giovedì 28 aprile 2022

I vaccini antinfluenzali

 

 

 


 Quando siamo venuti ad abitare in questa casa dalla finestra della cucina vedevo regolarmente una signora sul  balconcino del palazzo che confina col nostro. Ho cominciato a salutarla con la mano. Lei rispondeva al saluto con la mano ed un bel sorriso. Poi ci siamo conosciute personalmente e qualche volta ci siamo scambiate delle visite per un tè: una simpatica signora. Ho conosciuto anche le sue due figlie. Forse sono quattro anni che una delle figlie mi ha avvissato che, dopo il vaccino antifluenzale fatto il giorno prima, la mamma era morta. Mi è dispiaciuto molto. Un paio di giorni prima l'avevo incontrata per strada, all'apparenza stava bene, come sempre ben curata. Abbiamo chiacchierato. Il nostro fornello sta vicino alla finestra e ora, mentre cucino vedo il balconcino vuoto e penso a come sia possibile una morte così improvvisa, non annunciata. Il dottor Craig Stellpflug che ho nominato in un precedente post l'ho ritrovato sul sito ALC (Abundant Life Chiropratic). Il titolo dell'articolo è Vaccini per l'influenza - Rischi mortali. "I vaccini antinfluenzali sono procedure mediche che comportano rischi mortali". Nuovi dati presentati all'ID Week 2012 dimostrano un piccolo rischio di mortalità che l'influenza rappresenta per i bambini sani. Il 30 percento di tutti i vaccini antinfluenzali ha reazioni avverse e, secondo il CDC, il 6 per cento di queste sono eventi "gravi", inclusa la morte. Big Parma incoraggia, nonostante tutto, le famiglie a mettersi in fila e a mettere a nudo le braccia in massa.

Dal dicembre 2019 è in corso una nuova influenza a cui è stato dato il nome Covid 19: Corona Virus Disease 19. E' stata fatta nascere la pandemia globale, cioè una epidemia diffusa a livello universale. In fretta e furia,  in vista di grossi guadagni, un vaccino è stato creato dalle case farmaceutiche e messo sul mercato in pochissimo tempo. Questo vaccino è più che altro un siero sperimentale. Big Pharma ha coinvolto nel business governi e media. Con i spin doctors in azione i  popoli sono stati ipnotizzati, portati al panico e alla paura e spinti a vaccinarsi "il vaccino è l'unico modo per evitare quest'influenza". Sono seguite restrizioni di ogni genere, lockdowns, negozi costretti a chiudere e poi a fallire, scuole con lezioni online, tenere le distanze, non raggrupparsi, mascherine per coprire naso e bocca e vaccini obbligatori per gli operatori della salute e gli insegnanti: chi rifiutava il vaccino rimaneva senza lavoro e stipendio. Solo le farmacie hanno prosperato con vari tipi di tampone, mascherine, ecc. Tantissimi si sono convinti di vaccinarsi e ormai sono arrivati alla terza dose e si parla di una quarta dose.   Nonostante tutti questi vaccini in molti si ammalano. Innumerevoli casi di effetti collaterali anche molto gravi vengono tenuti nascosti. Cure alternative proposte da esperti di fama vengono oscurate, cancellate da Facebook, non pubblicate sui giornali e mai discusse in TV dove vengono regolarmente definite fake news. Le restrizioni sociali sono state accompagnate da depressioni, divorzi, furiosi litigi. E tanti suicidi, anche fra i molto giovani.

Sul sito Il Paragone, in un articolo intitolato  "Fermare la vaccinazione", Franco Corbelli, leader del Movimento Diritti Civili, lancia l'allarme: "La strage di Pasqua. Oltre 40 morti improvvise in soli cinque giorni nel periodo pasquale dal 16 al 20 aprile. E si viene a sapere che tante altre sono avvenute nelle ultime 48 ore. Tutte persone per lo più giovani, sane, vaccinate e negative al covid. Chiedo l'immediata sospensione delle vaccinazioni."


