giovedì 11 settembre 2014

1964 (31) dicembre 2a parte

La mattina dell'11 dicembre Pino ha portato David a farsi tagliare i capelli. Poi alle 11 abbiamo preso un taxi che ci ha condotto al centro. Avevamo saputo che c'era un Babbo Natale in qualche parte e sì, davanti ad un negozio, mi sembra in Via Frattina, si era appostato un Babbo Natale con un asinello. Era presente anche un fotografo e come tanti bambini che passavano pure David e Jan sono stati immortalati in una foto natalizia.




Faceva un freddo pungente e perciò siamo tornati a casa in breve tempo. Dopo pranzo Pino è andato al lavoro ed io sono andata con David all'ufficio postale per spedire tanti piccoli pacchi con regali. Di nuovo a casa è venuto il pediatra per il controllo periodico di David. L'ha visitato e lo ha trovato troppo magro e giù di corda, gli ha prescritto iniezioni di calcio ed uno sciroppo. David era molto vivace e aveva tante domande, alchè il dottore ha detto: "Che diavoletto che è." E guardandosi intorno ha chiesto: "E come sta il piccolo gigante, quel bambino magrolino?" Ha trovato Jan molto bene, tutti i dentini pronti a spuntare, ma meglio dare anche a lui vitamina D in gocce. Dopo cena è venuto un amico di Avellino, rappresentante di gioielli, e a prezzo favorevole abbiamo acquistato qualche bel pezzo. Anche Esther si è presa un paio di cose.
Il giorno dopo, 12 dicembre, Pino e David sono andati ad Avellino. David carinissimo con un pullover che avevo fatto a maglia. Verso sera Pino ha telefonato per dirmi che David era felice di stare con Diego e che stava mangiando con appetito. Dopo cena Esther è uscita con Karina e due ragazzi.
IL 13 è venuta Esther con noi per fare una visita alla famiglia Bozzi ma è rimasta poco perchè usciva con i nuovi amici. Prima di mettere Jan a letto giocavo con lui e come rideva.
Il giorno dopo quando ho visto la lettera arrivata da casa mia mi sono spaventata perchè lo scritto sulla busta era di mio padre e non di mia madre. Risultava che mia madre era in ospedale per accertamenti dato che da tempo soffriva di una grande stanchezza. Minze, mio fratello, e Elma, sua moglie avevano avuto la seconda figlia, Helen, e si trovavano nello stesso ospedale di mia madre. Ho pianto.
Il 15 alle 9 di sera sono tornati Pino e David da Avellino, giusto in quel momento stava uscendo Esther. David aveva avuto un fucile dalla nonna e per Jan c'era un carillon con uccellini che giravano. Jan che si era svegliato ne è rimasto incantato.
Il 20 dicembre Pino si è dato da fare con l'albero di Natale. Dopo pranzo Esther è andata con David a Piazza Navona. Prima lui non voleva ma poi è tornato contento perchè Esther gli aveva comprato dei piccoli pensieri. I bambini alle 7 stavano al letto e mentre scrivevamo le cartoline di Natale è venuto il nuovo amico di Esther, Nino, portando per tutti una bella torta. Un ragazzo simpatico e a modo. E' rimasto fino a quando Jan ha avuto il biberon delle 11.
Il 22 dicembre e spuntato a Jan il terzo dentino, aveva 6 mesi. Non era facile per David ogni giorno nell'ambulatorio della RAI subire un'iniezione di calcio, ma si comportava con molto coraggio. Il medico è venuto a dargli un bacio dicendo "bellissimo bambino." e di Jan tutti si meravigliavano di come crescesse bene. Jan, terribilmente carino e gentile aveva sempre un sorriso pronto. Sono venuti Adriana e Franco e per David avevano una pistola, per Jan un tenero cardigan bianco
Il 24 dicembre David compiva 4 anni. Come regalo di Natale della RAI c'era per lui un grande camion ma i nostri piccoli regali, matite colorate, un blocco da disegno e una scatola di pongo, gli piacevano molto di più. Per Jan c'era una piccola sedia a dondolo con una testa di cavallo e un cane di gomma: Pipo. E anche noi adulti ci siamo scambiato i regali. Esther ha parlato al telefono con i suoi in Olanda e mi ha passato un attimo il suo papà. Per cena c'erano spaghetti alle vongole, pesce fritto, insalata russa e la torta. David ha soffiato le 4 candeline.
Il 25 è venuto Robin a pranzo. Esther non era presente, mangiava con Nino da sua madre. David si è intrattenuto benissimo con Robin nella sua stanza, un vero anfitrione. Robin ha trovato Jan, il suo figlioccio, molto cresciuto.
IL 27 dicembre è nato il 4° dentino di Jan. Sono andata al cinema Clodio con David a vedere Il Dottor Stranamore. Per David era un film noioso, a me è piaciuto abbastanza. Dopo cena quando i bambini dormivano si leggeva tutti ed a un certo punto Esther usciva come ormai faceva spesso.
Il 28 una lettera di mia madre, era tornata dall'ospedale, era ancora molto stanca, le erano state prescritte medicine per lo stomaco. 
Il 31 dicembre Esther è uscita di giorno con Nino ed è rimasta con i maschietti quando Pino ed io alle 22.00 abbiamo preso un taxi per passare il capodanno da Luciano e Maria Teresa Luzietti che erano tanto contenti di vederci. Sono venuti altri amici ed è stata una serata molto gradevole. Alle 1.30 eravamo di nuovo a casa.

