martedì 9 maggio 2023

Insieme per un tè.

 

 

                                                   La piantina che mi ha portato Laura Gai


La settimana scorsa ho avuto visite per un tè. Come da tradizione alle 5 del pomeriggio. Linda, una giovane amica olandese, mi aveva fatto sapere che quel giorno sarebbe passata per una tazzza di tè. E un'amica di David, ormai anche mia, Laura Gai, quel giorno era libera da impegni e sarebbe venuta volentieri anche lei. E così intorno al tavolo avevo Linda, Laura Gai, il suo compagno Lucio e......... David che quel pomeriggio ha interrotto volentieri le sue registrazioni musicali per chiacchierare con noi. Laura ha portato una bella piantina che sta ora vicino a me in cucina, l'accarezzo con gli occhi, l'annaffio. Di Linda avevo ancora del tè della scorsa volta. Tè speciale, sfuso, portato dai Paesi Bassi. Là ci sono tanti bei negozi: boutiques che vendono esclusivamete tè e tisane di tutto il mondo, delle volte anche caffè e cioccolato. Qualcuno di questi negozi serve anche le sue bibite ai clienti seduti ai tavolini con biscotti a scelta. Per l'occasione avevo fatto un dolce che è piaciuto molto e poi c'era un piatto con biscotti vari e una scodellina con cioccolato. Abbiamo passato un paio di ore belle, ognuno di noi aveva degli aneddoti da raccontare. 

 

 

David conosce Laura da tanti anni. Le è venuta tardi la voglia di frequentare l'Accademia di Belle Arti e una volta che David ci è andato per salutare il suo ex professore d'incisione Gianpaolo Berto, ha guardato i lavori degli alunni presenti scambiando qualche parola con loro. Quando Laura, con Lucio o da sola, viene a trovare David mi intrattengo anch'io con lei. Mi racconta delle sue figlie ormai adulte, dei suoi quattro gatti e del suo lavoro. Dall'anno scorso insegna in una scuola elementare, la quarta classe. Le interessano i miei racconti sulla scuola steineriana frequentata dalle nostre nipotine, il modo d'insegnamento particolare.

Linda mi ha ricordato che con lei ci conosciamo dall'inizio del 1991. Dice che l'abbiamo salvata dalla malinconia  E ho preso il mio diario di quell'anno per rinfrescarmi la memoria. (segue nel prossimo post).



giovedì 23 marzo 2023

Livia 18 anni!

Non posso quasi crederci che Livia ha già 18 anni, compiuti domenica scorsa 19 marzo. Sembra così poco tempo fa che l'avevo sulle mie ginocchia e leggevo un libro per lei. Adesso è così grande, quest'anno fa la maturità e ha il boyfriend. 

Livia non ha voluto una festa con amiche e amici. Perciò Sigrid ha preparato una bella tavola imbandita per il lunch. Solo per loro quattro e Ties. Di mattina i regali e le cartoline; ne era molto contenta. Poi Livia e Ties si sono incontrati con pochi amici e hanno preso un tè e una fetta di torta da Brinkmann sul Grote Markt. Livia è rimasta soddisfatta di come è stato festeggiato il suo l8° compleanno, in modo semplice e sentito.

Sigrid per l'occasione ha realizzato un collage di fotografie di Livia, dalla nascita fino ad oggi. E ha scattato foto di Livia sola e con Ties. E qualcuna con Kevin e Flaminia.






mercoledì 22 marzo 2023

Le tre grazie a Roma

 