Sito Natural News com: Quasi un secolo fa Mahatma Gandhi ha condannato i vaccini come pratica barbara e illusione fatale: sull'argomento ha scritto un libro. Sul sito si legge: Stand with Gandhi. Say NO to forced vaccination. Vaccination is Violence

Ancora sul sito Il Paragone - Attualità. "I guadagni senza fine di Big Pharma. Big Pharma ha le tasche più gonfie che mai. I guadagni che sono entrati in tasca alle aziende grazie ai vaccini. Come rivelato da Panorama i ricavi complessivi per le case entrate nel business dei vaccini potrebbero arrivare addiritura a 100 miliardi di dollari per l'anno 2021. E con la terza (e quarta) dose in arrivo il volume d'affari non sembra destinato ad arrestarsi. Anzi.

Rapporto OXFAM del  24-01-2022. Big Pharma guadagna 1000 dollari al secondo. Sono stati creati 5 nuovi miliardari.

Silvio Garzatini nel suo libro Prenotare la salute, dice fra l'altro: "Gli Stati hanno consegnato tutto il potere alle grandi industrie farmaceutiche, le quali producono solo quel che promette di generare profitti e non necessariamente ciò di cui la gente ha bisogno." 




venerdì 22 aprile 2022

L'inganno del fluoro

 


La pasta dentifricia nel bagno sta per finire e abbiamo esplorato diversi supermercati del nostro rione per scovarne una senza fluoro. Da diversi anni sappiamo che il fluoro è più dannoso che benefico. Domani David andrà col motorino al supermercato In's a San Lorenzo dove siamo sicuri di trovare la marca Bioharmon che è biologica. Su tutte le altre confezioni dei dentifrici c'è scritto in evidenza, come se fosse un pregio: contiene fluoro. Farò un pò di ricerche su internet per scrivere questo post che tocca l'argomento "fluoro"

Christopher Bryson, un pluripremiato giornalista investigativo e produttore televisivo, è l'autore di The Fluorid Deception - L'Inganno del Fluoro. La prefazione del libro è di Theo Colborn. Una parte della lunga prefazione la trascrivo qui. "In una società in cui amianto, piombo, silice, berillio e molti altri agenti cancerogeni sono entrati nel mercato per poi essere ritirati, c'è da chiedersi perchè il fluoruro, così tossico da essere usato come veleno per topi e pesticida, sia accolto acriticamente e alla cieca. Il libro The Fluoride Deception si legge come un thriller ed è scritto dopo anni di rapporti investigativi e ricerche d'archivio. Il fluoro è un veleno, perchè è stato aggiunto alla nostra acqua potabile e al nostro dentifricio?"

ll commento al libro da parte della rivista E: "Questo scioccante antologia di storia incriminante e scoperte scientifiche è una lettura obbligata per ogni consumatore che possiede uno spazzolino da denti".

Sul sito Naturopataonline - Benessere Naturale leggo fra l'altro: "Il fluoro serve a poco per la salute dei denti. Moltissime rierche hanno stabilito gli effetti negativi del fluoro sulla nostra salute. "Quando il fluoro viene aggiunto all'acqua NON è il  minerale naturale che viene aggiunto ma un composto chimico: il prodotto chimico di scarti tossici. La chiave giusta per avere denti e ossa sani è il tipo di dieta alimentare addottato." 

Studi scientifici dimostrano che il fluoro è un distruttore endocrino che può influenzare le ossa, il cervello, la tiroide, la ghiandola pineale e persino il livello di zucchero nel sangue. E' importante sottolineare che è una neurotossina nota per abbassare il QI nei bambini.  Alcuni studiosi tra cui Giorgio Petrucci, docente all'Università degli Studi di Firenze e autore del libro "I pericoli del fluoro", sostengono che il fluoro non sia efficiente contro la carie e che la convinzione che lo fosse sia stata diffusa a partire dagli anni '40 senza prove scietifiche sulla base di interessi economici (il fluoro è un rifiuto nucleare il cui smaltimento sarebbe troppo costoso). Per via della capacità del fluoro di ridurre il quoziente intellettuale alcuni sostengono che venga somministrato allo scopo di aiutare il controllo delle masse. Un consiglio? Andate a comprare i vostri dentifrici senza fluoro.

