Da quando non c'è più mio fratello Henk sono rimasta sola con i miei ricordi. Mi manca, ha lasciato un vuoto. L'idea che là nel lontano Canada avevo ancora un fratello che formava un filo che ci legava alla vita vissuta in famiglia mi dava un senso di conforto. E adesso non posso più interpellare nessuno su un passato in comune. Mi devo accontentare della mia memoria; tante cose sono negli anni scivolate via ma anche tante cose sono ancora lì in un ripostiglio remoto e a tratti vengono in superficie. Nell'insieme la mia memoria non è malaccio, ma inevitabilmente ci sono degli iati.
Henk ha scelto la morte perchè la sua sofferenza era insopportabile. Si sa già da piccoli che la morte fa parte della vita, ma normalmente tutti vorrebbero vivere il più lungo possibile circondati dal calore dei propri cari. Guardando gli alberi, le piante, gli animali, i quadri che dalle pareti ti parlano, gli oggetti sparsi per casa con la loro storia ci sono mille ragioni che ti dicono "ancora no, non sono ancora pronta". E poi qui conosci tutto, ma dopo la morte il viaggio dove ti porta? Mark Twain dice che non bisogna avere mai paura di dove andrai. Ci sei stato già prima e non ti è successo niente di male. Nel libro di Sergio Bambarìn leggo a pagina 194 "La morte non è una nemica. Ciò che mi fa paura è non vivere più questa meravigliosa esistenza, e sapere che in ogni momento questa bella avventura chiamata vita può terminare". Mahatusa Gandhi dice: "Ogni notte quando vado a letto muoio. E l'indomani mattina, quano mi risveglio nasco di nuovo.". Patricia Chendi nel suo libro Il Principe Siddharta: "Che cosa è la morte Siddartha?" "Il principio della vita." "Perchè la si teme?" "Perchè non la si conosce. Tutto quello che non si conosce fa paura." Alesssandro Cattelan in un articolo del 2018 dice: "La morte, che nonostante esiste da sempre nessuno è ancora in grado di accettarla, di essere davvero preparato." Jorge Luis Borges: " Nessuno muore del tutto finchè ci sarà qulcuno che lo ricorderà." Una frase letta da qualche parte. "Sono così vicine la culla e la tomba anche se non volete mai morire."
Alcune citazioni: La morte è la notte fresca, la vita il giorno tormentoso. (Heinrich Heine)
La morte non è l'opposto della vita, ma una sua parte integrante. (Haruki Murakami)
Il dono della vita equivale al dono della morte (Simone Weil)
La vita è un sonno, la morte il suo risveglio. (Lev Tolstoj)
Non ho paura di morire, solo che non voglio esserci quando accadrà. (Woody Allen)
Darei la vita per non morire. (Jim Morrison)
La morte è solo l'inizio del secondo tempo. (Lucio Dalla)
Nel libro Luna di Primavera un bambino a cui da poco è morta la mamma dice al nonno piangendo: "Non voglio morire. Perchè devo morire?" Il nonno gli mette un braccio intorno alle spalle confortandolo. "Vedi, se nessuno morisse, il mondo diventerebbe insopportabile. Ci sarebbero troppo persone, non vi sarebbe spazio per coltivare le piante o per giocare. Così è meglio avere una sola stagione e vivere ogni minuto finchè viene l'ora di raggiungere i nostri antenati." Il bambino annuì. "Dimmi, come sarà la morte?" "Ricordi com'era prima di nascere?" Il bambino scosse il capo. "Hai avuto qualche brutta sensazione?" "No." "Io credo che la morte sarà così."
Rudolf Steiner 1861 - 1925, è stato un esoterista, teosofo, filosofo.architetto e riformista austriaco, fondatore dell'antrosofia. Finisco questo post con parole sue sulla morte: "La morte è terrificante, almeno lo può essee finchè lei dimora nel corpo fisico. Ma quando l'uomo è passato attraverso la porta della morte e si guarda indietro vede la sua morte, vede che essa è l'esperienza più bella che vi sia per l'uomo nel cosmo. La sua morte è l'avvenimento più meraviglioso, più possente, l'esperienza più splendida cui può rivolgersi lo sguardo del trapassato.
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