Quest'anno durante la settimana di vacanza scolastica di primavera solo Sigrid, Livia e Flaminia sono venute a Roma perchè Kevin era occupatissimo nel trasloco del suo ufficio. Sono arrivate sabato 25 febbraio le mie tre grazie. David ed io come sempre felicissimi di averle con noi. Sigrid come al solito ci ha portato delle leccornie olandesi. David ne è ghiotto. I giorni seguenti dopo aver prelevato David da scuola alla fine delle lezioni hanno fatto sight-seeing Rome. Il giardino degli aranci era una delle mete. Di sera David e Livia suonavano la chitarra, Livia la sta imparando a scuola e David dice che è molto portata, impara subito, come Flainina col flauto traverso. E cantavano. Come mi  piaceva sentire le loro belle voci. Il 28 febbraio a Flaminia è venuto il mal di gola, forse una reazione alle precedenti due settimane molto impegnative, perdipiù la sera prima di partire per l'Italia è andata ad una festa di compleanno, facendo tardi. A Roma dopo due giorni le è venuta la febbre, 38.4. E per tutto il resto della vacanza è stata a casa. Non si annoiava: sul letto leggeva e sul tablet di Sigrid guardava un film, e dormicchiava. Le portavo qualcosa da mangiare o lei veniva da me in cucina. Mentre Sigrid era sempre in giro, da sola o con Livia e David. Sono andati a Testaccio dove c'era una mostra degli studenti di David e lui le ha presentate ai ragazzi i quali erano visibilmente contenti che il prof fosse venuto a vedere i loro lavori esposti. Io mi sbizzarrivo a preparare delle cene saporite. Ero appena guarita da una irruente influenza e  non avevo ancora la forza di uscire (al braccio di David) ma cucinare lo facevo con molto piacere anche se con moltissima calma. Una sera oltre la polenta al forno c'erano sul tavolo anche diverse scodelline con legumi in salsa direttamente dal fast food Kathmandu, pietanze dall'Inda e dal Nepal molto saporite. E il 4 marzo partenza. E alla prossima volta. Dal mio mucchietto di libri in inglese Livia ne ha preso uno e l'ha finito cominciandone poi un altro che si è poi portata dietro per il viaggio. Col telefonino di Sigrid sono state scattate delle foto che illustrano questo post. Come al solito chiederò a David di fare questo lavoretto.

 

                                                                  Al Giardino degli Aranci


                                                                            Garbatella


                                                                              Testaccio


Haarlem, intorno a febbraio 2023.

 

 

 


Livia e Flaminia frequentano ad Haarlem la scuola steineriana. L'obiettivo di questa scuola è di educare i bambini come un tutto: testa, cuore e mani - Head, Heart and Hands. E' importante che in questa scuola non ci sia nessuna affiliazione religiosa, è una scuola per tutti. Ormai in molte scuole private e anche pubbliche sono stati inseriti nel programma alcuni metodi steineriani. Le mie nipotine frequentano la scuola superiore, Livia la HAVO, e quest'anno ha la maturità. Quest'ultimo anno è molto impegnativo, c'è spesso una "toetsenweek", una settimana di prove-esami scritte e orali. I voti vengono considerati anche all'esame finale. E fino ad ora Livia sta ottenendo ottimi voti. Uno degli ultimi compiti era quello di realizzare un documentario su un tema da scegliere fra diversi argomenti. Livia ha scelto la musica. Il documentario l'ha intitolato "Het ontstaan van een nummer" - "La nascita di un brano musicale". Ha ripreso il suo ragazzo, Ties, mentre compone e registra suonando la chitarra, il basso e la batteria. Ha filmato gli ambienti dove si svolge il tutto: la stanza di Ties, la stanza di Livia con tutti i particolari e poi la sala di registrazione dove Ties si sposta da una parte all'altra. Sigrid ci ha mandato il cortometraggio, a David e me è piaciuto molto: è stato realizzato con molta cura e fantasia. Quando Livia terminerà questa scuola dovrà fare un anno integrativo per poi scegliere quale indirizzo le è più congeniale. E' andata già a due Open Days a Leiden e ad Amsterdam, le manca ancora un istituto superiore a Utrecht e poi deciderà il più convincente e adatto a lei. Livia è portata all'arte, alla filosofia, alla psicologia. E' un tipo introverso con una vita interiore profonda. Come quasi tutti gli studenti olandesi anche lei per guadagnare qualche soldo si è trovata un lavoro part-time: due volte a settimana lavora in un piccolo ristorante Bio italiano a Grote Markt, la piazza principale della città. Il suo turno è dalle 18.00 fino alle 20.00. Ci si trova bene.

                                                                                Livia
 

Il suo ragazzo Ties ha fatto la sua scelta. Si è trasferito l'anno scorso dalla scuola steineriana all'Accademia Herman Brood di Utrecht. Per essere ammessi si deve aver  frequentato i quattro anni della scuola superiore per poi fare un esame di ammisione. Per questo esame Ties si era preparato intensamente con il cognato musicista. E l'ha superato. Ha dovuto consegnare anche un paio di proprie composizioni. In questa accademia si ottiene un'istruzione nel settore della musica. L'accademia prende il nome dal cantante, pianista, attore, poeta e pittore Herman Brood, morto nel 2001. Ogni mattina Ties prende il treno per Utrecht. Si trova molto bene in questa scuola. Per avere qualche soldo in tasca fa il dogwalker. Lui e Livia vanno spesso ai concerti ad Haarlem e ad Amsterdam. Ties si esibisce anche con la sua band.

