giovedì 12 giugno 2025

1978 - Manfredo Acerbo

Il pomeriggio del 14 aprile siamo andati tutti quanti a Trastevere nello studio del pittore Manfredo Acerbo il quale era anche un notissimo autore di manifesti cinematografici. Nella chiesa intitolata a Santa Lucia c'era (e c'è ancora)  un suo dipinto raffigurante Gesù. Pino era rimasto molto colpito perchè il Cristo somigliava a David. I quadri nello studio dell'artista erano belli e interessanti e lui ci ha regalato una sua litografia firmata chiedendo poi a Pino se potesse in qualche modo pubblicizzare la presenza del suo quadro nella chiesa di Santa Lucia. Un giorno di questi David andrà in questa chiesa per fotografare il quadro che raffigura Gesù, dato che su internet non si trova. Quando andavo per musei con Jan e David mi sapevano raccontare aneddoti interessanti su opere e artisti. Negli anni '80 i ragazzi hanno frequentato entrambi l'Accademia di Belle Arti di Roma. Alle pareti di casa sono affissi numerosi loro lavori. Anche Sigrid era portata per l'arte ma ha scelto di frequentare Lingue all'Università.


Manifesto per un film - Manfredo Acerbo

Manfredo Acerbo


Pescatori - Serigrafia di Manfredo Acerbo

                                                  Poster di un film realizzato da Acerbo

mercoledì 11 giugno 2025

1978 - David e Jimi Hendrix

 

 

 

Mercoledi 5 aprile, nel pomeriggio, Jan e Sigrid sono andati insieme allo stadio con i biglietti omaggio ricevuti da Nando Martellini, con loro sono andati l'amica di Jan, Sara, e l'amico Fulvio. David è andato al cinema per vedere un film-concerto di Jimi Hendrix, il suo idolo. Sulla porta della sua stanza David ha dipinto un'immagine di Jimi. Cambiando casa, nel 1980, abbiamo dovuto lasciare lì quella porta ma io ho scattato una foto ricordo. Quando il 24 dicembre di alcuni anni prima David ha compiuto 13 anni gli abbiamo regalato una chitarra acustica. Ha preso alcune lezioni da un giovane che pochi mesi dopo ci ha detto: "David impara molto in fretta e ormai ho poco da insegnargli, vi consiglio di iscriverlo al conservatorio". La replica di David è stata perentoria: "Jimi Hendrix non ha fatto il conservatorio perciò neanche io voglio farlo". Il celebre cantante Little Tony, amico di Pino, in quei giorni partiva per  per una tourne'e americana e Pino gli ha chiesto di comprare e portare a Roma una chitarra per David. Il 30 aprile Little Tony ha consegnato a Pino, in RAI, la chitarra elettrica per David, una magnifica Fender Stratocaster bianca. Pino mi ha chiamato dal telefono dal bar della RAI di Via Teulada in compagnia di Little Tony per dirmi che la chitarra era qui a Roma. Little Tony è stato gentilissimo e Pino gli ha subito restituito i soldi spesi: 300 mila lire. David era felicissimo della sua prima chitarra elettrica. Ora, nel 2025, quando dalla mia stanza ascolto David che suona di là, nella sua stanza, e improvvisa sulle basi rimango esterrefatta e incantata dalla sua bravura. Dopo più di cinquant'anni, lui, con enorme impegno e perseveranza, continua a suonare, comporre e incidere senza sosta.




lunedì 9 giugno 2025

1978 - Amici Russo, Ischia.

 