1964 (30) dicembre 1a parte

Il 1° dicembre Jan aveva una brutta tosse, era malatino. Ho chiamato il pediatra ed il dottor Rotoli è venuto nel pomeriggio. La diagnosi era faringite ed una bronchitella. Per il resto stava benissimo. Però la tosse non migliorava, ci teneva svegli la notte e la febbre rimaneva alta, e così il 3 dicembre è venuto di nuovo il pediatra, questa volta uno diverso, un tipo molto calmo che dopo la visita è rimasto a chiaccherare, era stato in Olanda e gli era molto piaciuta. Altre medicine e Jan si è ripreso.
Frattanto Pino ha accompagnato Esther per farle avere il permesso di soggiorno e dato che erano in zona le ha mostrato Fontana di Trevi.
David ha cominciato ad andare a scuola controvoglia, sicuramente c'entrava il fatto che lo scuolabus impiegava un'ora per andare a scuola e un'ora per tornare, e lui era il primo bambino ad essere prelevato e l'ultimo ad essere scaricato, ad eccezione delle volte che Alberto l'accompagnava a casa.  Il 4 dicembre lasciando Jan con Esther, Pino ed io abbiamo preso un autobus per Monte Mario e dopo ancora un lungo tratto a piedi siamo arrivati alla scuola Giacomo Leopardi. Era la prima volta che la vedevo. Su un terreno collinoso c'erano tante grandi costruzioni in legno e mattoni. Ed abbiamo scoperto David in mezzo a tanti bambini, l'abbiamo chiamato e come era felice di vederci. Una maestra ci ha fatto vedere tutta la scuola e quando siamo arrivati nella biblioteca un'altra maestra ci ha riportato David dicendo: "Ecco la tua bellissima mamma." David ci aveva perduto d'occhio. Io indossavo il cappottino rosa che piaceva tanto a Pino. Da quella collina la vista sulla città era magnifica. David è tornato con  noi a casa.
Nel pomeriggio mi ha telefonato Marjan per dirmi che noi non potevamo assistere alla festa di San Nicola nella villa dell'ambasciatore essendo io sposata con un italiano e la festa era solo per bambini olandesi. La festa di Sint Nicolaas è una celebrazione molto importante in Olanda, il santo viene a bordo di una nave dalla Spagna con il suo cavallo bianco, e il 5 dicembre, con l'aiuto dei suoi piccoli assistenti neri, porta regali a tutti i bambini buoni. Io ci sono rimasta tanto ma tanto male di questa notizia, ero così delusa per David e Pino. Quando Pino è tornato dal lavoro mi ha trovato in lacrime.
Il giorno dopo, il 5 dicembre, David ci ha chiesto con ansia quando si andava alla festa. Pino gli ha detto che purtroppo Sinterklaas non era potuto venire per colpa di una tempesta di neve perciò saremmo andati noi a comprare un regalo. Quando alle 16.00 Pino ha finito di lavorare David ed io siamo andati con lui al centro. Alla Rinascente abbiamo acquistato degli ornamenti per l'albero di Natale ed alla Standa per David un set di armi. Quando l'ha visto non aveva parole e poi ad ogni bambino che incontravamo sulla nostra strada ha detto: "Io ho una corazza." Tornati a casa Jan era tanto  felice di rivedermi. Esther quella sera è andata a una festa con Karina ed è rientrata molto tardi.
A Jan piaceva tanto il suo bagnetto giornaliero, si dimenava nell'acqua a più non posso. A merenda gli davo un piattino di frutta, non più passata. Vedo nel mio diario alla pagina del 9 dicembre che la sua cena consisteva in una pappa di pane biscottato, una banana e il succo di mezza arancia, il tutto schiacciato con una forchetta, e poi il biberon. Finalmente dormiva spesso fino al mattino. Per merenda davo a David e Jan un piattino di frutta.  Pino ha cominciato a mettere sù il presepe e David parlava sempre di Babbo Natale. Quando la sera giocavo con lui pensavo: che bambino delizioso.