In molti paesi l'acqua potabile viene arricchita col fluoro. L'acqua in Italia è sufficientemente ricca di fluoro e nelle diverse zone del paese ci sono diversi livelli di questo minerale. Nella zona dei Castelli Romani, ad esempio, le acque sono particolarmente ricche di fluoro. Una quantità superiore di 2mg al giorno causa fluorosi.

La quantitità di pasta dentifricia che i bambini mettono sul loro spazzolino non deve superare la misura di un pisello. Se un ingente quantitativo di dentificio viene ingerito, un centro antiveleni dovrebbe esserre contattato immedatamente. Queste sono parole scritte in un modo o nell'altro su tutte le confezioni.


giovedì 21 aprile 2022

SIDS - morte in culla

Qualche settimana fa, dopo aver cenato, David ed io abbiamo visto sul suo computer l'ultimo film di Pedro Almodòvar "Madres Paralelas". Due donne, Janis (Penelope Cruz) e Ana (Milena Smit) dividono in un ospedale la stessa stanza aspettando di partorire. Ad ognuna nasce una bella bambina sana che le due donne, mamme single, crescono con cura e amore. Janis ed Ana sono diventate amiche e si sentono e si vedono con regolarità. Solo più in là scoprono che le figlie sono state scambiate in ospedale quando erano in osservazione  Sentono affetto per tutte e due le bimbe. La piccola che Ana sta crescendo però muore in culla nonostante cure, affetto e attenzione. Questo fatto mi ha toccato molto perchè quando abitavamo nella casa precedente la bimba dei vicini, di pochi mesi e sana come un pesce, è stata trovata in culla addormentata per sempre. Una tragedia enorme. Dopo questo film ho voluto sapere di più sul SIDS: Sudden Infant Death Syndrome. Su Internet ho trovato tante informazioni; mi sono imbattuta anche nel sito del Dr. Craig Stellpflug che è specialista in nutrizione contro il cancro, coach dello stile di vita e consulente per lo sviluppo neurologico presso la Healing Pathways Medical Clinic di Scottsdale in Arizona. Con 17 anni di esperienza clinica e lavorando sia con disturbi cerebrali che con il cancro, Craig ha visto e studiato gli effetti devastanti di vaccini e prodotti farmaceutici sul corpo umano ed è giunto alla conclusione che uno stile di vita naturale e rimedi naturali sono basilari per la salute. Ecco quello che ho letto sul suo sito.

C'era una volta e molto, molto tempo fa (prima dei programmi di vaccinazione) la morte in culla che era così sconosciuta da non venir mai menzionata nelle statistiche sulla mortalità infantile. Sono arrivate le campagne nazionali di immunizzazione avviate negli anni '60. Per la prima volta nella storia la maggior parte dei bambini è stata pugnalata con dosi multiple di vaccino tossico. Nel 1969 i certificatori medici furono costretti a coniare un nuovo termine medico: la sindrome della morte improvvisa del lattante (SIDS). SIDS è la morte improvvisa e inaspettata di un bambino che rimane inspiegabile anche dopo un'indagine approfondita. Nel 1980 la SIDS è diventata la principale causa di morte infantile negli Stati Uniti. 

Già nel 1965 un famoso patologo di Lipsia, il Dr. P.F. Mahnke pubblicò una ricerca intitolata "Morte imporovvisa nell'infanzia e vaccinazioni avvenute in precedenza". Negli USA si è evidenziato che ben il 66% dei bambini deceduti aveva ricevuto il vaccino DTP (antidiftericom antitetanico, antipertosse) poco priima della morte.


Nel 1975 il governo giappponese ferma la vaccinazione DTP per due mesi e succestivamente porta l'età vaccinale a 2 anni e il SIDS quasi si azzera. Nel 1993 il Giappone interrompe la vaccinazione DTP e rende facoltative tutte le vaccinazioni.

Un numero sempre maggiore di studiosi collega una buona parte delle morti infantili in culla ai vaccini perchè sostiene che questi ultimi favoriscano uno squilibrio del sistema immunitario.