Flaminia in febbraio ha avuto un compito scolastico originale (anche a Livia è toccato a suo tempo): fare uno stage in un negozio a propria scelta, per due settimane. Le piace molto il negozio Sissy-Boy nella Barteljorisstraat, in pieno centro, dove vendono oltre a vestiti per uomo, donna e bambino anche oggetti per la casa. E appena si entra c'è un accogliente angolo bar. Ci è enrata e ha fatto la sua domanda ed è stata accettata. Questo stage ha lo scopo di far  prendere confidenza ai ragazzi con il lavoro e a trattare la clientela. Per i commessi è un lavoro piuttosto faticoso: si sta in piedi dalle 10 di mattina fino alle 6 di pomeriggio, con mezz'ora di pausa per il pranzo (panini portati da casa) e nel pomeriggio un quarto d'ora per un'eventuale merendina. I colleghi erano gentili. Tre di loro hanno preso la piccola collega (14 anni) sotto le proprie ali: una messicana, una brasiliana e una indonesiana (parlano molto bene il nederlandese). Trovavano molto interessante che Flaminia avesse la mamma italiana. Finito lo stage tutti i ragazzi hanno dovuto parlare a turno in classe della loro esperienza. Per quest'occasione dovevano mostrare anche un manifesto fatto da loro. Era di sera e i genitori, presenti all'evento, hanno portato cose buone da mangiare: una piccola festicciola. A Flaminia è piaciuto molto questo tuffo in un altro mondo ma si è stancata parecchio perchè tre volte a settimana, nel tardo pomeriggio, ha il nuoto sincronizzato e anche ogni mercoledì mattina alle 5.30. E tutti i lunedì frequenta la lezione di flauto traverso.

 

                                                                             Flaminia 

E i genitori? Sigrid è sempre molto occupata con l'andamento della casa e ogni sera prepara una saporita cena vegetariana equilibrata. Le figlie sono nate vegetariane. Aveva creato un progetto di lavoro personale, bello e perfetto, ma per via delle folli regole della pandema durate più di due anni, il progetto si è arenato. Un lavoro che, dopo una laurea in Lingue e Letterature straniere alla Sapienza di Roma e una laurea in Women's Studies alla Radboud University di Nijmegen, Paesi Bassi, le sarebbe stato congeniale. Adesso che le acque si sono calmate ha ricominciato a interessarsi a questa sua impresa. Io mi meraviglio sempre di come abbia scritto la tesi per Women's Studies. Tante di quelle pagine in olandese. E' proprio portata per le lingue. Frattanto va ogni giovedì mattina ad Amsterdam per insegnare l'italiano nella Scuola Internazionale. Ci ha fatto sapere che in classe stanno leggendo insieme un libro su Caravaggio e lei racconta ai ragazzi che a Roma ha visto insieme al fratello in tante chiese i lavori di questo pittore. E illustra episodi e leggendo della vita di Caravaggio. In aprile va con la classe al Rijksmuseum per vedere dal vivo i suoi dipinti. Ha chiesto ai genitori il permesso di visitare questo museo e una mamma le ha risposto molto simpaticamente, ecco il contenuto della sua mail: "Le confermo che E. sarà presente alla visita al museo venerdì 7 aprile. Vorrei ringraziarla per il lavoro che sta svolgendo con i ragazzi, vedo E interessato alla persona e artista che è stato il Caravaggio, e non è così scontato suscitare interesse per qualcosa in ragazzi di quest'età". Per hobby Sigrid segue un corso di cucito, si incontra con amiche olandesi e straniere ad Haarlem e in altre città e pochi giorni fa, un giorno con qualche raggio di sole, con Kevin ha fatto una camminata nelle dune di 10 chilometri e poi la sera sono andati al cinema,  hanno l'abbonamento.

