Ieri è stato il compleanno di Flaminia, David ed io l'abbiamo chiamata per farle gli auguri e ci ha ringraziato per il regalino che Sigrid le ha portato da parte nostra. Il pranzo, con torta finale, è stato festoso, c'era anche Ties, il ragazzo di Livia. Al telefono Flaminia, sempre affettuosa, mi ha detto: "Nonna, ti voglio tanto bene" e Sigrid mi ha raccontato come si è svolta la giornata di Flaminia. Nel pomeriggio son venute delle amiche del nuoto sincronizzato e sono andate in bicicletta fino al mare per vedere il tramonto. Poi la sera aveva una festa di compleanno di due compagne di scuola e anche lei è stata festeggiata. Insomma, una giornata strapiena. Queste mie due belle nipoti sembrano diventate donne da un giorno all'altro: belle e affettuose. Flaminia frequenta il penultimo anno del liceo steineriano poi avrà la maturità e dopo sceglierà che strada prendere. Già è andata agli Open Days universitari di Utrecht e Amsterdam e dato che si sente portata all'arte potrebbe scegliere l'Accademia di Belle Arti. Adesso due volte a settimana va a nuoto sincronizzato. Purtroppo ha lasciato il corso di flauto traverso quando la maestra è andata in pensione. La maestra ha detto a Sigrid che Flaminia era la migliore del corso. Ora a casa suona ogni giorno il pianoforte seguendo un corso online. Quando Flaminia è nata, il 10 Maggio 2008, appresa la notizia, sono scoppiata in un pianto di emozione e quando il 23 è arrivata la cartolina della sua nascita, con quei 3 bellissimi nomi, un'altro piantarello. In Olanda, dopo il parto, se madre e bebè sono in buone condizioni possono tornare a casa già il giorno dopo e con l'assicurazione viene a domicilio per una settimana una puericultrice per assistere puerpera e neonata. Nel giorno del compleanno di Flaminia Sigrid ha scattato delle belle foto. Ora con David ne scelgo qualcuna da pubblicare qui.
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La torta con le candeline
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Con le amiche in giardino
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Con Gina
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Flaminia e Livia
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Il 24 Maggio sono partita in arereo da Roma per dare una mano in casa ad Haarlem. Sono arrivata alle 8 di sera e ho ammirato la nuova venuta: un amore. Sigrid stava bene anche se stanca perchè ogni 2-3 ore allattava Flaminia, anche di notte, e perciò aveva mancanza di sonno. Avevano già messo Livia a letto dicendole che io sarei arrivata il giorno dopo altrimenti sarebbe stata troppo eccitata. La mattina dopo l'ho vista ed era come se non ci fossimo mai separate. Ho tirato fuori dalla mia valigia le tante cose che avevo portato per lei e la sorellina. A Livia più di ogni altra cosa è piaciuto uno zainetto pieno di collanine, braccialetti, spillette, elasticini colorati con le palline e poi un gilet fatto a maglia da me. Ha voluto subito farsi fare le codine con gli elastici e ha messo le spillette tra i capelli per spostare la frangetta dalla fronte. Poi mi ha fatto vedere con orgoglio la sua stanza sotto al tetto e tutto quello che c'era dentro.
