Dato che da parecchio tempo non mi sento tanto in forma - per colpa degli effetti collaterali di medicine prescrittemi (su questo tema ho già scritto dei posts) - esco raramente e rimango a casa dove trovo sempre qualcosa da fare e per ore mi dedico al mio hobby: fare collages. Li realizzo sempre della stessa misura, sul tavolo in cucina. David li osserva con attenzione, gli piacciono, e ogni tanto ne sceglie uno da mettere su Facebook. Di recente ne ha messi insieme tre che formano un trittico.
L'anno scorso Jan ne ha portati via 4. Tre per Jennifer, da esporre nella sua casa in Giamaica sulla parete dedicata all'arte, e l'altro l'ha appeso nella sua casa al Bronx.
A Natale Jan è stato qui da David e me. L'anno prima era venuta anche Jennifer ma adesso con il Covid e i lockdowns era impossibile per lei venire in Italia con il suo passaporto giamiacano. Durante la sua permanenza a Roma Jan ha guardato le cartelle con i lavori più recenti e il suo commento mi ha commosso: sono degni di un museo.
Qualche giorno fa ho ricevuto una mail da Jacqueline, una giovane amica di New York. Alla mail ha aggiunto qualche foto. E' appassionata di fiori e ha addobbato la casa con vasi di tulipani. Nature morte bellissime e che sorpresa! Ad una parete c'è una cartolina che le ho spedito nel 2004 che rappresenta un mio collage. Le ho mandato una mail di risposta: "I am honoured you have framed my collage-card."
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