domenica 29 giugno 2025

1978 - Un pò di tutto

 

Quando aiutavo Jan con i compiti d'inglese facevo leggere qualche frase in inglese anche a Sigrid, che aveva un'ottima pronuncia. Le volte che Gisella l'amichetta di Sigrid passava un pomeriggio da noi facevo alle bambine una piccola lezione-gioco d'inglese. E quando Sigrid dopo scuola andava a casa di Gisella la mamma di lei, Eliane, francese, impartiva loro lezioni di francese. Al mercato le fragole abbondavano e io andavo continuamente a fare rifornimento e, a Via della Croce a comprare il pane in cassetta. Per le amiche di Sigrid pane con burro, fragole e zucchero era una novità e lo pappavano con gusto. Ogni tanto facevo un dolce al forno e un giorno, con l'aiuto di Jan e Sigrid, ne ho fatti ben due. La ricetta l'ho avuta nel 1951 quando ero alla pari in una famiglia tedesca in Argentina. Da allora ho iniziato a scrivere tutte le ricette in un quaderno. Allora usavo il burro mentre adesso quando faccio i dolci adopero l'olio di semi di girasole. Una signora della messa domenicale mi ha regalato delle piantine per fare lo yogurt e quindi, da allora, ogni giorno mangiavamo yogurt che, assieme alle fragole era una leccornia. Adesso la frutta che si compra al mercato non ha più quel sapore deciso che aveva una volta.

Il 2 maggio Isabella Peroni è venuta a prendere me e Sigrid al corso di pallacanestro. Abbiamo portato Sigrid a casa di lei dove l'abbiamo lasciata in compagnia delle sue figlie e noi donne siamo andate alla scuola media Col di Lana dove quel pomeriggio c'erano i colloqui insegnanti-genitori. Il figlio di Isabella, Marco, era compagno di classe di Jan da quando erano alle eelementari. C'era la fila e io ho parlato con quattro insegnanti. Il loro commento era unanime: Jan era un bel ragazzo, simpatico, intelligente ma avrebbe potuto rendere di più. Una madre mi si è avvicinata chiedendomi se fossi la madre di Jan D'Amore. Ha detto: "Mia figlia, che fa il secondo anno, a casa parla sempre di lui".

La notte del 2 aprile c'è stato un incendio doloso al liceo di David, i muri della scuola sono stati riempiti di scritte. La mattina del 21 aprile David è andato in gita scolastica a Pompei: un giorno intenso, bello e stancante. Il Liceo si chiamava Giulio Romano, ora ha cambiato indirizzo e nome (Pinturicchio) e David ci insegna. Il 24 aprile, sempre con la scuola, David è andato a Firenze per qualche giorno. Lui e gli amici hanno avuto la malsana idea di dormire in tenda mentre il resto della classe dormiva in albergo. Sono stati giorni di pioggia e il campeggio si è trasformato in una palude. Gli avventurosi ragazzi giravano per Firenze perennemente inzuppati di pioggia e fango. E gli altri ridevano.

 

Quel giorno, il 24, non c'era scuola, era ponte, Pino è andato al lavoro ed io, dopo aver finito le faccende di casa, sono andata al mercato con Jan mentre Sigrid giocava sotto casa con le tante bambine della nostra stradetta. Poi ho cucinato: un'abbondante purea di patate, petto di tacchino con la salsetta e una ricca insalata mista. Pino è tornato dal lavoro ed eravamo in procinto di sederci a tavola quando hanno bussato alla porta e là, con in mano una bottiglia di vino e una confezione di fettuccine c'erano, come al solito senza preavviso, Julio, la moglie Paquita, Alicia la figlia di lei, Carlos il figlio di lui e il piccolo Miguel, figlio di entrambi. Il cibo era sufficiente per tutti con l'aggiunta di pane casereccio con formaggio e pane in cassetta con fragole. Carlos, che è il mio figlioccio, l'ho trovato cresciuto, diceva che si trovava bene nelle Marche, la casa era grande, a scuola andava bene e Paquita aveva iniziato a lavorare anche lei nella fabbrica di scarpe. Tempo fa ho già scritto un post su Carlos che adesso vive in Spagna e ha due figli.



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