Ho preso il mio diario del 2008 per rileggerlo e poter così raccontare dei quasi tre mesi che ho passato ad Haarlem. La mattina preparavo la prima colazione così che, scendendo da sopra, trovassero tutto pronto, poi accompagnavo Livia all'asilo situato nello storico complesso Egelantier dotato di un bel giardino dove a ricreazione i bambini giocavano. La prima volta mi ha accompagnato Kevin per presentarmi alle maestre Marie e Liesbeth, molto brave e simpatiche. Si ricordavano ancora di David che l'anno prima accompagnava Livia all'asilo. Era venuto per aiutare Sigrid dato che lei si era fratturata un piede durante le vacanze in Grecia ed era costretta sulla sedia a rotelle. Le due maestre mi hanno raccontato di quanto David fosse simpatico e affabile: "un bel tipo". A mezzogiorno andavo a riprendere Livia. Il mercoledi Kevin la portava in bici ad un piccolo asilo antroposofico situato in un edificio lungo il fiume Spaarne; ci rimaneva fino alle cinque del pomeriggio. Uno dei compiti che mi ero assegnata era quello di preparare la cena cercando di variare ogni sera il menù. Dopo mangiato lavavo i piatti. Dopo il pranzo a base di te e panini Sigrid andava su per un paio d'ore a riposarsi lasciando a me le due bambine. Livia giocava animatamente con i suoi giocattoli e ogni tanto si alzava dal pavimento per andare dalla sorellina e darle una carezza e un bacio. Se Flaminia si metteva a piangere io la prendevo sulle ginocchia e canticchiavo prendendole la testolina tra le mani, a coppa. A volte Livia quando era stanca si appoggiava a me e si addormentava. Regolarmente andavamo a far controllare Flaminia dal pediatra: cresceva benissimo. Il pomeriggio portavo Livia a Wilsons Plein dove c'erano giochi per bambini: altalene, scivolo ed altro ancora. Sigrid poi ci raggiungeva con Flaminia. Andavamo anche al Paradijsje un giardino privato fornito di tanti giochi e sempre pieno di bambini, mamme e papà. Si chiacchierava e si facevano nuove conoscenze. Ci sono stati dei giorni molto caldi tanto che Livia si divertiva nella piscina gonfiabile, spesso con amichette. Ogni tanto c'erano amici a cena con i loro bambini e molti amici e conoscenti sono venuti per conoscere Flaminia e portarle un regalo e spesso un pensiero anche per Sigrid e Livia. Leggo sul mio diario che il 25 Giugno Flaminia mi ha donato il suo primo grande sorriso e il 5 Luglio cominciava a guardarsi intorno; Quando la tenevo in grembo e le parlavo lei mi guardava fissa negli occhi e mi rispondeva con suoni e versi tutti suoi. Andando a Wilsons Plein portavo dei gessetti colorati per Livia (3 anni) e lei un giorno grigio ha colorato con grande impegno le piastrelle del pavimento della piazza, Sigrid ha scattato delle foto.
Il 4 Luglio Livia per la prima volta ha disegnato una testa con bocca, naso e occhi. Dalla testa uscivano braccia e gambe con mani e piedi. Intanto Flaminia piano piano cominciava a dormire di più la notte e Sigrid aveva un aspetto più riposato: cucinava anche lei delle cose buonissime. Kevin in quei tempi aveva il suo ufficio ad Haarlem e spesso andava in altre città per appuntamenti di lavoro e la domenica giocava a tennis. Io leggevo tanti libri per Livia e di uno non si stancava mai, si intitolava Rik en ik. In biblioteca ci fornivamo di libri: quelli per bambini erano posizionati alla loro altezza. Kevin la sera portava le bambine a fare le ninne, era un bravo papà. Il 17 Agosto mi hanno accompagnato tutti e quattro all'aeroporto e per tutto il viaggio di ritorno ho avuto davanti a me i loro amati visi.
Ecco qualche Haiku che ho scritto per Flaminia.
Lief fijn poppetje
Met je ernstig gezichtje
Dat plotseling straalt
Bella tenera bambolina
Con la tua faccetta seria
Che all'improvviso si illumina
Alles bekijkend
Zo klejn nog en toch zo groot
De wereld om je heen
Osservando tutto
Ancora così piccolo e tuttavia così grande
Il mondo intorno a te
Twee maanden ben je
Je zusje noemt je Piccolì
Ze aait je en kust je
Hai due mesi
Tua sorellina ti chiama Piccolì
Ti accarezza e ti bacia
Partenza per Roma - 17 Agosto