Sul sito "Medicina a piccole dosi" si parla di un documento, "Lessons from the Lockdowns", prodotto da "Health Choice". Racconta cosa è successo in questi mesi negli Stati Uniti. Il documente dice: "Le principali cause di morte nel primo anno di vita sono le malformazioni congenite, SIDS (o morte in culla) e gli incidenti. Quel che è certo è che durante i lockdowns c'è stato un calo delle vaccinazioni infantili. E casualmente le morti in culla sono diminuite. Nel primo anno d'età la vaccinazione è sicuramente l'atto più invasivo che viene fatto sul corpo del bambino".




 

domenica 3 aprile 2022

David torna a scuola

 

 


Non avendo voluto vaccinarsi col siero sperimentale anti covid David, dal primo gennaio, non ha potuto più insegnare e non gli è stato elargito lo stipendio. Non molto tempo fa si è preso questa influenza e una volta guarito, col tampone negativo, ha ricevuto la tessera verde (greenpass) e da scuola l'hanno chiamato per avvisarlo che venerdì 1° aprile l'aspettavano al Liceo Artistico per riprendere l'insegnamento. Una settimana fa è andato ad una mostra a Testaccio alla quale diversi suoi allievi prendevano parte. Erano felicissimi di rivederlo dopo tre mesi, erano commossi, l'hanno abbracciato. C'era qualche altro insegnante che dopo aver dato un'occhiata se ne è andato. Ma David è rimasto con i ragazzi nel giardino a parlare dei più svariati argomenti. David, oltre ad essere un bravissimo insegnante è anche psicologo, educatore, consolatore.

Ho finito oggi il libro Ehi, Prof! di Frank McCourt. L'avevo letto già tanti anni fa e anche questa volta mi è piaciuto molto, tanto che mi è dispiaciuto averlo finito. Frank McCourt per 30 anni è stato insegnante d'inglese in diverse scuole superiori di New York, cinque classi al giorno, più di 150 studenti discoli al giorno. A pagina 19 scrive: "In America i medici, gli avvocati, i generali, gli attori, i personaggi televisivi e gli uomini politici godono di prestigio e di vantaggi economici. Gli insegnanti no. L'insegnamento è la cenerentola delle professioni. Gli insegnanti devono entrare dalla porta di servizio. La gente invidia loro tutto il tempo libero che hanno. Parla di loro con condiscendenza e pensando al passato si ricorda: "Ah sì, avevo una professoressa d'inglese che mi ha veramente stimolato, la Smith". La stimolante professoressa sparisce nell'ombra per andare a campare con una pensioncina da fame.

Nel 1966 Frank McCourt comincia ad insegnare al Community College di Brooklyn. Qui ha cinque o sei classi, ma non al giorno: alla settimana. Guadagnando però la metà di quello che prende un insegnante di scuola superiore. Anche qui gli alunni sono di etnie diverse e per mantenersi lavorano di notte. Vogliono diplomarsi per migliorare la propria vita. Si danno da fare ma sono convinti di non essere nessuno, convinti che le loro opinioni non contino. Le loro idee provengono tutte dalla valanga di notizie provenienti dai mezzi di informazione a cui sono esposti. Nessuno gli ha mai detto che possono pensare con la propria testa. "Voi avete il diritto di pensare con la vostra testa. Non dovete mica prendere per oro colato tutto quello che vi dico o che vi dice la gente". (pagina 150)

E questo che sta succedendo adesso. La parte più grande della popolazione mondiale si fida ciecamente di quello che i media divulgano. La gente non  si fida delle fonti alternative. E ce ne sono tante di fonti, anche autorevoli, di medici e scienziati di fama mondiale. Però le loro parole vengono archiviate come fake news. Ci sono troppi interessi nei quali sono coinvolte le case farmaceutiche, i governi, e google. Cure valide e alternative vengono censurate, oscurate. Quando, dopo una corsa frenetica da parte di Big Pharma Il Vaccino  è stato messo sul mercato si assicurava che proteggesse completamente dal virus ma siamo arrivati alla quarta dose e la gente vaccinata si ammala comunque e a volte in maniera grave..Ma questo viene occultato e i tanti effetti avversi del siero vengono taciuti. Ci sono paesi dove le restrizioni sono state abolite ma qui vige ancora uno stato dittatoriale. Chissà quando verrà fuori la verità. Speriamo non tardi. In ogni caso nel 2021 Big Pharma ha fatto fatturati da record: 90 miliardi.

