Il 23 dicembre Jan è venuto a Roma per passare un paio di settimane con David e con me. Aveva viaggiato di notte e l'aereo era atterrato alle 7.15. C'erano lunghe file per i tests del Covid e subito dopo altre file per avere il risultato. Prendendo poi il treno finalmente è arrivato a casa alle 13.30. Che bel rivedersi con questo figlio americano. Nonostante il lungo viaggio Jan non aveva segni di stanchezza. Vulcanico com'è ha aperto subito le nove scatole con bottiglie di vino che i produttori avevano spedito per l'assaggio, dopodichè ha messo in file le bottiglie e piegato le scatole di cartone. Poi è venuto David che dopo le lezioni online era andato al mercato per rifornire la casa di frutta e verdura. Un abbraccio forte fra i due fratelli. Dopo pranzo una piccola siesta seguita da una lunga passeggiata con David e la sua collega e amica Rachele. Il giorno dopo abbiamo fatto gli auguri a David che compiva 60 anni. Da non credersi. Sembra ieri che era piccolino! Ed io una giovane mamma. Anche dall'Olanda sono arrivati gli auguri, a turno erano al telefono Sigrid, Kevin, Livia e Flaminia. Nel pomeriggio sono venuti alcuni amici a trovarlo. Come ogni vigilia abbiamo cenato con spaghetti alle vongole scappate e insalata russa. Per dessert c'erano i gelatini Sanpietrini del Palazzo del Freddo Fassi all'Esquilino e naturalmente panettone, pandoro e torrone a scelta. Jan ha lavato i piatti. Nei giorni seguenti sono andata con i figli a vedere il giardinetto di Piazza Dante rimesso a posto dopo essere stato usato come cantiere per i lavori di restauro del palazzo destinato ai Servizi Segreti Italiani. E' diventato molto carino, molto pulito e c'erano bambini con i loro genitori e le loro biciclette. L'angolo giochi fornito di poche attrezzature, ma meglio di niente. Forse sono troppo critica, ma paragono l'area giochi di qui con quelle di New York che sono bellissme. Ho visto anche il giardino di Piazza Vittorio rinnovato. Molto bello.
1963 |
Negli intervalli di non pioggia i fratelli hanno fatto lunghe, chilometriche passeggiate. Hanno voluto rivedere la strada della loro prima giovinezza: Via Goiran, in cima a Via Teulada. Quel luogo è rimasto nel loro, nostro cuore. E di là, da Via Gomenizza che è ai piedi di Monte Mario sono saliti su, risalendo il Parco, Riserva Naturale. Nel gennaio del 1980 ci siamo stabiliti a Monte Mario in Via Govoni e quante volte ho camminato in quel parco, da sola o accompagnata. E' bellissimo quel parco. Ho scattato delle foto ai figli. Avevo anche invitato la mia amica Barbara a farmi compagnia durante le mie passeggiate e quando le era possibile veniva più che volentieri: Ci sedevamo poi su una panchina al punto panoramico a goderci la vista su Roma e a chiacchierare su tante nostre vicende. Quando mio fratello Henk che vive in Canada è venuto a stare con noi per qualche giorno dopo aver concluso il Cammino di Santiago, gli ho mostrato tanti posti caratteristici di Roma. L'ultimo giorno della sua permanenza, c'era un bel sole, ha camminato con me nella Riserva Naturale ammirando poi la vista sulla città dall'alto. Henk ha esclamato: Più di tutte mi piace questa uscita!
Sulla cima del monte c'è un fortino. Ci abitava il custode e adesso è la dimora di suo figlio che è amico di David. Sono andati a trovarlo ed era più che contento della visita. E sul prato davanti alla casa il solito cavallo di Massimo che era felice delle attenzioni e delle carezze. Ci sono a Roma ancora dei posti da scoprire!
Aprile 1985 |
Forte di Monte Mario |
David, Massimo e Jan 2020. |
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