                                                                            Sigrid 

Kevin ha il suo ufficio a L'Aia (Den Haag). Si sposta sulla sua  macchina elettrica Tesla. Kevin ha completatao due studi universitari contemporaneamente alla Radboud University di Nijmegen, ha studiato Economia Aziendale e Studi sulla Germania (Duitsland Studies), cioè questioni comunicative, storiche, politiche, sociali, economiche e legali, culturali, legislative, linguistiche. Degli Studi Tedeschi ha anche conseguito il dottorato. Dopo queste lauree ha subito trovato lavoro, anche con mansioni manageriali.

Kevin notando che molte organizzazioni avevano bisogno di consigli a livello strategico su Affari Pubblici e Strategia Pubblica, nel 2008 ha fondato la società IvCB che è un ufficio per gli affari pubblici che si impegna ad aiutare le organizzazioni a ottenere maggior riscontro con la gestione degli stakeholders e gli affari pubblici. Di quesa società è fondatore e direttore. Ha assunto altri colleghi e dipendenti. Oltre alla suddetta società ha fondato anche molte altre società e organizzazioni. Kevin è sempre elegantissimo dovendo trattare ministri e alti diplomatici, media e società.

Tutte queste informazioni mi sono state offerte da Internet. Per noi Kevin è un carissimo genero e cognato e siamo orgogliosi che porti avanti il suo lavoro con grande slancio, genialità e finezza. E i risultati sono ottimi. Si dedica anche molto alla famiglia per la quale stravede. Succede che sabato sera prepari lui una bella cena e Flaminia ama dargli una mano. Come mi piace il suo Rijsttafel indonesiano.


 

                                                                              Kevin

P.S  Sigrid e Kevin si sono conosciuti alla Radboud University quando Sigrid stava a Nijmegen col progetto Erasmus. Anche lei ha studiato per due lauree contemporaneamente.




lunedì 13 febbraio 2023

Mostra di David 22 gennaio 1986

Dopo tanti preparativi, più che altro da parte di Pino e David, la mattina del 21 gennaio, Pino, in un intervallo di lavoro, ha voluro dare un'occhiata di controllo alla sistemazione dei lavori di David nella libreria Remo Croce. In quel momento c'era di passaggio un critico d'arte che diceva ad alta voce: "Questo ragazzo è un genio." Questo critico purtroppo non si è più visto. E di pomeriggio ecco la mostra di David. Al nostro arrivo c'era già tanta gente, amici e parenti. Faccio un elenco non esaustivo: Giovanni e Diana Gallo con il figlio Johnny e suo cugino con la ragazza, Lisa, Mario e Roberto Carbone, Annamaria e Patrizia d'Abundo, i genitori di Alberto Bevilacqua, Anna Maria Greci (madrina di Sigrid) col figlio Riccardo e la sua ragazza e poi Graziella Palumbo. Anche Silvia e i genitori erano presenti. Ruggero Orlando e Massimo Grillandi inauguravano la mostra. Nel suo discorso Ruggero Orlando diceva, come fra parentesi, che David aveva una bella mamma olandese. L'amico Carrer e la moglie hanno poi comprato due quadri e un'incisione, l'amica Clelia e sua sorella Edy un'incisione e Shirley un'incisione. E' stato un incontro ben riuscito! Alle 21.00 siamo tornati a casa e sono venuti con noi la mia cognata Mariella con i figli Diego e Raffaella, più una cugina di Mariella col figlio, e poi Franco e Christine Patini per cenare a casa nostra. C'erano anche Silvia, Sebastiano e Archimede. Pino ed io di mattina avevamo già preparato teglie con pasta al forno. Una giornata intensa 

La sera del giorno dopo alla fine del TG3 delle 19.30 un servizio mostrava parte della mostra da Remo Croce con il commento di Bimba de Maria che, fra l'altro, sottolineava che il lavoro di David ricordava quello di Hyronymus Bosch e non senza ragione: sua madre è nederlandese. Alle 21.30 c'era la replica e l'abbiamo vista ancora con trepidazione. Una signora amica ha telefonato, aveva visto il TG3 e le erano piaciuti molto i lavori di David.








domenica 5 febbraio 2023

1986. Di tutto....e i Wild Way

 

