Il 26 Marzo Jan è arrivato da noi a Roma dopo una breve vacanza in Tunisia. Aveva un ottimo aspetto, rilassato e con un paio di chili in meno perchè la Tunisia era in pieno Ramadam e durante il giorno non si poteva mangiare. Ci ha mostrato alcune foto raccontandoci i suoi giorni in quella città e nei suoi dintorni. Sa raccontare così bene che gli chiederò di scrivere qui di questa sua esperienza.
"La capitale" e' una grande citta' dalle molte facce, io ho alloggiato nella medina, l'antico centro. Vicoli e stradine chiuse al traffico, una kasbah con tanti negozietti, spesso divisi per strade, i souks, specializzati in uno specifico ramo: profumi, gioielli, dolciumi, erbe e spezie, vestiti, scarpe e ovviamente tanti cose "tipiche" come sandali, tuniche e bigiotteria che in verita', come mi ha detto una persona del posto, sono tutti articoli fatti in Cina. Durante il pomeriggio negozi chiusi, strade deserte e poi alle 18:30, ora del tramonto, si sente un colpo di cannone che dichiara il termine del digiuno iniziato la sera prima e tutti cenano con impegno. Segue un'ora di preghiere e dopo le nove la medina si riempie di una grande folla, le saracinesche dei negozi si riaprono e un vivace passeggio comincia e continua fino a mezzanotte passata. Ho visitato le vicine rovine di Cartagine e il celebre villaggio di Sidi Bou Said dove molti artisti del 1900 hanno vissuto e dipinto. Dopo 3 giorni nella capitale con un treno in pessime condizioni e con un'ora di ritardo sono arivato a Sousse, localita' marittima che di estate e' meta di migliaia di europei. Fuori stagione era deserta, la sua medina splendida e' considerata forse la piu' bella del paese. Da li' il giorno dopo con un minivan con 7 passeggeri sono arrivato a Mahdia, un piccolo paese sul mare. Faceva freddino e tirava un vento fortissimo, strade deserte e l'atmosfera era un po' surreale, non proprio invitante. Dopo una passeggiata solitaria di svariati chilometri sul lungomare ero affamato ma era tutto chiuso e l'unica cosa che sono riuscito a trovare e' stato un chapati col formaggino da un venditore ambulante. Ho quindi deciso di tornare con un giorno di anticipo a Roma, il Ramadan non e' il periodo ideale per viaggiare come turista nei paesi musulmani. Avendo un volo serale mi rimaneva tempo a sufficienza per fare una deviazione per El Jem dove si trova l'anfiteatro romano in migliori condizioni di tutti gli anfiteatri esistenti e che secondo alcuni studiosi e' addirittura piu' bello del Colosseo. Nel tragitto ho conosciuto due giovani della vicina Mauritania, studenti universitari in Tunisia che gode fama di avere ottime scuole. Con loro abbiamo visitato il monumento e tanti giovani mi fermavano incuriositi e desiderosi di farmi domande e parlare inglese, molto aperti e intraprendenti. Tornati insieme alla stazione dei minibus ci siamo salutati, diretti a diverse destinazioni. Arrivato a Tunisi avevo ancora il tempo di comprare qualche dolcetto tradizionale da portare a Roma poi con un taxi fino all'aeroporto. Erano passati 47 anni da quando con tutta la famiglia eravamo stati a Tunisi, una breve tappa di una crociera nel mediterraneo sulla nave Amerikanis. Dopo neanche un'ora di volo ero a Roma e a casa mi avevano aspettato per cenare insieme. Che bello stare di nuovo con loro.
![]() |
A Tunisi nel 1978 |