Comincio a sfogliare il diario del 1991 e vedo che la mattina del primo dell'anno ho preparato due letti perchè venivano per qualche giorno, ospiti nostri, l'amico d'infanzla di Pino, Geppino e la sua figlia brasiliana Deborah, una dei tre figli del suo primo matrimonio, quando lui lavorava in Brasile. Dopo pranzo come al solito ho portato da mangiare ad una famigliola di gatti per strada e ho fatto visita a due anziane amiche americane, Olga e Genny che vivevano sole solette a Roma da qualche anno. I loro genitori erano italiani. Continuo a sfogliare: David era appassionato di speleologia, andava nelle grotte con i soci dello Speleo Club Roma o con un gruppo di amici. Una volta, da solo, in una profonda caverna popolata da centinaia di pipistrelli gli si è spenta la luce: buio totale. Ha atteso nell'oscurità finchè non è stato ritrovato dal gruppo di amici-speleo. Jan viveva a Los Angeles. Lavorava, suonava e dipingeva e di lì a poco avrebbe tenuto un mostra alla Cornell University con i suoi dipinti. Tra i tantissimi candidati era uno dei trenta artisti prescelti. Un giapponese veniva regolarmente a L.A. e comprava dei quadri di Jan e li rivendeva in Giappone. Dopo la mostra alla Cornell University certi quadri sarebbere stati esposti nelle grandi vetrine di Versace a Berverly Hills. Al telefono Jan ci diceva del suo proposito di venire in Italia nel mese di settembre insieme a sua moglie Melissa. Che noi ancora non conoscevamo.
Sigrid frequentava l'università, facoltà Lingue e Letterature straniere, la sera all'Istituto francese seguiva un corso di francese (ha preso poi il diploma), andava in piscina e dava lezioni private a Denise che aveva difficoltà al liceo linguistico con i compiti di lingue straniere. Sigrid andava a casa di Denise o Denise veniva da noi e prima della lezione pranzava con noi. A casa non voleva le verdure ma da noi tutto le piaceva. Pino è andato per una settimana a Perugia per lavoro e Sigrid approfittando della sua assenza ha organizzato una festa. Lei, l'amica Michaela ed io abbiamo cucinato vari piatti. Una festa molto frequentata: erano in 37. C'erano anche David e la sua ragazza Ilaria. Si sono divertiti un mondo, mangiando e facendo dei giochi. Io nel tardo pomeriggio avevo un tè da una signora del pianterreno. Eravamo con diverse signore del palazzo e tutte siamo state benissimo per un paio di ore. Dopo cena ho passato la sera con l'amica Luciana del 2° piano. Andavo spesso da lei da quando era rimasta vedova e si sentiva sola, non avendo figli. Facevamo la maglia insieme. Finita la festa sono rimasti a dormire Michaela e l'amico Pasquale.
Penso che questa era una festa d'addio perchè Sigrid sarebbe partita per cinque mesi con il progetto Erasmus da seguire all'universita Radboud a Nijmegen, Paesi Bassi. E la mattina del 15 febbraio, dopo una bella colazione, le amiche Michaela e Cristiana l'hanno accompagnata all'aeroporto. Ore dopo Sigrid ci ha telefonato, tutto bene, anche se il viaggio era stato lungo dato che l'aereo era partito con un'ora di ritardo e perciò aveva perduto le coincidenze. Nella casa dello studente le era stato assegnata una camera al decimo piano. Di sera a letto pensavo preoccupata: "E se Sigrid ha i piedi freddi non ha la borsa di acqua calda." Mi mancava molto. Meno male conducevo una vita movimentata: al pomeriggio frequentavo la scuola di Arti e Mestieri a Via di San Giacomo dove seguivo il corso di Pittura su Stoffa, avevo molti incontri con amiche, con Pino visitavo delle mostre d'arte, i mercoledì mattina andavo all'Istituto Culturale dei Paesi Bssi dove nella biblioteca avevo nuove amiche olandesi. Là si davano in prestito libri ed io aiutavo a mettere in ordine alfabetico libri nuovi arrivati da poco e libri restituiti. Si faceva una pausa bevendo caffè o tè e si chiacchierava. Jan mi aveva consigliato di andarci per parlare ogni tanto la mia lingua. A casa avevo tutte le faccende domestiche e avevo cominciato a dipingere su consiglio di David e per ore la passione mi teneva legata ai colori. Usavo la stanza di Jan e, facendo molto tardi, ci rimanevo a dormire. La mattina presto la gattina Ursula grattava alla porta, la facevo entrare e dormiva beata sul mio letto.
Sigrid ci faceva sapere che si trovava benissimo a Nijmegen, seguiva corsi interessantissimi, aveva ricominciato col nuoto e stava per iniziare un corso di scherma. Tutto questo per gli studenti Eramus era gratis.
ll 28 febbraio, Diana, un'amica di Sigrid ci ha chiamato: stava per partire per la Spagna con l'Erasmus e aveva da poco conosciuto una ragazza olandese - da poco a Roma con l'Ersmus - che si sentiva triste e sola. Il 2 marzo ho chiamato questa ragazza invitandola a pranzo. Ed è venuta: Linda, una bella ragazza slanciata e naturalmente elegante (molto tempo dopo mi ha detto che era sorpresa che l'invitavo senza conoscerla). Poi è venuta spesso da noi insieme ad altri studenti (sempre atraverso Sigrid). A volte David le mostrava la città e una volta sono andati a teatro. E David l'ha presentata ai suoi amici. Dopo essersi laureata in Olanda è tornata in Italia. Da tanti anni lavora alla ambasciata dei Paesi Bassi. Quando viene qui per un tè si sposta in bicicletta. Dopo tutti questi anni non ci siamo perse di vista.
Nel mese di marzo 1991 Sigrid ci comunica che con l'università fa delle gite organizzate per gli studenti Erasmus, per l'Olanda e il Belgio. Ha conosciuto studenti Ersmus di altri paesi e si incontrano di sera, si chiacchiera e si balla. Le lezioni vanno benissimo, non ha per niente nostalgia. Dice: qui sto una favola.
Sigrid
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