Aukje Fennema - Collage |
Girovagando
lunedì 20 gennaio 2025
Meredith Mc Neal
domenica 19 gennaio 2025
David che compone
David insegna Pittura al Liceo Artistico di via di Ripetta. A volte la sera prepara la lezione e il tema da assegnare il giorno dopo ai suoi studenti. E ogni lunedì ha i colloqui telefonici con i gentori che si sono prenotati. Poi ci sono i consigli di classe dove tra prof. si discute sull'andamento di ogni sezione. E due volte all'anno ci sono gli scrutini per le pagelle. A volte va alle mostre dei suoi ex allievi e ultimamente anche alla mostra della madre di una sua studentessa. Si sposta con metro e autobus perchè al momento il motorino è rotto. Adesso che (da un pò di tempo) sono peggiorata con i movimenti (mi sposto col deambulatore) David pensa anche alle faccende domestiche: lavatrice, spesa, lavaggio piatti, cucinare, bollette, posta, banca, ecc. Meno male che da un paio di giorni riesco di nuovo a cucinare la cena così da diminuire i suoi oneri. Poi si dedica alla musica e al disegno, sue grandi passioni da sempre. Quando era piccolo si chiudeva per ore nel soggiorno e ascoltava i dischi che io gli compravo. Quando aveva 13 anni per il suo compleanno gli abbiamo regalato una chitarra acustica, una Yamaha FG 140, che ancora possiede e suona. Con questa chitarra sta componendo e registrando i suoi pezzi, notte e giorno, senza sosta. Nel 1978-79 Little Tonny, al tempo amico di suo padre, dall'America gli ha portato una chitarra elettrica; una Fender Stratocaster. Qundo lo sento suonare nella sua stanza penso: geniale!!! A volte mi mette le cuffie per farmi ascoltare qualche sua composizione. Così giorni fa, quando ha messo un suo nuovo pezzo che mi è particolarmente piaciuto. Sono rimasta esterrefatta per come ha combinato armonie e arrangiamenti, parti vocali e chitarristiche. Tante voci sovrapposte su un ricco tappeto di suoni.
P.S.
Questo post è stato scritto sotto dettatura
David con la chitarra di Little Tony nel 1979 |
David con il suo gruppo Puffy Saigon nel 2022 |
Jan e Jennifer in Messico
Il 13 di questo mese Jan e Jennifer sono tornati a New York dopo una vacanza di venti giorni in Messico. Prima hanno soggiornato a Izamal e Merida nello stato dello Yucatan e poi a Campeche e Bacalar. Jan ci telefona qui a Roma ogni domenica alle 16 e così ha fatto anche dal Messico raccontandoci le loro vicissitudini messicane. Hanno girato in macchina e anche in bici, visitando posti bellissimi, antiche città Maya e natura incontaminata. La popolazione è molto gentile e per strada tutti si salutano, anche tra estranei. Purtroppo ci sono sempre piu' obesi; nei paesini non c'è acqua potabile e quindi la gente beve piu' coca cola che non acqua. Si sono poi spostati a Mexico City, una metropoli enorme di 21.580.827 abitanti. Erano già stati in questa città circa 10 anni fa e stavolta l'hanno trovata ancora piu' vivace, pulita e vivibile. Anche per questo ci abitano sempre piu' giovani americani, i cosiddetti "digital nomads", che riescono a lavorare in qualsiasi parte del mondo grazie al computer e che scelgono quindi posti piu' economici dove vivere. Jan raccontava che in giro per la città, soprattutto nei quartieri piu' belli, per strada si sente parlare moltissimo in inglese, ma anche francese e tedesco. E proprio perche e' diventata una citta' cosi' attraente per tanti expats (chi decide di trasferirsi in un certo paese non per necessita' ma per scelta di vita), Mexico City e' inevitabilmente diventata molto piu' cara. E l'avvento degli americani e della loro cultura delle mance ha fatto sì che ora, quando si mangia al ristorante, a fine pasto col conto arriva anche la richiesta di una mancia del 10% o 15%. Gli abitanti messicani non sono del tutto contenti di questi sviluppi.
venerdì 17 gennaio 2025
Carlos su Facebook
A sorpresa su Facebook è comparsa una foto di Carlos e me con una scritta che mi ha commossa. Carlos è il mio figlioccio, l'ho tenuto a battesimo nel Marzo del 1967. Pur non essendo cattolica ho avuto un permesso per poterlo fare. La sua mamma è una mia amica cubana che si sposò a Roma con Julio, spagnolo. Quando Carlos era molto piccolo si sono separati. Cristina si è quindi trasferita a Parigi raggiungendo suo padre Oscar. Carlos è rimasto col padre in Italia. Durante la separazione dei genitori è stato ospite da noi, ci chiamava zio e zia ed io lo presentavo come mio nipote. Era un grande piacere averlo qui con noi. Adesso lui vive alle Canarie, fa l'addestratore di cani, ha due bei figli. Ogni anno passa a trovarci e sta con noi qui a Roma. Il nostro affetto per lui è grande.
mercoledì 15 gennaio 2025
Due melodie d'annata non dimenticate.
E questa è la melodia del film
Wietske, sua cugina ed io (circa 1946-47)
sabato 11 gennaio 2025
Melodia d'infanzia
sabato 27 gennaio 2024
Jan a New York, 1986
Jan
Come l'hai descritto scritto bene. Lo metterò tal e quale su un post. Questo soggiorno era iniziato con un concorso: scrivere un tema su New York? E di ogni paese europeo venivan scelti 5 vincitori e il premio era un mese a New York etc etc?
Esatto, bisognava scrivere un piccolo tema in inglese spiegando cosa ti invogliava ad andare a NY e perchè avrebbero dovuto scegliere proprio te tra i candidati.