Con il suo libro autobiografico Le ceneri di Angela edito nel 1996, Frank McCourt ha ottenuto fama mondiale, gli è stato assegnato il premio Pulitzer e dal libro è stato tratto un film. Il libro è stato tradotto in 30 lingue.



https://culturaidentita.it/ecco-gli-sportivi-crollati-dopo-il-vaccino/

lunedì 14 marzo 2022

I due Jan

 

Un paio di settimane fa Jan è andato nel New Jersey per incontrare eventuali nuovi clienti. Un suo assistente, adesso in pensione, ci abita ed era felice di accompagnare Jan in queste enoteche e ristoranti molto distanti fra loro. Per Tom questa gita era una distrazione e un divertimento, trovandosi con Jan, chiacchierando di tutto e mostrandogli i bei posti di questa parte dell'America. Risulta che la famiglia di sua moglie ha origini di Chiusano San Domenico, il paesino dei bisnonni materni di Jan. Il mondo è pieno di sorprese!

Tanti anni fa sono stata assieme a Jan nel New Jersey prendendo il treno che viaggia sotto il fiume Hudson per passare una giornata da amici musicisti di Shirley. C'era anche Shirley, la nostra amica americana di Roma. In una bella villetta immersa nel verde e immersa nella musica jazz suonata dall'ospite e la sua band siamo stati benissimo con persone calorose e ospitali. Perciò un piccolo assaggio del New Jersey l'ho avuto quel giorno.

L'8 marzo in una mail Jan mi racconta: "Domenica ho preso il treno che attraversa il fiume Hudson. La stazione di Hoboken (nome che forse deriva dall'olandese Hoebuck-scogliera o rocca) è un monumento storico costruito nel 1907. Da lì ho preso la citi bike che funziona anche a N.J. e ho fatto una bella pedalata lungo il fiume della graziosa cittadina, piena di brownstones tipo Brooklyn".

Gli ho risposto: "Sei stato di nuovo nel New Jersey! Questo fatto mi ha fatto pensare tanto a opa (nonno). Una volta su internet cercando qualcosa sui miei antenati ho trovato che Jan Fennema, nato a Suameer il 27 agosto 1907, ha lavorato per un anno nel New Jersey. Io mica lo sapevo dove opa fosse stato in America. Sapevo solo che quando aveva circa 19 anni, dopo il servizio militare, si è avventurato in America dove ha lavorato in una fattoria modello, cioè modernissima: c'erano già la mungitura meccanica, stalle pulitissime e musica soave in sottofondo. E' tornato in Olanda perchè il nonno di mia madre, prima di morire, desiderava rivedere il fidanzato di sua nipote, mia madre. Forse ti ricordi che oma (nonna) era cresciuta dai nonni. Opa voleva sposarsi e tornare in America con la sua sposa. Ma per certe circostanze gli è scaduto il contratto di lavoro e perciò è rimasto nei Paesi Bassi. Il destino ha voluto che io e i miei fratelli non nascessimo nel New Jersey. Adesso tu, Jan, nel 2022 sei nel New Jersey come opa nel 1926. I casi della vita!

Ho cercato su internet da dove provenga il nome Hoboken (che mi suona così bello ed esotico nelle orecchie) e ci sono due possibilità. Anzi tre. La prima: i nativi la chiamavano Hopoghan Hackingh che vuol dire Terra della Pipa da Tabacco: le pipe della pace. L'abbondante roccia verde del territorio veniva usata per scolpire le pipe.  All'inizio del 1600 arrivarono i coloni dei Paesi Bassi e la chiamarono Hoebuck, che in olandese antico significa Alto Promontorio. Ma alla fine ho incontrato un ulteriore sito con un'altra supposizione. Il nome  potrebbe derivare dalla presenza di una vasta area boschiva della zona consistente per lo più di alte querce, Hoge Beuken in olandese, che si è poi trasformato in Hoboken.               

 

                                                               Jan Fennema - 19 anni  


                                                                    Jan D'Amore, 19 anni
                                                                                                                                                                                                                   

 

 

 

 

 

 

martedì 8 marzo 2022

Lunga vita di un cappotto: 1958-2022 ed oltre.