sabato 6 settembre 2014

1964 (29) novembre 2a parte

Il 16 novembre alle due meno un quarto quando sono andata a prendere David dallo scuolabus    l'autista mi ha informato che fino al 26 novembre non ci sarebbe stata scuola perchè i locali sarebbero stati utilizzati per le elezioni. Quel giorno, nel tardo pomeriggio, è venuta a stare con noi come ragazza alla pari una bella ragazza olandese alta e bionda, Esther. Esther si è inserita subito, svolgevamo insieme le faccende di casa e andavamo al mercato, nel pomeriggio uscivamo con i bambini. Al Bar del Tennis al Foro Italico ci sedevamo a prendere un tè o un caffè, a Piazza Mazzini ci raggiungeva un attimo Pino dal lavoro, qualche volta con il collega Riccardo Ceccarelli.
Il 21 novembre abbiamo preso, insieme a Pino, un taxi per Via Veneto e nel Café de Paris abbiamo consumato una bevanda. In Via Sistina sono entrata un attimo per salutare Irene Brin nella sua galleria L'Obelisco. A Trinità dei Monti abbiamo portato giù di peso Jan nel suo passeggino per poi passeggiare lungo Via Condotti e Il Corso. A Piazza del Popolo abbiamo preso un taxi per tornare a casa. Avevamo incontrato Marian con la piccola Marie Chantal. Esther era incantata da tutto: da Roma e dalla vita romana.
Un pomeriggio sono venuti Adriana e Franco a trovarci e la domenica, 22 novembre, dopo che Pino ed io abbiamo votato in una scuola elementare, ho lascato Pino e Esther alla chiesa di Cristo Re in Viale Mazzini dove hanno assistito alla messa ed io sono andata a casa con i bambini per preparare il pranzo.


