Facebook di David è molto vario, pubblica di tutto ma le sue foto con didascalia sono ilari in diverse tonalità. Mi meraviglio della sua inventiva: da dove gli vengono queste storie buffissime? So che ha una fantasia inesauribile e le foto con sottotitoli sono di un'esuberanza unica, incredibile. Mi è capitato di rivedere una sua foto di qualche anno fa e di rileggere la didascalia. E di nuovo tante risate. Chiederò a David se posso ospitare nel mio blog questa storia illustrata riscoperta ieri.

Ho chiesto a David da dove gli vengono queste tonnellate di parole, mi ha risposto che nella sua mente c'è una fonte misteriosa da dove scaturiscone idee e parole e che lui stesso non sa spiegare come questo avviene. Tutto rotola fuori senza freni.

Con questa immagine dagli alti e struggenti valori spirituali intitolata "Natura vernacolare", ho partecipato al Premio "Maremma Dimenticata", svoltosi nell'Aula Magna del Liceo Scientifico "Santino Rivosecchi", città di Poggio Castelluzzo Maggiore. La giuria, presieduta da Monsignor Maruccelli, nell'assegnarmi il terzo premio ha così dichiarato: "Foto di alto spessore morale, sintesi estrema di dirompente melanconia crepuscolare e di inusitata suggestione metafisica".
Il premio, consistente in un abbonamento mensile alla rivista "Casa e Bagno", è stato offerto dalla nota ditta di articoli sanitari "Gastone Buggetti & Figli".
La giornata, indimenticabile ed emozionante, è terminata al ristorante "La Gengiva Parlante", dove gli artisti partecipanti al premio e le autorità del paese, uniti in spensierate tavolate, hanno allegramente mangiato, ruttato, scherzato e cantato.




Commenti degli utenti Facebook:









P.S. Maggio 2021

 Ecco un Post Scriptum.

Arrivato a New York Jan ci ha fatto sapere che il viaggio era andato liscio e non aveva incontrato difficoltà nel trasporto dei due quadri portati con sè. Quadri dei nostri amici Italo Scelza e Walter Dorin che qui a Roma stavano nel ripostiglio non avendo, come nella casa precedente, sufficienti pareti dove collocarli. Questi quadri comunque ci piacciono e ci siamo affezionati, memori dell'amicizia che ci legava agli autori. Jan poi ci ha mandato due foto per mostrarci che avevano già trovato una sistemazione in casa. In questo Jan è come il suo papà: Pino: appena ricevuto un quadro come ricompensa per aver scritto una presentazione sul catalogo di una mostra, già era indaffarato con un chiodo e un martello. Trovava sempre un posticino sulle pareti già stracolme. Una volta che ricevuto delle amiche per un tè, una di loro ha esclamato:  "Ma questo è un museo, devi far pagare l'entrata."

 



E Jan è arrivato a New York in tempo per andare insieme a Jennifer alla festa che il loro amico Sam aveva organizzato nel suo giardino per festeggiare il compleanno del suo compagno. Sam e partner abitano nella stessa strada di J & J e sono persone simpatiche e interessanti. Sam aveva chiesto a Jan, che era a Roma, di mettersi in contatto con un suo caro amico che da anni abita in questa città e che ha lavorato nell'ambiente del cinema. Jan si è incontrato con Gene e il suo gatto e ha preso un caffè nel suo appartamento in zona San Pietro. Risulta che Gene, venuto a Roma qualche anno dopo di me, conosceva bene i miei amici Shirley, Mike, Bert e Nina. Io sono in possesso del libro scritto da Nina Rootes Adventures in the Movie Biz, nel quale parla anche dei suoi anni a Roma, Lo darò in prestito a Gene quando uno di questi giorni viene da me per un tè. E' un fatto: la vita è piena di sorprese. 

Flaminia il suo compleanno pensava di festeggiarlo invitando due amiche. Era indecisa fino all'ultimo perchè questi tempi di Covid rendono tutti più confusi. Quando quel giorno è tornata da scuola ha inaspettatamente trovato quattro amiche ad aspettarla. Flaminia per la sorpresa prima è sbiancata in volto, poi ha gioito. Sigrid è uscita a comprare due piccole torte e ha fatto anche lei un dolce al forno. Ed è stata una divertente e bellissima festa.