 

Come ogni anno Sgrid, Kevin, Livia e Flaminia durante una vacanza scolastica sono venuti dai Paesi Bassi per stare con David e me a Roma, cioè dal 19 al 26 febbraio. Meno male che la burrascosa tempesta che in diversi paesi nordici aveva causato tanti danni si era calmata e l'aereo ha potuto partire nei tempi stabiliti e il viaggio è stato tranquillo, senza scosse. E' sempre emozionante rivedere figlia, genero e nipotine. Dall'ultima volta che ci siamo visti Flaminia, 13 anni, è cresciuta molto, è quasi alta quanto la sorella: 1.73.

Quasi sempre c'era il sole e ne hanno approfittato per fare tante uscite per la città. Un giorno, con  David, si sono avviati verso Monte Mario portando cibo e acqua in quantità. Attraverso i bellissimi sentieri del parco del monte sono arrivati al bar Zodiaco che hanno trovato chiuso, forse per via del covid. Dall'alto hanno visto la casa di Via Goiran dove hanno passato la loro prima felice giovinezza. Quando la Via Panoramica ancora non esisteva io e i figli ci arrampicavamo tra la vegetazione selvatica aggrappandoci ai cespugli. Al bar Zodiaco si mangiava un gelato e si osservava Roma ai nostri piedi gareggiando nell'individuare monumenti e quartieri. In noi è rimasto un debole per Monte Mario. I gitanti sono tornati a casa soddisfatti e stanchi dopo una camminata di almeno 12 chilometri. Una sera abbiamo cenato dall'amica/vicina di casa Flavia, c'era anche suo fratello Alessandro che da non molto si è trasferito all'Esquilino, a cinque minuti da noi. Flavia e suo fratello sono bravissimi cuochi e la cena era squisita. Noi avevamo portato i beignets (bignè) di San Giuseppe di un panificio a Via Emanuele Filiberto, per me i  migliori di Roma. E poi anche del vino.

Nel titolo di questo post parlo di un cappotto. Questo cappotto ce l'ho dal 1958. Pino ed io c'eravamo fidanzati da non molto. Aspettavamo le mie carte dai paesi dove avevo vissuto per poterci sposare. Queste carte servivano per dimostrare che non mi ero mai sposata prima in quei paesi. Un giorno ho accompagnato Pino a Via Po dove qualche volta lavorava in una succursale RAI. Nella vetrina di una boutique c'era esposto un bel cappotto. Pino ha insistito che lo provassi. Mi stava benissimo e Pino l'ha comprato, pagandolo a rate. Ancora lavorava a cachet che adesso si usa chiamare lavoro precario. Mi hanno fatto tanti complimenti con quel paltò. Ho una foto dove sto insieme a Pino nel parco di Colle Oppio con addosso quel soprabito. Poi Sigrid l'ha messo qualche volta e anche di lei ho una foto con indosso quel capo il giorno del matrimonio della sua amica Cristiana nel 2003. Sigrid era la testimone della sposa e mentre gli sposi sedevano davanti all'altare lei ogni tanto si alzava per aggiustare per i fotografi lo strascico del vestito della sposa. Io  ero seduta assieme a Kevin su una panca al centro della chiesa da dove vedevo le occhiate ammirate rivolte alla mia figlia elegante.

Sigrid mi ha sempre detto di tenere il cappotto. Lo verrebbe portare con sè in Olanda ma è talmente pesante e voluminoso che non entra nei  bagagli a mano. In quei tempi non esistevano ancora le felpe ed altri indumenti caldi e leggeri. Come David ha già fotografato le nipotine con un mio vestito estivo a due pezzi, questa volta, un pomeriggio, è uscito con Flaminia per  ritrarla con questo famoso cappotto e il giorno dopo ha scattato anche con Livia, sempre nelle vicinanze di casa nostra, all'Esquilino. Sono venute fuori delle immagini bellissime: le nostre due modelle di 13 e 16 anni. Chiederò a David di illustrare questo post con qualche foto. In ogni caso il cappotto rimane qui nell'armadio e poi si vedrà..

