sabato 19 novembre 2011

Un altro sabato

Quasi a sorpresa mi sono accorta che è di nuovo sabato e che un'altra settimana è corsa via. Mi sembra solo ieri che era domenica e che sono andata a Porta Portese. Cosa ho fatto in questi sette giorni, fammi ricordare. La mattina le faccende di casa e il mercato. Un giorno ho pranzato da Antonietta (metro e autobus), per poi camminare con Barbara lungo i sentieri della Riserva di Monte Mario con quel bell'odore di terra umida. Poi un altro viaggio nel vecchio quartiere per consegnare la nostra quota all'avvocato che da almeno dieci anni si interessa del caso degli inquilini di Via A.Govoni. Altri pomeriggi ho camminato con una signora del palazzo che mi bussa spesso alla porta: "E' bel tempo, ti va di passeggiare insieme?" Un altro giorno un'amica aveva tanta voglia di leggere con me dei libri inglesi per bambini della scrittrice Alison Littley. Con una tazza di tè ed un vocabolario è stato divertente.Un pomeriggio ho visitato il Mercatino dove ho trovato un libro interessante. Ieri ho portato alla mia amica Eliane oggetti vari, sciarpe e vestitini per il mercatino natalizio che gestisce ogni anno in beneficenza dei bambini africani rimasti orfani per colpa dell'AIDS, che sono sotto la tutela di un gruppo di suore.
Quando posso, dopo pranzo, ho un rendez- vous col sole, sul balconcino. Benedico le montagne in lontananza, le piante ai miei piedi, gli alberi sotto per strada, il mondo intero, e mi immergo nella lettura di un libro.
Mi piace leggere. Da bambina leggevo sempre, in casa tutti leggevano. Mio padre leggeva ad alta voce per mia madre e per la mia bisnonna, mentre facevano lavori manuali, erano tutti e tre appassionati dei libri di Sherlock Holmes. Per mio padre prendevo in biblioteca diversi libri di viaggio che lui leggeva consultando l'atlante.
Per i miei figli piccoli leggevo ad alta voce, e hanno continuato a leggere. Pino leggeva e scriveva libri.
Poco tempo fa sul balconcino ho fatto anche la maglia: un pulloverino di cotone per contribuire come ogni anno al bazar di Eliane. Ho fatto anche dei segnalibri che devo ancora portare a plastificare.
Con Eliane ci conosciamo da tanti anni. Sua figlia Gisella e mia figlia Sigrid frequentavano la stessa classe della scuola elementare Ermenegildo Pistelli.
Una volta alla settimana ci sono delle signore che si riuniscono a casa di Eliane e insieme creano tante cose bellissime. I vestitini fatti  all'unicinetto e con la stoffa sono deliziosi. Quelli che rimangono invenduti vengono spediti in Africa insieme a tante altre cose necessarie. Pacchi pieni. Eliane si impegna al massimo e il suo entusiasmo è contagioso.
E siamo arrivati ad oggi e, come quasi tutti i sabato, è venuta la mia amica Junko a pranzo. Nel pomeriggio avevo da fare al centro e ci siamo andate insieme, con la metro, incontrandoci poi con un'altra amica. Un tè preso in un bar di Via di Ripetta era gustosissimo.
Tutti i giorni sono conditi di telefonate e mails arrivate e spedite.
La mia conclusione è che la settimana dovrebbe durare il doppio.

Maglietta per bambino


Maglia di cotone

Segnalibri


Prima del temporale

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