Qui a Roma, la nipotina più grande del nostro vicino di casa (che è un artista) compie gli anni lo stesso giorno mio e, come sempre, me lo sono ricordato facendole un regalino. Il nonno, persona amabile, a sorpresa mi ha poi regalato il suo ultimo lavoro: un'incisione molto bella, con una dedica.


Nel giardino di Piazza Vittorio i praticelli sono immacolati, nuovi di zecca, sembrano finti. I miei occhi scrutando con attenzione hanno scoperto con lietezza un quasi nascosto, minuscolo tarassaco. Allora è praticamente sicuro che torneranno anche famiglie di pratoline e agglomerati di malva, piante selvatiche spontanee che crescono dappertutto. In Canada, quando ero in visita dai miei, non notavo margheritine e così a Roma raccoglievo un bouquet di pratoline e quando sfiorivano le polverizzavo e le spedivo a mia madre. In breve tempo in un angolo del suo giardino sono apparsi questi dolci, amabili fiorellini. E la vicina di casa di mia madre, affacciandosi sopra la siepe divisoria ha esclamato : "Oh, how nice, you have english daisies in your garden." Mia madre con un sorriso ha risposto: "They are italian daisies." 

 

                                                                             Malva

 

Per la nostra amica Jacqueline che ama i fiori Jan ha portato un mio collage per il suo compleanno, a giugno. Jacqueline è del segno dei Gemelli come Jan.

 

                                                      Collage di mamma per Jacqueline


Visitando i  parchi di Roma Jan ha scattato, nei viali di Villa Pamphili, due foto di targhe con il nome di scrittrici che mi piacciono molto e che continuo a leggere: Natalia Ginzburg e Sigrid Undset. L'ultimo libro della Ginzburg è la biografia di Manzoni e adesso guardo con altri occhi l'autore de I Promessi Sposi. Sigrid Undset l'ho letta da ragazza e quando l'ho riscoperta in casa di amici nella loro biblioteca l'ho salutata come una cara conoscenza e ho avuto un suo libro in prestito. Nel 1968 ero incinta e quando è nata nostra figlia l'abbiamo chiamata Sigrid. Il nome piaceva molto anche a Pino. Il suo significato è colei che vince.

 



Per finire una foto che Jan ha fatto col suo telefonino dei fiori della mia festa che stavano sul tavolo in cucina.

                      



giovedì 27 maggio 2021

Mio compleanno

Il 17 maggio compio gli anni, ma abbiamo festeggiato in anticipo. Sigrid, calcolando bene i tempi consentiti con questa situazione Covid, è venuta dai Paesi Bassi il 30 aprile e il 5 maggio è arrivato Jan da New York. Il 6 maggio sono stata festeggiata. Sigrid mi ha dato le belle cartoline fatte per me da Livia e Flaminia con sopra scritte parole molto affettuose.


                                                                   Cartoline sul frigo

Inoltre Sigrid aveva per me un libro di 570 pagine scritto in nederlandese da una giovane belga. Ogni tanto leggo con piacere un libro nelle mia lingua e questo già manca poco che lo finisco. Jan ci ha rifornito di vitamine e per la gioia di David gli ha portato due paie di scarpe da ginnastica vegan, numero 47.  A cena è venuta anche Flavia la nostra vicina-amica. Il menu: un piatto di fettuccine con sugo con olive nere e prezzemolo, insalata mista. Flavia ha contribuito con un piatto di piselli, mozzarelline e ricotta. Si mangiava con gusto. Poi la torta mimosa (della pasticceria Regoli) era squisita. E c'erano le innumerevoli bottiglie di vino che i produttori ogni volta che Jan viene a Roma gli mandano da assaggiare. Nessuno si è ubriacato. Che bella e gradevole serata è stata!