Il 25 Marzo sono venuti a cena gli amici Russo: Carmine e Anna con il figlio Massimo. Hanno portato per Sigrid un uovo di Pasqua con dentro una sorpresa: piccole matite colorate. Per me un mazzetto di fiori carinissimi: fresie e anemoni e poi una pastiera napoletana fatta in casa: era squisita, nessuno la faceva come Anna, era bravissima in cucina. Se ricordo bene abbiamo conosciuto Anna perchè lavorava nell'ufficio delle tasse e dava una mano a Pino per risolvere i problemi. Anna è ischitana. Ha esposto a Pino il problema di uno zio che non riusciva ad ottenere la sua pensione da farmacista. Ha detto a Pino: "Dato che sei un personaggio noto forse a te daranno un pò di attenzione". Pino è andato a parlare in un apposito ufficio e miracolosamente è riuscito a far ottenere la bramata pensione. Paolo il farmacista e sua moglie Lina in cambio di questo favore ci hanno offerto ospitalità in un appartamento nel loro palazzo di Ischia. Questo appartamento d'estate lo affittavano a dei napoletani ma in settembre era libero. Noi abbiamo accettato con grande piacere e per diversi anni siamo stati in paradiso ad Ischia ogni settembre (tutti noi cinque o, più spesso, solo con Sigrid). Noi pagavamo gas, luce e pulizie finali. Nel 1978 ci siamo andati per la prima volta e abbiamo conosciuto praticamente tutta la famiglia di Anna, persone simpatiche e ospitali che vivevano a pochi metri le une dalle altre. Il 9 settembre a Termini abbiamo preso il treno e una volta a Napoli dalla stazione in taxi siamo arrivati al molo per prendere l'aliscafo, il mare era calmo. Alle 13.30 abbiamo attraccato a Ischia. C'era Carmine ad attenderci al porto. Dopo aver mangiato un piatto di pasta da Anna ci siamo stabiliti nel nostro appartamento e poi abbiamo fatto una bella passeggiata. La sera in genere cenavamo nella nostra cucina dotata di televisore ma a volte eravamo invitati da Anna o dalla zia Ada e famiglia. C'erano poi i fratelli di Anna, Antonio, scapolo, e Gino con la moglie Enza che avevano un figlio e una figlia della stessa età di Sigrid. Le bambine hanno subito fatto amicizia e giocavano per ore con le Barbies. Antonio ha portato Pino negli studi di Tele Ischia dove è stato intervistato. Un giorno ci hanno portato un macchina a fare un giro per l'isola dove abbiamo visto belle spiagge e posti incantevoli. Davanti ad un grande bar era seduto un gruppo di turisti veneziani che hanno riconosciuto Pino e gli hanno chiesto l'autografo. Ci siamo seduti un pò con loro, erano simpatici ed allegri. Il tempo era molto capriccioso, andando in spiaggia un vento freddo ci sferzava con la sabbia sul viso, era doloroso ma ci siamo messi in un posticino ben riparato e ci siamo goduti il sole. Intanto i ragazzi hanno nuotato nel mare. Un giorno ci hanno portato alle terme di Poseidon dove c'erano diverse vasche con acqua curativa di varie temperature. Jan e Sigrid, tenendosi per mano, si sono avviati per immergersi in tutte le piscine. Io mi sono immersa in una vasca di acqua tiepida, molto gradevole. Il pomeriggio del 15 settembre Pino e Carmen hanno portato in macchina me, Jan e David ad un concerto sul terrazzo del castello Aragonese; un quartetto eseguiva appassionanti musiche di Mozart. Il giorno dopo, nel tardo pomeriggio, c'è stato un aperitivo a casa degli zii Paolo e Lina. Paolo dipingeva e ci ha mostrato i suoi quadri. Il 17 c'è stata la prima comunione di Maria Rosaria e alle 10 e mezza eravamo tutti in chiesa. Durante la funzione c'era un gruppo di giovani che cantava e suonava la chitarra. Abbiamo poi pranzato da Anna: eravamo 24 persone, bambini compresi. Dopo mangiato ci siamo riposati e verso le cinque c'è stata la festa sull'ampia terrazza situata sopra la casa di Gino ed Enza. Un buffet e tanta gente: parenti e amici, tra i quali degli austriaci ed un giudice tedesco che si sono complimentati con me per il mio tedesco. Anche qui c'erano dei giovani che cantavano e suonavano. Alla fine hanno portato una grossa torta a forma di cigno. Il nostro regalo per Maria Rosaria è stato un braccialetto d'oro con perline rosse di corallo. La mattina dopo siamo partiti per Roma. Al nostro ritorno Poesjemauw, la nostra gattina, era felice di vederci (in nostra assenza ha badato a lei la portiera Elena). Il pomeriggio stesso ho accompagnato Sigrid alla festa di compleanno della sua amichetta Olivia. La vita romana è subito ricominciata.