Davanti al Cristo Re
Nel pomeriggio è venuto Luciano Alto a prenderci ed abbiamo preso il tè a casa sua. C'erano altri ospiti: Mirella e Pino Berengo con la loro ragazza alla pari svedese, Karina. Esther e Karina hanno chiacchierato, sono diventate amiche e delle volte sono uscite insieme.
I primi giorni David non ha accettato Esther ma non è durato molto. Esther l'accompagnava da Stefano e l'andava a riprendere, e poi disegnavano insieme. Quando invitavo Stefano a giocare da noi, e anche se i suoi genitori l'incoraggiavano ad accettare il mio invito, Stefano, che era timido, rifiutava.
Il 29 novembre a Piazzale Clodio Pino ha messo David e Esther sull'autobu che li avrebbe portati al Vaticano. Hanno visitato San Pietro e David ha giocato sulla piazza che era come al solito piena di bambini e piccioni. Pino che finiva di lavorare è andato a riprenderli ed alle 6.30 erano a casa. David  era stanco e ha cenato per primo, alle 7 stava già a letto. Esther era entusiasta del Vaticano, di San Pietro e dell'enorme piazza, ha trovato tutto bellissimo ed enorme. Dopo cena, in cucina, Pino le ha dato una lezione di italiano.



Piazza Mazzini

1964 (28) novembre 1a parte

Il 3 novembre abbiamo passato alcune ore pomeridiane a Villa Borghese. Il freddo autunnale aveva colorato gli alberi di bellissimi colori caldi. Faceva fresco. Abbiamo camminato per i bei viali. David ha fatto qualche giro su un cavallino. Attraverso Via Veneto, Via Sistina e Trinità dei Monti siamo poi arrivati a Piazza di Spagna dove abbiamo preso un taxi per tornare a casa.
Il 4 novembre era un giorno di festa. Nel pomeriggio, erano quasi le 17.00, sono venuti Bruno D'Alessandro (direttore del teatro Quirino), sua moglie e la loro figlia Fiorenza, una bella bambina esile, dell'età di David. Quei due andavano d'accordo. Abbiamo preso un tè insieme, accompagnato dal cake che avevo preparato la sera prima. Più tardi Pino ha fatto vedere gli studi RAI a Bruno facendogli da Cicerone e noi donne abbiamo chiacchierato, occupandoci dei bambini.
Il 6 prima di andare al lavoro Pino ha spedito un pacco in Canada con un regalo per tutta la mia famiglia e il 9  è arrivato un pacco dal Canada con bei vestiti per i bambini e una scatolina con gekleurde hagel, un dolce companatico a forma di grandine e al sapore di frutta, una leccornia tipicamente olandese che mia madre comprava regolarmente anche a London Ontario, Canada, nello Holland Store. Ci abbiamo subito cosparso delle fette di pane biscottato e di segale, che buono! Ci voleva quella cosa per addolcire quel giorno con pioggia a catinelle che ci ha costretti a rimanere in casa. 




David giocava tutto il santo giorno al guerriero ed esigeva la mia partecipazione. Poi Jan ha cominciato il suo lamento di fame e di sonno ed io stavo per scoppiare. Quando alle 20.00 tutti e due dormivano è tornata la calma. Ho preparato il solito latte per Jan che era sufficiente per 24 ore, ho lavato i piatti e quando Pino è tornato dal lavoro, alle 21.15, dopo mezz'ora eravamo già al letto. Il giorno dopo David è andato a scuola indossando i  nuovi vestiti canadesi e stava carinissimo.
Il 12 ottobre, dopo una giornata strapiena, abbiamo avuto ospiti a cena: Marian e Fred Ladenius e Gerda e Jacob Evenhuis. I piatti forti e molto apprezzati erano le lasagne preparate da Pino e la torta di mela fatta da me. La serata è stata animatissima, parlando abbiamo toccato mille argomenti.
Il giorno dopo David è tornato presto da scuola perchè accompagnato da Alberto. Il pranzo di Jan consisteva in barbabietola, patata e formaggio, più il biberon. Pino è andato al lavoro e mentre io lavavo i piatti e nel contempo raccontavo a David la favola di Biancaneve sono venuti Alberto e Donatella a prelevare David per portarlo a casa loro ad ascoltare una favola sonora.
Il 14 novembre David è stato invitato alla festa di compleanno di una bambina la cui mamma tedesca  avevo conosciuto nei giardinetti. I presenti hanno preso a turno Jan in braccio per sentire quanto pesasse. Abitavano vicino alla RAI e Pino, finendo a quell'ora di lavorare, è venuto da noi. La signora e le zie del marito che l'aiutavano ad accudire i bambini - c'era anche un maschietto più grande - erano molto simpatiche. Pino si è accomiatato portando con sè Jan. David ed io siamo rimasti fino alle 7. Tornati a casa c'era con Pino la scrittrice Gina Bassi. Era entusiuasta di Jan che le aveva donato sorrisi e risate. Di me diceva che sembravo una ragazzina. Gina e Pino avevano mangiato pane di segale e companatico.