Durante la sua permanenza Sigrd ha preso un aperitivo con due amiche e con i fratelli, con i quali è in ottima sintonia, ha fatto lunghe passeggiate per la città e nei parchi; a Testaccio hanno visto una mostra. Di mattina uscivo con i figli e poi facevo trovare la cena pronta. Loro preparavano la tavola e se si era stabilito di mangiare la pasta buttavano spaghetti o pasta corta. Spesso ho preparato, su richiesta di Jan, una cena a base di patate e diverse verdure dato che a New York le patate Jan e Jennifer le mangiano di rado. Jan, velocissimo, dopo cena lavava piatti e pentole. Sul computer nella stanza di David vedevamo un film che a volte era deludente ma il film canadese Monsieur Lazhar ci è piaciuto molto e anche il film bulgaro Glory

Il 9 maggio Sigrid è tornata ad Haarlem dopo i necessari Covidtests perchè il 10 era il compleanno di Flaminia: 13 anni. Poi, dopo l'obbligatoria quarantena, Sigrid sarebbe andata ad Amsterdam dove insegna una volta alla settimana italiano nella scuola internazionale. Jan il 10 maggio è andato per quattro giorni a Torino per incontrarsi con alcuni produttori di vino. Nel pomeriggio del 14 maggio è tornato con la faccia abbronzata perchè dopo il primo giorno piovoso il tempo è diventato incredibilmente bello. Torino Jan la conosceva già e la trova una città bella e ordinata. Appena tornato a Roma è subito uscito a fare un lungo giro per la città con David e Rachele. Ho preparato un sugo con zucchina e peperone per la pasta. La mattina dopo sono stata con Jan nel giardino di Piazza Dante, guardavamo i bambini indaffarati a giocare. Ci ha raggiunto Massimo, vecchio amico di Jan e David. E' salito con noi per scambiare due parole anche con David. Jan l'aveva visto a gennaio quando stava in ospedale; aveva subito un'operazione al cuore: tre bypasses, allora aveva un aspetto emaciato, adesso stava molto meglio. Quella sera ho preparato cavolfiore con piselli e patate aggiungendo poi panna vegetale; la teglia l'ho messa nel forno finche il soufflè era dorato. David, Jan e Rachele avevano un grande appetito dopo aver camminato in lungo e in largo nella riserva naturale di Monte Mario. Questo parco ha un posto speciale nei nostri cuori. Un paio di volte sono stata con Jan nel giardino di Piazza Vittorio. Pure qui tanti bambini di tutte le etnie che giocavano allegramente sotto un bel sole. Il giardino si è arricchito di due tavoli da pingpong che vengono sempre utilizzati come anche due canestri da basketball e ad un tavolinetto da scaccchi con due sgabelli di cemento c'erano seduti due giocatori intenti a sfidarsi. Questa bella piazza è la più estesa di Roma. Tempo fa ho scritto in un post che a New York quasi tutti i parchi sono forniti di  molti tavoli-scacchiere con giocatori di tutte le età. E' un gioco che ha tanti appassionati in tutto il mondo.

Il 17 maggio, giorno in cui compivo 90 anni,  mentre David era ad insegnare al Liceo Artistico, io e Jan abbiamo preso delle paste al bar-pasticceria D'Amore. Tornati a casa c'era la sorpresa di trovare attaccato alla porta un grande mazzo di fiori speditomi con Interflora dai genitori di Kevin che abitano in Germania. Era acconpagnato da un biglietto con gli auguri per questa età memorabile.


                                                                Fiori da Irmgard e Henk

 

I tre figli mi avevano già portato bellissimi fiori presi a Monte Mario e dintorni. Eccoli fotografati. Ho ricevuto anche diverse telefonate e belle cartoline. Quella sera ha cucinato Jan: risotto con barbabietole e gorgonzola (con caglio vegetale), un  piatto squisito, molto saporito. Le paste erano molto buone. Eravamo solo noi tre, momenti belli, tranquilli.

 

                                                                Rose di Monte Mario


                                                             Ginestre di Monte Mario
 

La sera dopo è venuta Rosanna a cena e anche Flavia e Rachele. Rosanna che è dell'ambiente neworchese del vino mi ha portato, ancora per il mio compleanno, un grande fiore, un girasole, un vero piccolo sole. Ho preparato con l'assistenza di Jan una torta di pane salata con peperoni e formaggio, una padella con patate, verza, cipolla e vino, una frittata con spinaci e insalata verde con funghi. Tanti vini da assaggiare. Per dessert dolcetti portati da Rachele. Ci siamo gustati la cena e si chiacchierava di tutto. Il 19 maggio era il compleanno di Irmgard, la mamma di Kevin. L'ho chiamata per farle gli auguri e per ringraziare lei e il marito Henk per la sorpresa: i bellissimi fiori e la cartolina. Una lunga telefonata.

