Sempre più noto in libri, giornali e riviste l'uso di parole straniere, per lo più inglesi, anche se esistono parole corrispondenti e adeguate in italiano. La cosa strana e per me stonata è che quando queste parole straniere vengono usate al plurale rimangono nella forma singolare. E' come se sentissi la loro voce supplicare: "Non negarmi il plurale, dammi la esse finale; perchè le mie sorelle italiane le coniughi alla perfezione e a me neghi quell'ultima lettera mancante che mi farebbe sentire al loro stesso livello? Mi sento menomata, una cenerentola". Con qualche rara eccezione tutte le parole straniere usate al plurale rimangono al singolare. Io trovo che se si vogliono usare parole straniere bisogna usarle in modo corretto.
Oggi ho letto una rivista e poi mi sono immersa per un'oretta in un libro e per sfizio ho annotato una parte delle parole straniere incontrate in breve tempo. Tutte usate al plurale ma scritte al singolare. Eccole: le queen - le star - i film - i social - nei weekend - mille follower - le graphic novel - tutti bestseller - diversi retailer - gli influencer - i short di jeans - delle intership - i designer - le supercar - gli archistar - street artist famosi - i leader - i video - nelle chat - le rockstar - nei cabaret - gli yacht - i coutourier - tanti skateboarder e surfer - giovani skater - i cowboy - le roulette - file di slotmachine - nuovi hotel - due chef - gli yankee - le performance - le rockband - i loro sound - i quattro "fab" - gli store manager - milioni di stream - moltissimi fan - nuovi computer - trailer - nostri bar -i partner - nei night - selfie - hit - post - dei cracker - gli sponsor - piccoli test - le bad girl - certi video spinti - nostri rapper - vari shampoo -una delle location- i gangster - i ghostwriter - le sneaker bianche - la coppia di creator - i gangster. Ne ho ancora altre di parole raccolte ma basta così.
Le lingue nel tempo cambiano. L'italiano di un secolo fa è diverso da quello di oggi. La grammatica dell'olandese dei miei genitori è diversa da quella che io ho imparato a scuola. Adesso, quando leggo un libro in olandese scritto da un autore contemporaneo, vedo espressioni per me nuove. Anche nei Paesi Bassi vengono usate molte parole straniere: è una moda (ma qui almeno le parole straniere al plurale vengono usate nel modo giusto). Questa cosa mi da fastidio forse perchè l'insegnante dell'ultima classe (la VI) della scuola elementare ci disse: "Quando è possibile usate sempre la versione olandese." Parole, le sue, che mi sono rimaste sempre nella mente. Ed erano gli anni '40.
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