mercoledì 3 settembre 2014

1964 (27) ottobre 2a parte




Jan a quattro mesi e mezzo

Il 12 ottobre David ha imparato la sua prima poesia a scuola e la sera ce l'ha declamata. Eravamo commossi. Nel mio diario l'ho trascritto in olandese, segue la libera traduzione in italiano.
"Mamma quando vado a scuola nel mio grembiulino bianco e con il mio cestino, allora non piango mamma perchè ci trovo altri bambini e lavoro e gioco, però tu sei sempre nei miei pensieri e il tuo sorriso assomiglia a quello di un angelo nel paradiso."
Il 16 ottobre Jan ha compiuto 4 mesi, il giorno dopo l'ho fatto pesare in farmacia perchè compilavo i dati nel suo libretto sanitario: Pesava 9.430 chili. Mi hanno chiesto che facessi per crescere così bene i miei figli. Facendo il bagnetto a Jan vedevo la sua faccetta delicata e il suo corpicino assolutamente non grasso, non si sarebbe detto che pesasse tanto. Quei giorni faceva freddo e pioveva spesso, i pannolini sul balcone non si asciugavano e perciò li stiravo. Quando Pino e David il 18 ottobre sono andati al Colosseo indossavano un cappotto invernale.
Il 19 ottobre Pino ha portato come al solito David allo scuolabus all'angolo della strada per poi continuare per il lavoro ed io ho pulito casa da cima a fondo e dato che Jan già da un pò dormiva male per colpa di un raffreddore e aveva il nasino sempre pieno, alle 11 è venuto il pediatra per dargli un'occhiata. L'ha trovato molto bene "è veramente un bel bambino, continui così con la sua alimentazione." Gli ha prescritto gocce per il raffreddore. Solo da poco so che il latte vaccino produce catarro, leggendo su Internet The Milk Letter ti rendi conto di quanto faccia male, il latte vaccino e i suoi derivati. E ancora adesso poca gente lo sa perchè i medici non lo sanno o non lo vogliono dire: c'è un'enorme e fiorente industria dietro e va protetta.
Il 22 era il giorno libero di Pino e mentre David stava a scuola gli ha fabbricato un copricapo da vichingo con le corna. David amava trasvestirsi, andava anche in giro vestito da sceriffo, aveva una fantasia sconfinata, tutto il giorno era immerso nei suoi giochi fantasiosi. Nel pomeriggio Pino e David sono andati al cinema. Jan ed io li abbiamo accompagnati. Jan ad una certa ora anelava di andare al letto. Ha cenato alle 19.00 con purea di banana, pomidoro, mela e succo di arancia e il biberon. Dopo ho giocato con lui, rideva tanto, una risata contagiosa. Una volta a letto dormiva in breve tempo. Quando anche David dormiva e Pino ed io leggevamo (solo dopo diversi anni abbiamo preso un televisore), sentivo tanto freddo che ho cominciato a boxare con Pino e mi sono messa a saltare con la corda della sua vestaglia. Pino era sbalordito che lo sapessi fare così bene. Quando ero bambina ad Haarlem i bambini giocavano sempre fuori, traffico non ce n'era, la televisione neanche e il campo era libero per tantissimi giochi e si diventava bravi per forza.  Di sera a casa in famiglia ci si divertiva con i giochi da tavola o si leggeva o si ascoltava un dramma radiofonico a puntate. Spesso mio padre leggeva ad alta voce un libro di Sherlock Holmes per mia madre e la mia bisnonna, che abitava con noi, mentre erano intente in lavori manuali. E chiedeva a noi tre figli di cantare per lui a tre voci le canzoni imparate a scuola. Il nostro canto era per lui la musica più bella. Ed io la sera ho   sempre cantato per i miei tre figli per addormentarli. E adesso quando sto con le mie nipotine canticchio per loro.
Il 24 ho aggiunto per la prima volta una puntina del tuorlo di un uovo sodo alla pappa di Jan. Alberto Scafati ha accompagnato David a casa dopo scuola, in quel caso era a casa all'una mentre con lo scuolabus si facevano le 2 e allora tornava più stanco. Quando Pino lavorava la mattina presto ero io a portare David al bus insieme a Jan e se pioveva forte lasciavo Jan nella carrozzina dalla portiera, la signora Elena, che era affettuosa e molto simpatica.
Quel giorno nel tardo pomeriggio Pino è andato con David a Piazza di Spagna dove David si è sfogato a dovere. Io sono rimasta a casa perchè Jan a un'ora pressochè fissa faceva capire con lamenti che voleva la sua cena e poi dormire. Era ghiottissimo della sua frutta. Non poteva ancora fare a meno del suo biberon notturno.
Il 24 ottobre mia suocera, che si chiamava Raffaella, ci ha fatto sapere che era arrivato il regalo per il suo onomastico. Un ampio nastro da me ricamato sul quale avevo attaccato attraverso un bottone automatico un portacenere vintage.  Da appoggiare sul bracciolo di una poltrona. Le è piaciuto molto e ha detto: "Dove hai trovato il tempo per farlo?"

