mercoledì 1 febbraio 2023

Con Anneke in Argentina

 


Nel 1951, quando lavoravo nella banca olandese a Buenos Aires - Banco Olandès Unido - ho conosciuto Anneke. Uno dei suoi compiti era quello di consegnare la posta negli uffici sparsi sui tre piani e quando veniva nel mio ufficio scambiavamo due parole e provavamo simpatia l'una per l'altra. Abbiamo deciso di incontrarci una volta fuori dal lavoro, una domenica. Lei abitava con i suoi a Martin Coronado ed io a Ramos Mejia, piccole città molto distanti fra loro e in direzioni opposte. Per il nostro primo incontro abbiamo deciso che io sarei andata a prenderla davanti alla banca a Calle 25 de Mayo a due passi da Plaza de Mayo, per indicarle il tragitto da prendere per arrivare a casa mia. Anneke mi ci stava aspettando insieme a sua sorella Thea; non si assomigliavano essendo Anneke piuttosto piccola di statura e bionda, Thea era più alta e castana. E i volti erano diversi, non sembravano sorelle. Anche Thea era simpatica. Ci siamo avviate per Ramos Mejia prendendo la metro a Plaza de Mayo, passando davanti alla  Casa Rosada. A Plaza Once uscendo dal vagone della metro si prendeva sotto terra il treno che saliva poi alla luce del sole. Lungo questa linea ferroviaria c'era la cittadina Ramos Mejia. Le due sorelle hanno conosciuto i miei genitori e i miei fratelli. Siamo stati molto bene insieme e noi due ci siamo viste altre volte. Ho conosciuto i loro genitori e il loro fratello Tom. Come immigrati avevamo molto in comune conducendo una vita non sempre facile. Qualche volta con uno dei miei fratelli andavamo da loro in bicicletta (bici portate dall'Olanda) facendo un lungo tragitto. Una volta che ho passato una giornata da loro una mamma maiale ci ha attraversato la strada seguita dai suoi piccoli. I nostri genitori si sono conosciuti. Io ed i miei abitavamo in un loft, al pianterreno di una ex clinica. Il grande giardino aveva delle palme. Un paio di volte i miei fratelli ed io abbiamo organizzato una festa. Si ballava all'esterno e in casa. Anneke veniva volentieri. Ma diceva in seguito che la parte più bella era quando finita la festa noi della casa ci stendevamo sui letti ed ascoltavamo musica classica. I miei genitori passavano la serata da una famiglia croata nel palazzo. Un giorno la mia famiglia e quella di Anneke sono andate a Tigre prendendo un treno che passava lungo il fiume De La Plata. A Tigre abbiamo preso una lancia che ci ha portato ad uno dei tanti isolotti. Mi ricordo che mia madre ha portato un buonissimo dolce preparato a bagno maria (non avevamo un forno). Anneke era appasionata di films.d'animazione e una sera dopo il lavoro in un cinema ne abbiamo visti almeno quattro di seguito Si poteva rimanere seduti e veder films a non finire. Anneke rideva di gusto e io mi divertivo non condividendo però la sua passione. Un'altra volta lei aveva dei biglietti omaggio per il teatro Colon e insieme abbiamo visto un'opera. Per l'occasione mi sono presentata con un completo che mia madre aveva appena finito di cucire. Una giacca nera con l'interno di stoffa scozzese da usare double face e da combinare con una gonna nera o scozzese. In più una camicetta nera attilata. Anneke ne era entusiasta e lo dimostrava nel suo consueto modo esuberante con esclamazioni di ammirazione.

Nel mio album di amicizie (poesie album) che avevo da quando ero bambina Anneke e Thea hanno scritto una dedica ed io una rima nell'album di Anneke.

Nel 1955 la mia famiglia ed io siamo emigrati in Canada. Cominciando tutto da capo; una nuova vita.






                                                         Camicia e gonna fatte da mia madre


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