Il 1° dicembre Jan aveva una brutta tosse, era malatino. Ho chiamato il pediatra ed il dottor Rotoli è venuto nel pomeriggio. La diagnosi era faringite ed una bronchitella. Per il resto stava benissimo. Però la tosse non migliorava, ci teneva svegli la notte e la febbre rimaneva alta, e così il 3 dicembre è venuto di nuovo il pediatra, questa volta uno diverso, un tipo molto calmo che dopo la visita è rimasto a chiaccherare, era stato in Olanda e gli era molto piaciuta. Altre medicine e Jan si è ripreso.
Frattanto Pino ha accompagnato Esther per farle avere il permesso di soggiorno e dato che erano in zona le ha mostrato Fontana di Trevi.
David ha cominciato ad andare a scuola controvoglia, sicuramente c'entrava il fatto che lo scuolabus impiegava un'ora per andare a scuola e un'ora per tornare, e lui era il primo bambino ad essere prelevato e l'ultimo ad essere scaricato, ad eccezione delle volte che Alberto l'accompagnava a casa. Il 4 dicembre lasciando Jan con Esther, Pino ed io abbiamo preso un autobus per Monte Mario e dopo ancora un lungo tratto a piedi siamo arrivati alla scuola Giacomo Leopardi. Era la prima volta che la vedevo. Su un terreno collinoso c'erano tante grandi costruzioni in legno e mattoni. Ed abbiamo scoperto David in mezzo a tanti bambini, l'abbiamo chiamato e come era felice di vederci. Una maestra ci ha fatto vedere tutta la scuola e quando siamo arrivati nella biblioteca un'altra maestra ci ha riportato David dicendo: "Ecco la tua bellissima mamma." David ci aveva perduto d'occhio. Io indossavo il cappottino rosa che piaceva tanto a Pino. Da quella collina la vista sulla città era magnifica. David è tornato con noi a casa.
Nel pomeriggio mi ha telefonato Marjan per dirmi che noi non potevamo assistere alla festa di San Nicola nella villa dell'ambasciatore essendo io sposata con un italiano e la festa era solo per bambini olandesi. La festa di Sint Nicolaas è una celebrazione molto importante in Olanda, il santo viene a bordo di una nave dalla Spagna con il suo cavallo bianco, e il 5 dicembre, con l'aiuto dei suoi piccoli assistenti neri, porta regali a tutti i bambini buoni. Io ci sono rimasta tanto ma tanto male di questa notizia, ero così delusa per David e Pino. Quando Pino è tornato dal lavoro mi ha trovato in lacrime.
Il giorno dopo, il 5 dicembre, David ci ha chiesto con ansia quando si andava alla festa. Pino gli ha detto che purtroppo Sinterklaas non era potuto venire per colpa di una tempesta di neve perciò saremmo andati noi a comprare un regalo. Quando alle 16.00 Pino ha finito di lavorare David ed io siamo andati con lui al centro. Alla Rinascente abbiamo acquistato degli ornamenti per l'albero di Natale ed alla Standa per David un set di armi. Quando l'ha visto non aveva parole e poi ad ogni bambino che incontravamo sulla nostra strada ha detto: "Io ho una corazza." Tornati a casa Jan era tanto felice di rivedermi. Esther quella sera è andata a una festa con Karina ed è rientrata molto tardi.
A Jan piaceva tanto il suo bagnetto giornaliero, si dimenava nell'acqua a più non posso. A merenda gli davo un piattino di frutta, non più passata. Vedo nel mio diario alla pagina del 9 dicembre che la sua cena consisteva in una pappa di pane biscottato, una banana e il succo di mezza arancia, il tutto schiacciato con una forchetta, e poi il biberon. Finalmente dormiva spesso fino al mattino. Per merenda davo a David e Jan un piattino di frutta. Pino ha cominciato a mettere sù il presepe e David parlava sempre di Babbo Natale. Quando la sera giocavo con lui pensavo: che bambino delizioso.
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