 
Ho preso il mio diario del 1986 da consultare per il mio blog sul nostro soggiorno a Jesolo. Ho finito di leggere il diario dall'inizio alla fine. Che anno pienissimo è stato, quanti eventi, quanti ricordi! Ne copierò diversi: ai figli farà piacere e forse emozionare leggere aneddoti della loro vita probabilmente già parzialmente annebbiati. E dato che di recente su Facebook ho come nuovo amico Francesco "Frisco" Landini percusionista del gruppo Wild Way comincio con la pagina del 19 febbraio.
Pino di mattina era andato al lavoro e Jan all'Accademia di Belle Arti, David quel giorno è rimasto a casa a dipingere, Sigrid stava a letto con quasi 38 di febbre. Io ho lavato i pavimenti di una parte della casa e ho cambiato le lenzuola di un paio di letti per poi fare le spese nel quartiere e cucinare. Era arrivata la lettera settimanale di mia madre dal Canada: neve e ghiaccio accompagnavano a sorpresa un terremoto di 5,5 gradi, un grosso spavento per tutti.
Per pranzo ho fatto il borbottone (peperone fritto con cipolla,  patate e Philadelphia) poi cavolfiore e purea di mele (appelmoes). C'era con noi Renate, la ragazza di allora di Jan, viennese. Pioveva. Dopo una piccola siesta è venuto Massimo, figlio di amici, per fare inglese con me per almeno un'ora, l'aiutavo ogni settimana con i compiti e la pronuncia. Massimo mi ha dato soddisfazione: da un 4 è arrivato ad un 7. Finita la lezione Pino, Renate ed io siamo andati dal nostro corniciaio a Via dei Soldati vicino a Piazza Navona per far incorniciare una incisione di David che serviva per una sua prossima mostra. Nelle vicinanze, in Via dei Coronari, c'era la galleria Tre Archi e siamo andati a salutare i propietari nostri amici Pino e Tiziana. La galleria si era spostata a qualche numero civico di distanza, uno spazio più grande e c'era l'inaugurazione del nuovo spazio con un piccolo buffet. Pino e Tiziana erano molto contenti di vederci. Questa galleria non esiste più. Siamo tornati a casa verso le 8.00 e che sorpresa: ci abbiamo trovato i Wild Way, cioè Paolone, Leno e Frisco. Più tre loro amiche. Pino ha preparato pasta e fagioli per tutti. Eravamo una grande compagnia perchè anche Renate è rimasta a cena e Silvia, la ragazza di David. Si mangiava nella cucina abitabile e nel grande soggiorno. Per secondo: pane e formaggio e poi biscotti. Dopo cena i Wild Way e gli altri hanno visto alla TV, insieme a Pino, il film Toro Scatenato con Robert De Niro.
David faceva parte dei Wild Way come chitarrista e cantante. Suonavano sulle scalinate di Piazza di Spagna, dal 1980 fino alla fine del 1989. David è entrato a far parte del gruppo alla fine del 1981. Da tutta Roma venivano ad ascoltarli e anche da Marche ed Umbria, un pubblico vasto che occupava tutte le scalinate. Ho già scritto un post sui Wild Way e sui lunghi viaggi che hanno fatto insieme, dall'Europa del Nord fino alla Spagna e al Portogallo, suonando per le strade e nelle piazze ma anche nei locali. Erano molto affiatati. Come però spesso succede il gruppo si è sciolto, era il 1990: insoddisfazioni, voglia di cambiamento, ricerca di nuovi stimoli e nuove strade, questi, in parte, i motivi. Nel 1996 Paolo, ukulele baritono del gruppo, è morto, una grande perdita, un amico molto rimpianto.
Nel 2021 è morto all'improvviso Leno Landini, grande armonicista. E' stato uno shock per la sua compagna, per i parenti, gli amici e i fans. David è andato al funerale e poco tempo dopo  alcuni amici di Leno e dei Wild Way hanno organizzato un concerto in campagna per commemorare Leno. David su Facebook cura una pagina dedicato per intero ai Wild Way.
Il 18 gennaio 1983, a casa, alle nove e mezza di mattina abbiamo acceso la radio per ascoltare il programma Weekend: David veniva intervistato da Marini sui Wild Way. Leggo nel diario che David se la cavava benissimo, molto sicuro di sè. A fine programma veniva trasmessa la canzone Madhouse, eseguita dai Wild Way.

"A rock concert on the Spanish Steps" - Fotografia contenuta nel libro "Inside Rome" pubblicato nel 1991 dalla Crescent Books, New York.

