lunedì 20 gennaio 2020

Collage di Kurt Schwitters a Roma

 
 
 
 
Quando Jan è  tornato a New York mi ha mandato una mail; aveva dimenticato di dirmi che mentre lui e Jennifer stavano da noi  a Roma hanno visto al Mercatino di Porta Maggiore, ben protetto in una vetrina, un collage di Kurt Schwitters. Attaccato c'era il prezzo: Euro 4.500.00. Forse da un antiquario il prezzo sarebbe stato più alto. Ho sentito una volta dire  da un'antiquaria che i mercatini hanno rovinato i loro affari. 
Qualche anno fa ho visto al Metropolitan Museum di New York, in una stanza con luce delicata,  un piccolo lavoro di K.S. e non avrei mai immaginato che qui a Roma un giorno ci sarebbe stato un suo collage in vendita al Mercatino non lontano da casa nostra. Kurt Schwitters è il mio collagista preferito e come mi sarebbe piaciuto averlo come maestro. Quando cerco su Internet le immagini dei suoi lavori mi incantano sempre. Ma, anche volendo, i miei collages non si fanno ispirare da altri, seguono la mia indole, sono indomiti. Tagliando, componendo e incollando, i miei collages nascono e si sviluppano a sorpresa.
Finite le vacanze romane di Natale e prima di tornare a New York Jan e Jennifer hanno voluto vedere i miei ultimi lavori - di recente sto esplorando uno stile diverso, astratto - e ne hanno scelto uno che Jan ha definito un capolavoro. Io incredula. Mah! (ricevere un complimento è sempre piacevole). Oggi durante la sua chiamata domenicale mi ha informato che già ha trovato un posto nella loro stanza da letto.
 
 
 
 
Questi giorni è riaffiorata questa mia passione per i collages e ci dedico ore a non finire. Ma dovrò sforzarmi di sgombrare il tavolo della cucina, che adopero perché è il più grande, e mettere via il mucchio di materiale accumulato per questo hobby e continuare a sistemare nell'album di famiglia le foto degli ultimi mesi. Un compito che mi piace. 
Mezz'ora fa David ha pubblicato su Facebook la foto di uno dei miei più recenti collages.
 
 
 


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