                                                                Girasole di Rosanna


La mattina del 20 maggio Jan ed io siamo andati al mercato a riempire il carrello della spesa con frutta e verdura, quasi sufficiente per una settimana. Bellissimo tempo alberi verdissimi, spiriti sollevati.

Quando alle 8 meno un quarto mi alzavo trovavo Jan che già da tempo aveva fatto colazione e stava lavorando al computer, trattando coi clienti, coi produttori, pagando conti etc. Tutto il lavoro amministrativo della sua impresa lo svolge da solo. L'ammiro per la sua acutezza. Il 21 maggio dopo un paio d'ore di lavoro a casa è andato con un produttore fino alle sue vigne in zona San Giovenale. Nel tardo pomeriggio è stato accompagnato a Barbarano Romano dove ha incontrato David e Rachele. Jan è rimasto a dormire là, gli piace molto quel villaggio e la natura etrusca. Di mattina hanno fatto una grande, bellissima escursione. Verso le quattro del pomeriggio Jan era  di ritorno a Roma. Ha mangiato la macedonia che ogni giorno preparavo per lui e insieme abbiamo fatto una bella camminata. Mi ha aiutato a tagliare le verdure per la cena ed è uscito per dare un ultimo saluto al parco di Colle Oppio. Jan ha un'energia invidiabile! A cena, oltre alle verdure c'era un piatto di ceci saporitissimo preparato al volo da Jan. La mattina dopo questo figlio è tornato a New York  La sua vita è là, da ormai 34 anni. Viene volentieri in Italia ma non ci vivrebbe. Che siano felici i miei figli ovunque siano. E David e io siamo più che felici quando stiamo tutti insieme e quando ripartono lasciano un vuoto. Però ci sentiamo al telefono e ci scriviamo messaggi. Dopo tutto anche io da giovane ho lasciato i miei in Canada per ritornare in Europa. Mia madre mi ha aiutato a fare le valige e ha pianto per una settimana.


                                        Noi quattro con Flavia nel giardino di Piazza Dante


lunedì 5 aprile 2021

Primavera a Barbarano Romano

 

 


Approfittando di qualche giorno di codice arancione David insieme a Rachele è andato di corsa a Barbarano Romano, un posto che tutti e due tengono a cuore per la bellezza del villaggio, la natura che lo circonda e gli innumerevoli siti etruschi sparsi dappertutto: ne scoprono sempre di nuovi.

Le vacanze pasquali sono iniziate mercoledi e così la mattina stessa sono partiti per poi tornare a Roma, loro malgrado, già venerdì sera dato che il sabato ricominciava il lockdown in codice rosso (tutti termini riferiti al Covid) e nessuno si sarebbe più potuto muovere dalla propria città. David mi ha portato qualche piccolo ramo fiorito che ammiro adesso in un vaso e mi ha raccontato, con il solito entusiasmo, delle loro lunghissime, chilometriche passeggiate fatte nella campagna con segni di primavera ovunque e incontri ameni accettati con grande piacere. Hanno anche avuto ospiti a cena. 

Ho visto qualche foto scattata da David e Rachele. Incontrando una famiglia di cavalli selvatici uno di loro si è avvicinato e si è fatto accarezzare con fiducia da David. I cavalli del branco rimangono a distanza ma ce n'è sempre uno curioso che si avvicina. Vicino Civitella Cesi un grande cane maremmano con accanto i suoi cuccioli bellissimi, sembravano dei peluches, ha autorizzato che i suoi bimbi fossero presi in braccio per essere coccolati.

Nelle campagne di Vejano, giunti al "Passo delle Barozze" - un guado sul torrente Mignone -  David e Rachele hanno incontrato un serpentello col quale hanno delicatamente giocato un pò.

 


 

                                                             

                                                            Asfodeli e sullo sfondo Tolfa.



                                              Un fico sta crescendo in una casa diroccata.



                                                    Pecore curiose sotto ai Monti della Tolfa.



