Il 19 maggio la mamma di Kevin ha compiuto gli anni. Ha voluto che quel giorno stessimo tutti insieme, perciò il 18 ci siamo avviati in macchina per la Germania. Dopo circa tre ore siamo arrivati alla casa dei miei consuoceri nella cittadina di Heinsberg non lontano dal confine olandese. Era un anno che non mi vedevo con Henk e Irma. Ho portato per Irma un grosso bouquet di tulipani: Haarlem è la città dei fiori. Dopo i saluti ci hanno fatto vedere la casa. Era un giorno grigio e freddo (11°) ed io che sono freddolosa, anche in casa tremavo. Irma non soffre il freddo e perciò non aveva acceso il riscaldamento ma poi lo ha avviato per noi e il soggiorno, con le sue grandi finestre che si affacciano sul giardino, è diventato gradevole. Davanti casa c'è un piccolo giardino molto curato e l'ampio giardino sul retro lo è altrettanto. Per Livia e Flaminia era pronta una piccola stanza da letto ed anche per me c'era una cameretta. Per Sigrid e Kevin era stata prenotata una stanza in un piccolo albergo nel centro della città. Le bambine hanno trovato pronti i loro giocattoli ai quali si sono dedicate con impeto e così Sigrid, Kevin ed io siamo andati a vedere dove si trovava l'albergo. I giardini della strada che portava al centro erano belli e rigogliosi ma, anche se era un sabato pomeriggio, non c'era anima viva per le vie. Ci siamo meravigliati perchè in Olanda di sabato la gente va a fare shopping e c'è un enorme movimento di intere famiglie. Abbiamo guardato da fuori l'alberghetto e tornando a casa abbiamo incontrato il fratello di Kevin, Patrick, e la sua compagna Loes (Louise). Anche loro erano in cerca dello stesso albergo ed erano sorpresi come noi di questa piccola, linda città che sembrava non avesse anima. Circa 5 anni fa Henk e Irma abitavano in Olanda, a Roermond, e in quei tempi sono andata con Sigrid e Kevin a trovarli. La loro casa era molto carina, circondata da un giardino. Mi ha colpito quella bella città cosmopolita con il suo grande patrimonio culturale. Si trova a 15 km dalla Germania e dal Belgio ed è anche un'ottima meta per lo shopping. Il centro città è stato nominato Patrimonio protetto. Al tempo lo sport preferito di Henk era il canottaggio: nell'area c'è un grande lago e tre grandi fiumi. Quando Irma è stata operata ad un ginocchio e anche Henk aveva problemi di salute hanno deciso di cercare una casa ad un piano e l'hanno trovata un pò oltre la frontiera, in Germania. A Henk e Irma piace la tranquillità, si dedicano molto al giardino. In casa Irma aveva arrangiato con gusto rametti di fiori del proprio giardino in piccoli vasi.
Abbiamo bevuto un tè insieme e per il mio compleanno (17 maggio) Henk e Irma mi hanno regalato un libro e articoli da toilette, e Patrick e Loes un libro di Herman Koch. La serata è passata gradevolmente e il giorno dopo, al nostro risveglio, non potevamo crederci: ci salutava un cielo azzurro e un sole raggiante. A metà mattinata quando eravamo tutti di nuovo uniti abbiamo festeggiato Irma al tavolo in giardino con tanti regali e con la torta fatta da lei. Saputo che nel centro della città era stato organizzato un mercato delle pulci ci siamo avviati. Le strade centrali erano animate con gente che vendeva, su bancarelle o per terra, vestiti usati, giocattoli, libri e oggetti. Come il giorno della regina in Olanda. Tanta gente dai paesi intorno a Heinsberg si era riversata per le strade. Abbiamo comprato qualche piccola cosa, le bambine si sono scelte un giocattolo. Ci siamo seduti sui gradini di un bel palazzo per osservare il vivace movimento, ma eravamo increduli nel vedere soltanto persone grasse e solo qualche rara persona di peso normale. Ma non c'è da meravigliarsi: seduti ai tavolini davanto ai café, grandi e piccini divoravano scodelle di gelato in formato gigante.
Il pomeriggio lo abbiamo passato tutti insieme nel giardino. Patrick si dilettava insieme alle bambine con dei giochi da tavolo. Lui ne inventa e i suoi giochi si trovano in commercio. Faceva un bel calduccio, 22°, e c'era persino bisogno del parasole.
Quella notte all'una ho sentito piangere forte: era Flaminia, aveva sognato e non trovava più Busha. L'ho trovata per terra dietro al suo letto. Livia si è svegliata stizzita: voglio dormire, Flaminia deve stare zitta. Ho carezzato e baciato Flaminia finchè si è messa di nuovo giù e mi sono seduta sulla sedia di vimini a canticchiare. Quando sembrava che dormisse ho smorzato la lampadina sul tavolo ma in quell'istante Flaminia è guizzata in sù: non voglio il buio. Ho acceso di nuovo la luce ma Livia è saltata dal letto e l'ha smorzata: la luce mi fa male agli occhi. Flaminia di nuovo in lacrime. Ho trovato una soluzione: ho acceso la lampada in cucina per portare fino alla stanza una flebile luce. Ho cantato ancora per breve tempo e alle 2 dormivano. Anche io ho paura del buio e perciò nella mia stanza aveva aperto parzialmente la persiana. In camera delle bambine però non riuscivo ad arrivare alla finestra per come erano sistemati i lettini in mezzo ai mobili.
Alle 7 di mattina Flaminia si è messa con me nel letto e dopo di lei Livia, con il suo cavallino nuovo. Flaminia ci ha chiamato quando la colazione era pronta. Il tempo era di nuovo grigio, piovigginoso e freddo: 11°. Le bambine erano felici nella casa di opa e oma, giocavano con le bambole e il passeggino ed erano di ottimo umore. Flaminia, piccola attrice, ama essere al centro dell'attenzione. Erano vestite così carine, Livia con un pantalone stretto e T shirt, Flaminia con un vestitino di The Children's Place di New York. Dopo un leggero pranzo e un caloroso addio abbiamo affrontato il viaggio di ritorno e già in due ore e mezza eravamo ad Haarlem.
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Altes Brauhaus Heinsberg |
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Heinsberg |
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Kreismuseum Heinsberg
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