Nonostante il poco tempo a disposizione Flaminia è riuscita a fare un collage. Anche Livia aveva  voglia di farne uno però l'ha rimandato alla prossima estate quando col caldo si sta più in casa.

                                                         Colle Oppio - 25 gennaio 1959


                                                               Sigrid, gennaio 2003



                                                 Flaminia a Colle Oppio, febbraio 2022


Flaminia
 
 
Livia
 
 
 

                                                                            Livia



                                                                       Collage di Flaminia







mercoledì 2 marzo 2022

Sigrid a Roma 3-23 gennao 2022

Per ulteriori restrizioni nei Paesi Bassi - altri lockdowns per la nuova variante del covid detta Omicron - Sigrid ha deciso di venire da sola a Roma per 8 giorni. Kevin di questi tempi lavora più che altro online e avrebbe badato all'andamento della casa facilitato dalla vacanza scolastica di una settimana delle figlie. Era stabilito che a febbraio tutti e quattro avrebbereo passato, come tutti gli anni, una settimana qui da noi. Ma niente è più sicuro da un paio di anni, bisogna vivere alla giornata.

Sigrid è arrivata da noi il 3 gennaio, un pò  pallida perchè lei, marito e figlie avevano avuto un bel raffreddore, cioè un'influenza stagionale: il tampone fatto era negativo. Qui ha trovato il sole che le mancava in Olanda e stava proprio bene girando per la città, prendendo i mezzi pubblici e camminando, spesso assieme a David. Ma dopo qualche giorno le è tornato il raffreddore. David è andato a prenderle il test in farmacia che si può fare in casa ed era negativo. Comunque la cena che era prevista dall'amica/vicina di casa è stata spostata ad una data futura. Il malessere è peggiorato con una febbre a 39° e tosse. La tosse se l'è curata con uno sciroppo a base di erbe che da diversi anni ci soddisfa enormemente e ha aumentato la dose giornaliera di vitamine. Ho scritto già un post nel quale cito lo Shute Institute di London Ontario, Canada, e il più grande vitaminologo esistente, Dr Andrew Saul, e racconto che da una trentina di anni assumiamo integratori. La maggior parte del tempo Sigrid stava a letto e nel momento in cui il sole entrava nel soggiorno dalla portafinestra se lo godeva. Mangiava volentieri un piattino di pastina e le diverse verdure che preparavo e sorseggiava le spremute. La febbre scendeva e per il ritorno ad Haarlem era necessario il tampone e così accompagnata da David il 9 gennaio è andata in farmacia e il test risultava positivo. Non ce lo aspettavamo e perciò siamo rimasti sgradevolmete sorpresi. E così doveva rimanere a Roma per la quarantena. Ha telefonato alla KLM e c'era posto il 23 gennaio. Cominciava a sentirsi meglio e il 14 ha preso un taxi per fare il test molecolare all'uffio d'igiene, il risultato si è saputo il giorno dopo ed era negativo. La sua stanchezza dovuta al post Covid migliorava. E' andata dal parrucchiere e approfitando delle belle gornate ha cominciato a passeggiare per la città, spesso con David. Hanno fatto degli autoscatti per ricordo. Di sera dopo cena, se ci andava vedevamo un film sul computer di David. Sigrid ha visto come nasceva un mio collage e ne ha voluto una foto. Il 23 è partita, David l'ha accompagnata alla stazione dove ha preso un treno per Fiumicino. Mi ha fatto un grande piacere vedere il suo aspetto: un fiore.

A Schiphol sono venuti a prenderla Kevin e Flaminia. Il giorno dopo Kevin era malato, con forti  crampi allo stomaco e malessere. Poi anche Flaminia ha cominciato a stare parecchio male. Livia ha avuto solo per breve tempo un lieve mal di gola: Più in là il tampone di tutti e tre risultava positivo perciò niente scuola e niente lavoro. Meno male che c'era Sigrid che badava ai malati. Nel frattempo anche Jan a New York ha preso il covid. Una volta guariti da quest'influenza la stanchezza rimane per un bel pò di tempo. Ma con pazienza si sono ripresi bene e stanno in salute.