Jan

Domenica 25 ottobre Pino lavorava e di pomeriggio sono andata con i maschietti dagli amici Bozzi con i quali non ci eravamo più visti da un pò di tempo. A turno hanno preso Jan in braccio, l'hanno trovato tanto cresciuto, la signora ha detto che i suoi figli ad un anno pesavano 9 chili. David si divertiva in quella grande casa di due piani, correva sù e giù ed aveva con chi intrattenersi. Pino è venuto da noi durante un piccolo intervallo di lavoro. Jan come tutte le sere alla stessa ora ha cominciato a reclamare la sua cena e il suo letto. Pino ci ha accompagnato a casa, mi ha dato una mano con i figli ed è tornato alla RAI. Con i bambini a letto ho stirato i grembiuli di David e le camicie di Pino.
Il 30 ottobre ci ha chiamato Gino il fratello di Pino. Era a Roma con moglie e figli, ospiti da parenti di Mariella. Abbiamo preso un taxi per vederli. Jan indossava un completino avuto da Inge, era carinissimo. David, vivacissimo ha giocato molto bene con Diego. La piccola Raffaella di un anno e mezzo aveva appena cominciato a camminare. Il giorno dopo quando i bambini dormivano e la babysitter Rina stava con loro ci siamo rivisti con Gino e Mariella. Mi ero messa un vestito a fiori e il  cappottino rosa di lana mohair fatto a maglia da me prima di sposarmi. Ci siamo incontrati a Via Veneto dove abbiamo consumato un aperitivo al Café de Paris e di là abbiamo preso un taxi che ci ha portato al teatro Quirino. Abbiamo salutato l'amico Bruno, direttore del teatro, e altre conoscenze. Il lavoro era molto buono. Il taxi che ci ha riportato a casa l'abbiamo fatto poi prendere a Rina per  tornare a casa sua. Erano le 12.30. Ho dato a Jan il suo biberon. Pino mi ha detto che quella sera ero bellissima, splendida. 


Jan