 

Leno e David a Piazza di Spagna nel 1982
 
 
                                                          Leno e Paolo a Piazza di Spagna


                                                    Leno e David al Lago di Bolsena - 2015


                                                         Frisco al centro della foto - 1983



mercoledì 1 febbraio 2023

Con Anneke nei Paesi Bassi

In Canada abitavamo a London, Ontario. Il fiume che attraversa la città è il Thames (Tamigi). London allora veniva chiamata Forrest City per l'abbondanza di alberi. Dopo lo spagnolo (castellano) ora affrontavamo l'inglese. I miei fratelli ed io abbiamo tratto un grande vantaggio dagli studi fatti in Olanda e i nostri genitori, giovani, coraggiosi ed intelligenti, si sono inseriti bene in poco tempo. Qui il modo di fare della gente e la mentalità erano completamente diversi da quelli degli argentini come li abbiamo conosciuti noi: complimentosi e spesso poco affidabili. Mica qui ti facevano i complimenti per la strada. Io ho trovato lavoro senza difficoltà alla London Life Insurance Company situata in un edificio che occupava un' intero isolato. Modernissime attrezzature. Ma anche se mi ci trovavo bene non avevo voglia di passare la mia vita lavorando in quest'ufficio e dopo circa un anno ho chiesto le dimissioni. Il mio capo era dispiaciuto,  mi ha detto: "It is a pity that people like you are leaving." E mia madre quanto ha pianto quando sono tornata in Olanda. Avevo una mezza storia con un ufficiale della nave Argentina-Canada. Una storia poi finita. A l'Aia una ragazza conosciuta sulla nave mi ha fatto sapere che lei si sposava e andava ad abitare in un'altra città perciò lasciava il suo lavoro come segretaria del direttore del Servizio Giuridico Militare (Militair Juridische Dienst). Dopo un colloquio sono stata immediatamente assunta e ad un salario ottimo. La stanza che avevo preso in affitto, con servizi compresi, era a due passi dal lavoro ed era accogliente: la cena era inclusa e sempre molto buona. Nella sua lettera settimanale mia madre mi informava che anche Anneke era tornata in Olanda, i genitori di Anneke le avevano mandato l'indirizzo. Io ho preso subito contatto con la mia amica e ci siamo viste spessissimo nei fine settimana. Lei allora abitava a Schiedam a dieci chilometri da Rotterdam. Schiedam era una piccola città che offriva poco svago mentre Den Haag (l'Aia) era una città con più possibilità. Un paio di volte sono stata da lei ma da un certo punto in poi è stata lei a prendere il treno per l'Aia. Ci arrangiavamo per dormire e col mangiare: giornate belle e piene. Dipendeva dal clima che cosa intraprendere. Facevamo gite in bicicletta, un giorno di sole siamo andate in canoa su un grande fiume. Anneke mi diceva: "Si vede che per te andare in canoa non è una novità", ma non era così, per me era la prima volta. A Scheveningen, città balneare collegata a Den Haag da un lungo viale, si prendeva il sole sulla spiaggia o si camminava per il villaggio dei pescatori dove i bei bambini col vestito della domenica giocavano all'aria aperta. Ci affascinavano i pescherecci, l'odore salmastro. E il museo Panorama Mesdag che consiste in un'unica opera circolare, ci emozionava, sembrava di stare in mezzo alle dune con la vista sul mare e i gabbiani che svolazzavano intorno. Scene e suoni reali, spettacolari. Abbiamo visitato l'isola di Marken insieme a Wil, un'amica-collega d'ufficio di Anneke e sull'ex isola di Volendam ci siamo fatte fotografare col tipico costume folcroristico. Di sera con la mia piccola radio ascoltavamo musica e si parlava di tutto, non ci mancava mai un argomento che interessasse tutte e due. Eravamo sulla stessa lunghezza d'onda.  Tante volte, quando avevo qualche ora a disposizione, cammminavo da sola verso il bellissimo museo Mauritshuis, un museo di piccole dimensioni e non mi veniva mai a noia di passare per tutte le sale guardando i lavori esposti. E compravo delle cartoline.ricordo. La cartolina "Ragazza col turbante"che qui chiamano "La ragazza con l'orecchino di perla" l'ho data poi a David quando era ancora piccolo, gli piaceva molto.