Al porto di Ischia

La festa in terrazza









domenica 8 giugno 2025

1978 - Jan e l'algebra

Jan a tredici anni frequentava la terza media alla scuola Col di Lana, io l'aiutavo con l'algebra. Capiva bene le mie spiegazioni e un giorno ha voluto far da solo e dopo un intenso lavorio è riuscito a risolvere il problema algebrico. Era felice, euforico, trionfante. Meno male che non soffriva di discalculia a differenza di suo fratello David. Quei giorni Jan creava delle spille ritagliando figure dalla carta da regalo e da riviste, poi le vendeva al negozio Portobello. Leggo sul mio diario che per otto spille gli davano quattromila lire. Poi loro le rivendevano a 1.500 l'una. Andavano a ruba. Qualche spilla invenduta l'ho conservata in una bustina che deve essere in qualche cassetto.

Le spille di Jan

 

Sigrid aveva nove anni e frequentava la quarta elementare alla Ermenegildo Pistelli. A volte dopo scuola andava a casa di un'amichetta e io, nel tardo pomeriggio, l'andavo a prendere. Sia la mamma di Olivia che quella di Annamaria avevano parole di lode per Sigrid: aveva delle belle maniere, era molto gentile, disinvolta, perspicace. Un'altra cosa positiva era che mangiava con gusto tutto quello che mettevo in tavola. Quando le sue amiche venivano da noi, dopo pranzo scendevano giù in strada a saltare la corda e a giocare a campana. Poi salivano a casa, giocavano un pò con le Barbie, facevano merenda con una cioccolata calda e una fetta di ciambellone e facevano i compiti. Nel tardo pomeriggio venivano le mamme a prendere le figlie che si erano tanto divertite. Una volta che Sigrid stava da Olivia la mamma ha fatto ad uncinetto un bellissimo vestito per la Barbie di Sigrid.

 