                                                                 Fiori a Barbarano Romano.


sabato 27 febbraio 2021

Ricordi intorno al tavolo (2004)

Questa primavera la famigliola olandese non è venuta a Roma come tutti gli altri anni per le complicanze della pandemia; è venuta Sigrid da sola per il mio compleanno e, prima che partisse, Flaminia le ha detto: "Come mi manca Roma, è così bello stare con nonna e zio David, fare le foto sul terrazzo condominiale e la sera dopo cena divertirsi con gli scherzi di David e sentire raccontare i ricordi dagli adulti.

Lo scorso agosto 2020, quando c'erano con noi Sigrid, Kevin, Livia e Flaminia, dopo cena tutti asssieme attorno al tavolo, rievocavamo eventi della nostra vita, eravamo immersi nei ricordi di tanti anni fa. Chi si ricordava una cosa chi un'altra. Storie di viaggi fatti insieme, di vita familiare, della scuola, di amici e conoscenti. Sigrid una sera ha raccontato di quando Livia, neonata, di notte non dormiva mai. Quando la piccola aveva due settimane sono venuta io da Roma per dare una mano. Sigrid si ricordava che di pomeriggio stavo anche 5 ore in poltrona con Livia in grembo per farla dormire. Ho preso il mio diario di quell'anno, il 2005, e ho cominciato a leggerlo. I ricordi che sono affiorati: dolci-amari. Dolci perchè erano intensi e belli quei giorni vissuti da neo genitori, neo nonna e neo bébé. Amari perchè subentra la nostalgia, quei giorni non tornano più. Qualcosa dei quasi tre mesi passati ad Haarlem voglio fissarli su questo post. Comincio però dall'anno prima.

Nel 2004 avevo cominciato un corso di scrittura creativa che mi impegnava e che mi piaceva molto (ne ho già scritto in un post). L'ho interrotto per passare il mese di maggio da Jan a New York (è venuta anche Sigrid per una settimana) e dopodichè è seguita una settimana a Venezia. Poi il 17 luglio del 2004 ho preso un aereo per stare 5 settimane da Sigrid e Kevin ad Haarlem. II 21 luglio Sigrid ci ha fatto sapere che dopo aver fatto un test risultava incinta. Che sorpresa! E quante emozioni!  In largo anticipo per quella stessa sera Sigrid e Kevin avevano acquistato per noi tre dei biglietti per un concerto di canzoni portoghesi fado (la passione di S&K) nel Concertgebouw ad Amsterdam. La sala era strapiena, con gente entusiasta. Sigrid era splendida, indossava un vestito a fiori che era stato mio qualche anno prima: pantaloni e scarpe neri e sulle spalle un grande foulard nero fatto all'uncinetto. Attirava gli sguardi. Kevin bello ed elegante. Formano una coppia bellissima, fuori dal comune. Io avevo trovato un posto a sedere qualche fila dietro di loro ed era un piacere osservarli ed ammirarli. Il tempo quei giorni era eccezionalmente bello e una mattina mentre Kevin era al lavoro Sigrid ed io abbiamo fatto una crociera attraverso i canali di Haarlem: un punto di vista completamente diverso di questa bella città. Il 15 agosto abbiamo trascorso tante belle ore con due mie carissime zie del Friesland, sorelle di mio padre. Il 25 agosto Sigrid ed io abbiamo preso un treno per Leiden e là nell'ospedale modernissimo è stata eseguita la prima ecografia della sua pancia. Io potevo assistere ed era emozionante vedere su un grande schermo il minuscolo feto che muoveva braccia, gambe e testolina. Tutto bene! E' stato prelevato da Sigrid del sangue. Avevamo considerato l'eventualità di una gravidanza gemellare, però era ùn bimbo o ùna bimba. Fuori dell'ospedale Sigrid ha telefonato a Kevin dicendogli: "Tutto a posto, sono quattro." E lui spaventato: "Allora la casa è troppo piccola." Quando la sera gli ha dato le immagini dell'ecografia era così emozionato che ha  dovuto sedersi. Abbiamo guardato con tenerezza altre volte l'esito dell'ecografia. Le cinque settimane ad Haarlem sono state pienissime con tante imprese, anche perchè in aprile Sigrid e Kevin avevano comprato una casa al centro della città dove c'erano tanti lavori da fare. I giorni sono volati. Il 28 agosto sono tornata a Roma.

 

                                                                   Maggio a New York