Ma poi ho deciso di andare in Italia. Veramente avevo da tempo voglia di trasferirmi per un pò in Spagna, ricordandomi ancora lo spagnolo. Però avevo conosciuto uno studente americano che con una borsa di studio viveva a Roma insieme ad altri del suo paese, reduci dalla guerra in Corea, e parlava bene della vita romana. Gli ho chiesto di trovarmi una stanza e il primo o il due novembre mi ci sono trasferita. Ho già scritto un post sulle mie iniziali avventure italiane. Ho conosciuto Pino e ci siamo sposati. Nel 1974, luglio, mentre eravamo da turisti ad Amsterdam in un piccolo albergo sul Prinsengracht Anneke è venuta a trovarci per un paio di ore, la solita cara Anneke. E il 14 luglio abbiamo intrapreso il viaggio per Zoetermeer. Anneke ci ha preparato un piatto di spaghetti, insalata e yoghourt con frutta. Abitava al 12° piano e Pino, dopo pranzo, seduto su una comoda sedia ha ammirato dal balcone il bel panorama mentre Anneke ed io chiacchieravamo, Sigrid disegnava e i ragazzi sono scesi per giocare a pallone con alcuni ragazzi intravisti su un prato. Anche nei parchi di Amsterdam David e Jan venivano subito accettati nelle improvvisate squadrette di calcio che si sfidavano tra loro. Il giorno che abbiamo passato da tante (zia) Jo a Meppel, i ragazzi, anche là, dopo pranzo si sono avviati verso un parco nelle vicinanze. Non tornando all'ora stabilita (dovevamo prendere il treno per Amsterdam), Pino ha preso la bicicletta di tante Jo ed è andato a prelevarli. Erano assorti nel gioco. Ci hanno poi detto: "I ragazzi olandesi sono molto simpatici." David allora aveva 13 anni e mezzo, Jan 10 e Sigrid 5 anni e mezzo.

                                                         Zoetermeer, 14 luglio 1974


 

Molti anni dopo, coi figli già grandi, abbiamo comprato un pied à terre a Venezia e là Anneke è stata per due volte nostra ospite e come se la godeva questa vacanza, Venezia le piaceva un mondo. Durante la seconda visita, era di carnevale, lei era entusiasta di come fossero travestiti i bambini. Vedendo una bambina, Margherita, Anneke è stata presa da un grande entusiasmo. Quando Sigrid si è sposata lei e Kevin si sono stabiliti ad Haarlem e quando io ero lì da loro Anneke veniva a trovarci. Ed io andavo a trovarla a Zoetermeer, non lontano dall'Aia, dove aveva comprato casa. Avevamo sempre tanto da dirci. La invitavo anche in Canada quando io ci passavo un mesetto, per trovare i miei. Ma non le era mai possibile venire da noi. Anni dopo per via di problemi di salute non poteva accettare i miei inviti a passare un pò di tempo con me e la mia famiglia a Roma. Nel 2019 sono stata per l'ultima volta ad Haarlem però sono stata a letto con l'influenza. Comunque ci sentivamo per telefono. Più o meno ogni tre, quattro settimane la chiamavo e condividevamo i nostri ricordi in comune. Era molto sola (quando erano ancora giovani il suo fidanzato Johan è morto nel sonno e lei non l'ha mai dimenticato), ora non poteva più uscire da sola, camminava in casa con un deambulatore. La sua voce era sempre molto giovane e chiara La sua macchina l'aveva fatto rottamare. Non molto prima dell'ultimo Natale non ha risposto al telefono, ho riprovato dopo un'ora e niente. Ero preoccupata, pensavo al peggio oppure che stesse passando un pò di giorni dalla sorella Thea a Roosendaal. Aveva un anno meno di me, cioè 90 anni e già diverse volte mi aveva detto che aveva vissuto abbastanza: "voglio scendere", diceva. Mi raccontava che mangiava cose sane: broccoli ed altre verdure. La mattina dell'undici gennaio Sigrid mi ha detto: "Mamma ho una brutta notizia, Anneke è morta" La figlia di Thea aveva cercato e trovato Sigrid su FB e l'aveva pregata di informarmi che il 31 dicembre Anneke ha avuto un infarto. La notizia mi ha toccato nel profondo. Prima mio fratello Henk e adesso Anneke. Avrei voluto vederla un'ultima volta ma con le mie patalogie iatrogene che non vogliono andarsene forse non potrò più viaggiare. E adesso Anneke ha intrapreso un viaggio. Lei credeva nella reincarnazione. Forse ci rivredemo in un'altra vita.

                                                                                      Marken


                                                                              Volendam