Sul terrazzo con Antonella

Sotto scuola

Sigrid, Francesca e Olivia

Sigrid e Gisella


venerdì 6 giugno 2025

1978 - Frutta e verdura



A casa mia si facevano colazione e pranzo con una tazza di te e qualche fetta di pane spalmata di crema di arachidi, oppure marmellata, o crema di cioccolato o altre cose per guarnire il pane. La sera quando eravamo tutti a casa si cenava con patate e con verdure, sempre diverse. Non si usava mangiare il pane durante la cena. Per dessert c'era una pappa fatta di latte con fiocchi d'avena oppure con riso, o anche semolino o un budino con pane raffermo cosparso di zucchero e cannella più un tocco di burro (questo dessert lo preparo ancora e i miei figli ne sono ghiotti, lo chiamiamo Pappa di Pane). La domenica, giorno libero per tutti, si pranzava con un pasto caldo e solo quel giorno c'era la carne, preparata con un bel sughetto che poi usavamo per tutta la settimana per condire le vivande. Con certi piatti si mangiava un salsicciotto detto Worst. Ci piacevano molto la zuppa di piselli e i fagioli conditi con speck. A casa di Pino, ad Avellino, la colazione non si faceva, giusto un goccio di caffè. A pranzo c'erano piattoni di pasta e pane e formaggio. La mattina, quando mio suocero medico andava al lavoro a volte diceva alla moglie: "Feluccia, oggi a pranzo minestrone!" E tutti i figli in coro: "Nooooooooooo!!!!!!" Il minestrone di mia suocera era veramente buono, somigliava a quello che preparava mia madre. La sera, però, per fare tutti felici: un piattone di pasta. Ogni morte di papa mia suocera cucinava le puntarelle con patate e aglio fritto, piatto apprezzato da tutti. Una volta ha preparato un gateau di patate che è stato divorato in pochi minuti. Solo io non riuscivo a mangiarlo perchè era pieno di interiora di gallina e di chissà quali altri animali. Un paio di volte alla settimana veniva una contadina dalla campagna con un cesto sulla testa che conteneva tutto il necessario per cucinare. Poi prendeva le ordinazioni per la volta successiva. Io non ero ancora a a conoscenza del sacro rituale della pasta e del pane. Eravamo da poco sposati e  Pino prima di andare al lavoro mi ha detto: "Stasera mi prepari una bella cenetta?" Ed io, con molto impegno ho preparato un bel cavolfiore a tocchetti guarnito con una una salsa di latte e maizena e un tocco di noce moscata. Per contorno purè di patate e banane fritte. La sera a cena ho servito i cibi nei piatti. Pino guardava con diffidenza. Con una forchetta ha infilzato un tocchetto di cavolfiore e ha detto: "Mmmmmmhhh, buono!" Ma non è andato oltre. Velocemente si è preparato un piatto di pasta al burro e parmigiano. Mi ha poi detto di non aver mai visto nè tantomeno assaggiato il cavolfiore in vita sua. E nemmeno gli spinaci, la verza, le barbabietole, il cavolo rosso, i fagiolini, i crauti. Nel mio diario del 1978 leggo che Pino nel tempo è cambiato completamente. Quando in casa mancava la verza era capace di correre al mercato per comprarla. Allora ancora non c'erano le verdure surgelate e perciò gli spinaci comprati al mercato dovevo lavarli in cucina spostandoli da un lavabo all'altro finchè la sabbia non era scomparsa. Poi li mescolavo con patate bollite e, non essendo noi ancora vegetariani, accanto servivo degli hamburger o una fetta di carne fritta con cipolla e acqua, tanto da formare una deliziosa salsetta: un piatto apprezzatissimo che veniva spesso richiesto. La sera preparavo un sugo e mangiavamo un piatto di pasta. A volte ci pensava Pino. Ricordo poi che tutte le verdure erano le benvenute in tavola. Quando di recente Jan è venuto a Roma ha preparato lui la cena prendendo gli spinaci dal freezer. Mi ha detto: "Mamma, ricordo bene quando lavavi gli spinaci sotto l'acqua del rubinetto: che lavoro!" A via della Croce, in un alimentari, compravamo un pane in cassetta con fette molto ampie (solo lì si trovava il pane in cassetta allora). Durante la stagione delle fragole spalmavo la margarina sulle fette schiacciandoci poi sopra le fragole col pollice, poi zucchero a volontà. Era un dopo pranzo o una merenda squisita. Gisella, una vecchia amica di Sigrid e sua compagna alle elementari, durante una recente visita a casa nostra ha detto di ricordare ancora quelle fette di pane con le fragole.








venerdì 30 maggio 2025

1978 - Cronaca e anniversari



Il 16 Marzo Pino mi ha telefonato dal lavoro dicendomi di non allontanarmi troppo da casa perchè in città c'era una situazione allarmante. Aldo Moro, presidente della Democrazie Cristiana, era stato appena sequestrato e cinque agenti della sua scorta erano stati uccisi. Poi dopo 55 giorni di prigionia Moro è stato ucciso a sangue freddo dai suoi rapitori, le Brigate Rosse Per giorni non si è parlato d'altro: sembrava una storia incredibile.

Il 19 Marzo, San Giuseppe, abbiamo festeggiato l'onomastico di Pino. Gli abbiamo regalato un mazzo di bellissimi tulipani gialli. Il 22 è stato l'anniversario del nostro matrimonio: diciannove anni. Jan è tornato a casa con un ramo primaverile di fiorellini rosa e nel porgermelo mi ha dato un bacio. Verso sera a sorpresa sono arrivati i Correale portando tante cose buone. Io ho preparato la cena e tutti insieme abbiamo mangiato un piatto di pasta al tonno e per dessert un budino di cioccolato con base di savoiardi; ingredienti: latte, cacao, farina e zucchero, ogni volta che lo preparavo era sempre un successo. Le bambine hanno saltato la corda nella nostra camera da letto fin quando una voce al telefono ci ha intimato di farle smettere e fare silenzio. Ogni giorno per strada le ragazzine erano abilissime nel salto della corda. Daniela e Antonio hanno scritto dei pensierini nell'album dell'amicizia di Sigrid, come facevano tutte le sue amichette quando dopo scuola venivano a casa. La serata è stata molto carina e per l'occasione Pino mi ha regalato un vestito a fiori comprato a Via del Gambero. Sigrid aveva scelto una gonnellina dello stesso tessuto. Un pomeriggio io avevo l'influenza e quindi Jan ha accompagnato Sigrid a pallacanestro, una lunga strada: a piedi fino a Piazzale Clodio, poi il bus 391 e una volta scesi hanno attraversato il Ponte Duca d'Aosta. Dopo un paio d'ore sono tornati a casa ridendo e scherzando. Lo scrivo perchè, ieri come oggi, i miei figli sono sempre andati d'accordo. E io ne sono felice.

