domenica 9 febbraio 2020

La religione nelle scuole


Mario Giacomelli  - foto del 1961/63

Per queste ricerche ho cercato su internet: "La religione nelle scuole", e c'è un mucchio di notizie a cui attingere.
Qui di seguito riporto, in maniera concisa, il frutto delle mie ricerche.

Regio Decreto 30 aprile 1924: Ogni scuola deve avere la bandiera nazionale, ogni aula il crocifisso e il ritratto del re.

Petizione online del 2017: Sette importanti motivi per togliere la religione dalla scuola pubblica:

1. L'Italia è un paese laico e non è tollerabile che nella scuola pubblica statale si insegni una religione in particolare (IRC = Insegnamento Religione Cattolica). Tanto più sulla base di accordi risalenti all'epoca fascista e considerando ormai la revisione del 1984 dei Patti Lateranensi, in base alla quale la religione cattolica non è più considerata religione di Stato.
2. Gli insegnanti di religione non sono formati e selezionati attraverso i canali con cui lo Stato forma e seleziona gli altri insegnanti: la Curia, rappresentante dello Stato Città del Vaticano, li sceglie, ma tuttavia sono pagati con soldi pubblici dello Stato italiano, e perfino più degli altri docenti.
3. La facoltatività della religione a scuola non attenua la sua impropria presenza: in una società ormai multiculturale dovrebbe essere altrimenti offerta la possibilità di scegliere anche altre religioni. Tuttavia la scuola statale in Italia non è confessionale ed è quindi opportuno che al suo interno non sia insegnata alcuna specifica confessione religiosa. Perchè mai infatti dev'esserci proprio quella cattolica se non ormai per semplice privilegio, dato che non è più religione di Stato? Per chi vuole ci sono le scuole cattoliche paritarie. Non si può pretendere che sia cattolica pure la scuola statale!
5. La scuola cattolica italiana ha già i propri canali educativi per chi sceglie di seguirla: esistono scuole paritarie cattoliche, elementari, medie e superiori che ricevono soldi pubblici, ed esiste il catechismo nelle parrocchie. La sua presenza anche nella scuola statale pubblica e laica appare come una ingerenza, come la volontà di monopolizzare, indirizzare e controllare capillarmente la cultura e l'educazione dei giovani e quindi della società presente e futura. Credere non significa prevaricare. La Chiesa ha avuto secoli di monopolio dell'istruzione ma oggi un'educazione che si definisca corretta e
oggettiva non può che essere libera e indipendente.

L'UAAR dice: L'ora di religione serve esclusivamente alla Chiesa per insegnare la propria religione, cosa che potrebbe e dovrebbe fare nelle proprie parrocchie. E' possibile insegnare anche le dottrine delle altre religioni, ma soltanto da un punto di vista cattolico.

The Vision. Nel 1929 Mussolini per ottenere favori dalla Chiesa fece un accordo col Vaticano: i Patti Lateranensi. Il cattolicesimo divenne ufficialmente religione di Stato in Italia. Il concordato portò all'ora di religione obbligatoria nelle scuole elementari, medie e superiori.
Con il concordato del 1984 l'ora di religione fu resa "non obbligatoria".
E' necessario ribadire l'importanza della laicità  dello Stato, che dovrebbe valere anche e soprattutto nella scuola pubblica.
Rispettare il cattolicesimo e tutte le religioni senza però imporre un indottrinamento.

Nelle scuole statali francesi non si insegna religione nè si esibiscono simboli di carattere religioso. Si insegna solo nelle scuole private le quali in buona parte sono sovvenzionate dallo Stato che retribuisce i docenti, ma solo quelli delle materie ufficiali e quindi non gli insegnanti di religione.
4-1-1920. Le scuole di Amburgo accoglieranno i docenti di ogni credo. L'insegnante può essere un musulmano, un ebreo, un evangelista o un cattolico. La lezione di religione non può essere opera di proselitismo.

In Svezia l'insegnamento religioso confessionale è proibito in tutte le scuole.

Sull'Olanda leggo che è uno dei paesi più secolarizzati. Ha la percentuale più alta dell'Europa occidentale di persone senza una confessione religiosa. 
Dopo essere stata dominata dagli Spagnoli per 80 anni vi si affermò il protestantesimo e si assistette ad una diffusa alfabetizzazione affinchè i cittadini leggessero da sé le scritture anziché farle interpretare dal clero.
Nel 1900 un disegno di legge rendeva obbligatoria l'istruzione elementare (tra i 6 ed i 12 anni) L'obbligo fu poi esteso fino a 15 anni nel 1969 e fino a 16 anni nel 1975 e l'analfabetismo è praticamente scomparso. Adesso la scuola primaria olandese dura 8 anni, i bambini la frequentano cominciando a 4 anni (dai 5 anni è obbligatoria). Dopo c'è la scuola secondaria che dura dai 4 ai 6 anni. Coloro che seguono il corso di 6 anni possono accedere direttamente all'università.
Le scuole pubbliche sono accessibili a tutti gli studenti e a tutti gli insegnanti. L'istruzione non si basa su una religione o su un credo. Ci sono scuole speciali con una specifica direzione religiosa e pedagogica. Per esempio indù, islamica, protestante, riformata e cattolica romana. Ci sono altre scuole che non partono da una religione o filosofia di vita ma che hanno una certa base educativa, pedagodica: Montessori, Dalton, Janaplan, Steiner.
Il governo paga per entrambe le istituzioni.
Nel 2016 il giornalista John Jansen van Galen ha pubblicato sul giornale Het Parool un articolo sulla scuola in Olanda. Dice fra l'altro: "Scuole "speciali" devono poter rimanere tali ma non su base religiosa o politica. Con la secolarizzazione le scuole protestanti e cattoliche sono diventate capsule vuote, però l'insegnamento islamico è fedele alla sua missione: educazione scolarizzazione nel senso religioso. Genitori possono fare seguire dai propri figli, dopo l'orario scolastico, le desiderate lezioni in scuole del Corano e della Bibbia. La religione o credo è un affare privato e non un compito del governo."
Un articolo sul sito Nederlanders United del 26-10-2016 tratta dei diritti dei bambini e porta il titolo "Divieto di indottrinamento religioso".





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