Il 7 maggio, il giorno dopo l'operazione alla mia bocca, Jan ha lavorato la mattina e nel pomeriggio era libero, così, finito di pranzare siamo andati a Tribeca. E forse è cominciato quel giorno il rito di sederci per un pò su una delle panchine fuori dal Vesuvio Playground a vedere la gente che passa, elegante e casual, famosa e non. Quel pomeriggio faceva un caldo afoso e dopo aver camminato parecchio ci siamo seduti con una bibita fresca in mano. Sulla panchina, vicino a noi, c'erano diversi italiani, alcuni di loro Jan li conosceva e ci abbiamo chiacchierato. Una signora mi raccontava che era qui da 36 anni, lei e suo marito, originari del Molise, hanno tre figli e una nipotina, Isabella, di tre anni, lei ha 63 anni, un pacemaker, prende undici pillole al giorno, abitano al sesto piano, niente ascensore. Era molto simpatica. Ogni volta negli anni seguenti quando ero a New York speravo di rivederla ma non è successo mai. Il suo indirizzo non lo sapevo. Poi abbiamo preso la metro per vedere al Guggenheim Museum una mostra sul minimalismo che però non ci interessava molto; solo la piccola sala con lavori di Marcel Duchamp e Boccioni ci è piaciuta. Il bus 3 preso sulla Madison Ave ci ha lasciato sotto casa. Io mi sono sdraiata sul divano e Jan con la sua solita velocità magica ha cucinato. Quando alle 20.00 è venuta K, bella come sempre, la cena era già pronta: per loro pasta al sugo e per me una buona zuppa. Jan ha il dono di dare a tutto quello che prepara un tocco speciale, quasi esotico. Per dessert gelato.
La mattina dopo abbiamo accompagnato K. dal suo parrucchiere nella Amsterdam Ave, aveva tanti impegni di natura sociale quel giorno. Nel pomeriggio Jan ed io abbiamo visto uno spettacolo simpatico con attori molto giovani in un piccolo teatro off-Broadway. La sala era piena. Finito il lavoro teatrale abbiamo camminato nel parco curatissimo lungo il fiume Hudson. C'era il sole ma faceva fresco, meno male che avevo portato una giacca. Lì la Christoffer Street è molto frequentata da omosessuali. Camminando camminando abbiamo fatto delle spese e preso dolcetti in una pasticceria italiana. Entrando un attimo in una chiesetta russa venivamo salutati da un bel canto e al mercatino nella palestra abbiamo acquistato pomodorini e fragole. Poi la metro e alle 20.00 a casa. Jan ha mangiato una banana e si è avviato con la metro all'aeroporto. E alle 22.30 è tornato con Sigrid che aveva un buonissimo aspetto. Che bello averla con noi. Il mio tesoro di figlia a New York con noi! Quell'anno era la prima volta che ha raggiunto me per stare insieme a Jan. Ed è per questo che ho preso il mio diario del 2004 per rivivere quei bellissimi giorni scrivendone. Gli ultimi due anni il nostro incontro è stato in settembre. Avrei voluto anche David con noi ma il 1° settembre inizia la scuola e non può mancare.
Leggo che a maggio 2004 nell'aereo di Sigrid c'erano dei viaggiatori speciali: 15 cavalli.! Sigrid ha avuto il permesso di andarli a vedere: 15 bellissimi cavalli ammaestrati.
Davanti al locale dove Jan ha suonato con un suo gruppo. |
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