Tanti anni fa ho seguito con piacere un corso di pittura su stoffa tenuto nella scuola di Via di San Giacomo. A casa non disponevo degli attrezzi e dello spazio di cui disponeva l'aula scolastica e così, su consiglio di David, ho cominciato a dipingere. Appena potevo mi mettevo al grande tavolo nella stanza di Jan che era libera perchè lui si era stabilito negli Stati Uniti. Dipingevo su fogli di carta di varie dimensioni. Pino spesso si sedeva vicino a me sul letto a scrivere o a leggere e ogni tanto dava un'occhiata di approvazione al mio lavoro. Quando cominciavo non conoscevo sosta e non riuscivo a smettere. Succedeva che a volte mi accorgevo con sorpresa che era notte inoltrata. Allora a malincuore mettevo a posto i colori acrilici e smorzavo la radio che con la musica del terzo canale aveva allietato quelle lunghe ore creative.
Poi ho letto un articolo su Kurt Schwitters, e quanto mi incantavano i suoi collages. Ho voluto provare ad avventurarmi in quella direzione e ho cominciato a realizzare dei piccoli lavori a tecnica mista, cioè incollavo e dipingevo. Una passione! Sfornavo capolavori di continuo.
Sono ormai cinque anni che abbiamo cambiato casa e solo pochi mesi fa mi è rivenuta la voglia di fare un collage proprio quando tra i disegni delle nipotine che stavo per incollare in un album-ricordo ho incontrato uno schizzo di una giraffa che David aveva fatto per ispirare le bambine. A lui è piaciuto il mio collage e questo mi ha spinto a farne un altro, questa volta adoperando un elefantino disegnato da Livia. Dopo c'è stata una pausa finchè, tornata in gennaio dall'Olanda, ho messo insieme tutti i disegni delle bambine, quelli scartati e i doppioni, e ho cominciato a farne delle composizioni usando anche ritagli di vecchie riviste accumulati negli anni e fiorellini disegnati da me. Uso il tavolo in cucina che è piuttosto grande ma ce ne vorrebbero due oppure uno grande il doppio. Il mio tavolo da lavoro è un disastro per quanto è pieno di arnesi del mestiere. Frugo nelle scatoline cercando il materiale che mi serve, taglio, dispongo e delle volte provo per lunghissimo tempo prima di essere convinta della composizione. E allora incollo. Il mio lavoro di adesso è diverso da quello che facevo anni fa, insomma una nuova maniera. Ma anche questo hobby mi tiene rapita e quando torno a casa dopo aver fatto una visita lontana, una lunga camminata oppure semplicemente le spese, alla vista del tavolo pieno zeppo di materiale attacco subito un nuovo collage. Collagemania?
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