lunedì 16 aprile 2018

Carlos da noi, 1977 (1)

L'anno scorso ho scritto dei posts nei quali nominavo Carlos e voglio riprendere il filo. Carlos l'ho tenuto a battesimo il 3 maggio 1967. Quando i suoi genitori si sono separati Cristina è andata dal suo papà che a Parigi aveva un ristorante insieme alla moglie francese. Julio non ha voluto che Cristina portasse con sé il figlioletto. Ha continuato come prima a venire a pranzo o a cena da noi con Carlos. A volte Carlos rimaneva con noi per tutta una giornata. Quando è diventato più grandicello si divertiva con gli altri bambini e con i miei tre figli sui prati e nella piscina del Circolo Aziendale RAI (CAR). Era proprio un bel maschietto. Julio e Carlos abitavano a Primavalle. Julio era sarto ed era molto abile con le mani. Si è risposato con Paquita, spagnola.


16/ 01/1977
 
Quando due coniugi di nostra conoscenza dalle Marche ci hanno fatto sapere che cercavano una coppia - lei per i lavori di casa e lui tuttofare - ne abbiamo parlato con Julio e Paquita. Erano interessati e si sono trasferiti nella casetta di fianco alla villa. A noi hanno chiesto se potevamo tenere Carlos affinché finisse l'anno scolastico a Roma. La sera del 31 marzo ce l'hanno portato insieme ad una valigetta. Per Carlos andava benissimo stare con noi, per lui eravamo i suoi parenti più stretti. Per il mese di aprile aveva scuola di pomeriggio. Lo facevo pranzare presto e alle 12.30 l'accompagnavo all'autobus che lo portava nel vecchio quartiere. Prima delle 18.00 era di ritorno e c'era ancora un po' di tempo per giocare nella nostra strada senza uscita con Marcello, Mauro e altri ragazzini che lui già conosceva. Spesso anche Jan dava qualche calcio al pallone. Il 3 aprile sono andata, come spesso la domenica, a seguire la messa nella cappella della RAI. Con me sono venuti Sigrid, Carlos e Antonella, la sorellina di Mauro della stessa età di Sigrid. I due fratelli abitavano sul nostro pianerottolo e da noi erano di casa.
Tornati a casa e dopo aver pranzato, Jan ha lavato i piatti, David ha spazzato per terra e Pino è tornato al lavoro. David e Jan poi avevano degli impegni con gli amici ed io, con Sigrid e Carlos, abbiamo preso un bus per passare qualche ora a casa della compagnetta di scuola di Sigrid, Francesca. Con i suoi genitori, Natalia e Luciano, avevamo ormai rapporti  molto amichevoli.
Amici nostri ci hanno invitato a passare qualche giorno da loro a Pescasseroli durante le vacanze di Pasqua. Ci siamo andati il 6 aprile. Carlos era dispiaciuto di lasciare sola Poesjemauw. La portiera, signora Elena, ci pensava durante la nostra assenza. Dopo un viaggio di 4 ore e mezza siamo arrivati nella villa di Claudia e Lorenzo. Claudia e la figlia Silvana, tutte e due molto simpatiche, hanno preparato il pranzo. L'allegro fuoco nel camino divertiva i ragazzi. Nel paese ho imbucato una lettera per Cristina, mamma di Carlos.
La mattina dopo Claudia e Silvana sono andate a fare la spesa, Pino e i ragazzi a camminare in montagna. Io ho rifatto i letti e col bel sole che c'era mi sono seduta su una sedia a sdraio in giardino ammirando il panorama. Nel pomeriggio abbiamo fatto visita a Laura, amica di Claudia nella sua villa. E' venuta più gente. C'era anche una bambina di 9 anni (Sigrid ne aveva 8) e con lei i ragazzi hanno giocato a carte.
L'otto aprile è venuta da Roma l'altra figlia di Claudia, Milvia, col suo ragazzo. Pioveva e faceva freddo. La mattinata l'abbiamo passata nella villa di un'altra amica, Mariù, e assieme ad altri ospiti abbiamo trascorso belle ore chiacchierando intorno al caminetto. Nel tardo pomeriggio siamo stati qualche ora dalla famiglia Fascetti. Abbiamo bevuto un vov fatto in casa. Tornati a casa c'era Lorenzo, il marito di Claudia. Il ragazzo di Milvia frattanto era tornato a Roma. Silvana e  Milvia poi dormivano da Mariù.
Quando ci siamo alzati, il 9 aprile, a sorpresa nevicava. I ragazzi felici e entusiasti, eccitati. Dopo alcune ore si è formato un grosso strato di neve. I ragazzi sono andati in giro con una slitta. Il cane Like con loro, era fuori di sé dalle gioia. Dopo pranzo Lorenzo ha messo sù musica e ha ballato con le figlie e poi anche con me, diceva: "Guardate come danza, imparate da lei." Alle 16.00 è venuto Fausto, il marito di Laura e col suo pulmino ci ha accompagnato alla stazione di Avezzano. Alle 20.00 eravamo a Roma. Jan ed io abbiamo preso il bus 78, gli altri con le borse un taxi. Anche a Roma faveva freddo. Poesje l'abbiamo trovata bene, era in amore. Dopo aver cenato, tutti presto a letto. Sigrid aveva i brividi.
 
.

Nessun commento:

Posta un commento