Quando per qualche giorno non aspetto ospiti per pranzo e cena, e perciò il tavolo in cucina è a mia disposizone, mi assale la voglia di cominciare un collage. Per farne uno impiego ore, no, giorni. Accumolo riviste e dépliants per questo scopo, biglietti d'autobus, bustine del tè e più ne ho più ne metto. Allora taglio, dispongo, disfaccio, cambio tutto e comincio da capo, mi dispero, mi rallegro. E' una sofferenza e un diletto. Alla mattina quando mi alzo dal letto o quando torno dalle spese il collage in lavorazione mi attira come una calamita e mi faccio assorbire senza indugio.
Finalmente soddisfatta incollo, e allora può succedere che si sposti un frammento, quindi mi ingegno a rimediare e la composizione assume un aspetto leggermente diverso, forse anche migliore del previsto. Come regola il neonato lo guardo con soddisfazione per un pò e poi finisce in una cartella con i suoi fratelli e, da madre snaturata quale sono, non ci penso più. Nella mia mente già sto ponderando un'altra creatura.
Jan è curioso dei miei ultimi lavori e David ne ha fatto qualche foto per questo post affinchè Jan li possa guardare.
Come si vede ci sono due tipi di collages.
Le misure di ognuno di questi collages sono cm 29,5 x 21
Trittico |
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