sabato 6 agosto 2022

Mio fratello Henk

Circa ogni mese telefonavo a mio fratello Henk in Canada, l'unica persona rimastami con un passato familiare condiviso. Ci piaceva ricordare certi eventi della nostra gioventù, chi ne sapeva uno, chi ne sapeva un altro. Era lucidissimo. Parlavamo in olandese che per lui era difficile - non lo parlava da tantissimi anni - non trovava le parole e allora gli dicevo di esprimersi in inglese, ma poi pensando e ripensando le parole le trovava. Ma da un pò di tempo non riusciva più a parlare in modo del tutto comprensibile, era come se la sua lingua si fosse gonfiata. Dava fastidio anche a lui non potersi esprimere normalmente. Era uno sforzo per me capire quello che diceva e così gli ho suggerito di sentirci via email. Mi rispondeva che non adoperando mai il computer si era dimenticato di come si usa. Allora l'undici luglio ho scritto una mail a Chris, la moglie di suo figlio Michael con la quale ogni tanto ho contatti via mails, chiedendole se Mike o il figlio David potessero indirizzare Henk all'uso del computer dato che al telefono lo capivo male per via anche di una mia leggera sordità. Non mi ha risposto subito ed io pensavo fossero andati in vacanza. Venerdì 29 luglio è arrivata una sua mail. Ed è stato per me uno shock leggerla. E mi ha lasciata tanto, tanto triste. Diceva Chris che Henk da tempo aveva forti dolori alle gambe e ogni tanto cadeva non riuscendo poi ad alzarsi, Riusciva a chiamare il figlio Donald che abitava più vicino che non Michael: comunque ad un paio d'ore di macchina. Camminva con grande difficoltà usando un deambulatore. Ha deciso di porre fine alle sue sofferenze e con assistenza medica ha posto fine alla sua vita. Questo è successo giovedì. Le ho risposto subito. Henk aveva tre anni e mezzo meno di me. Poi, a letto, mi venivano in mente tanti ricordi. Due flasbacks. Uno tenero di quando io avevo circa otto anni e Henk circa quattro. Camminavamo nel Bolwerk di Haarlem ed io tenevo per mano il mio fratellino Henkie. Mi sono fermata un attimo per aggiustare con la mano i suoi capelli biondissimi. Nel secondo ricordo eravamo in Friesland a casa di pake (nonno). Frequentavamo la scuola alla fine della strada. Si tornava a casa per il pranzo a base di pane e tè. Dopo mangiato Henk si è messo a leggere un libro. Era assorbito della lettura ed io ne approfittavo per pettinare i suoi capelli folti e robusti e ci ho messo un bel fiocco rosso. Lui non si è accorto di niente e quando nostra madre ci avvisava che mancavano pochi minuti all'inizio delle ore scolastiche Henk è volato via mentre io ho finito di sgombrare in fretta il tavolo dai piatti e dalle tazze. La scuola finiva alle 16.00 e quanto era arrabbiato Henk con me perchè arrivato a scuola col fiocco in testa è stato deriso a lungo da tutta la classe.

Ci penso così spesso a Henk, il cui nome intero era Hendrik Jan. Hendrik come il fratello maggiore di mio padre che ha suggerito di aggiungerci Jan, il nome di mio padre. Trovo che la decisione di Henk sia stata molto coraggiosa anche se presa per disperazione. L'altro mio fratello, Minze, che avveva un anno e mezzo meno di me è deceduto una ventina di anni fa. Ho mandato la mail di Chris a Jan e Sigrid e alle  figlie di Minze: Helen e Sharon. Dell'altra sua figlia, Diane, non ho più notizie da tanto tempo, è scomparsa dalla circolazione. Jan mi ha mandato subito una mail e Sigrid mi ha chiamato, erano commossi. Helen mi ha mandato una mail carinissima.

La moglie di Henk, Inge, è passata a miglior vita tre anni fa. Henk ha sofferto molto per la perdita della sua compagna di vita.




                                                  Sulla nave, destinazione Argentina - 1950


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