martedì 20 maggio 2025

Flaminia 17 anni.

 

 
Ieri è stato il compleanno di Flaminia, David ed io l'abbiamo chiamata per farle gli auguri e ci ha ringraziato per il regalino che Sigrid le ha portato da parte nostra. Il pranzo, con torta finale, è stato festoso, c'era anche Ties, il ragazzo di Livia. Al telefono Flaminia, sempre affettuosa, mi ha detto: "Nonna, ti voglio tanto bene" e Sigrid mi ha raccontato come si è svolta la giornata di Flaminia. Nel pomeriggio son venute delle amiche del nuoto sincronizzato e sono andate in bicicletta fino al mare  per vedere il tramonto. Poi la sera aveva una festa di compleanno di due compagne di scuola e anche lei è stata festeggiata. Insomma, una giornata strapiena. Queste mie due belle nipoti sembrano diventate donne da un giorno all'altro: belle e affettuose. Flaminia frequenta il penultimo anno del liceo steineriano poi avrà la maturità e dopo sceglierà che strada prendere. Già è andata agli Open Days universitari di Utrecht e Amsterdam e dato che si sente portata all'arte potrebbe scegliere l'Accademia di Belle Arti. Adesso due volte a settimana va a nuoto sincronizzato. Purtroppo ha lasciato il corso di flauto traverso quando la maestra è andata in pensione. La maestra ha detto a Sigrid che Flaminia era la migliore del corso. Ora a casa suona ogni giorno il pianoforte seguendo un corso online. Quando Flaminia è nata, il 10 Maggio 2008, appresa la notizia, sono scoppiata in un pianto di emozione e quando il 23 è arrivata la cartolina della sua nascita, con quei 3 bellissimi nomi, un'altro piantarello. In Olanda, dopo il parto, se madre e bebè sono in buone condizioni possono tornare a casa già il giorno dopo e con l'assicurazione viene a domicilio per una settimana una puericultrice per assistere puerpera e neonata. Nel giorno del compleanno di Flaminia Sigrid ha scattato delle belle foto. Ora con David ne scelgo qualcuna da pubblicare qui.
 
 
La torta con le candeline

Con le amiche in giardino



Con Gina



Flaminia e Livia

 
Il 24 Maggio sono partita in arereo da Roma per dare una mano in casa ad Haarlem. Sono arrivata alle 8 di sera e ho ammirato la nuova venuta: un amore. Sigrid stava bene anche se stanca perchè ogni 2-3 ore allattava Flaminia, anche di notte, e perciò aveva mancanza di sonno. Avevano già messo Livia a letto dicendole che io sarei arrivata il giorno dopo altrimenti sarebbe stata troppo eccitata. La mattina dopo l'ho vista ed era come se non ci fossimo mai separate. Ho tirato fuori dalla mia valigia le tante cose che avevo portato per lei e la sorellina. A Livia più di ogni altra cosa è piaciuto uno zainetto pieno di collanine, braccialetti, spillette, elasticini colorati con le palline e poi un gilet fatto a maglia da me. Ha voluto subito farsi fare le codine con gli elastici e ha messo le spillette tra i capelli per spostare la frangetta dalla fronte. Poi mi ha fatto vedere con orgoglio la sua stanza sotto al tetto e tutto quello che c'era dentro. 
Ho preso il mio diario del 2008 per rileggerlo e poter così raccontare dei quasi tre mesi che ho passato ad Haarlem. La mattina preparavo la prima colazione così che, scendendo da sopra, trovassero tutto pronto, poi accompagnavo Livia all'asilo situato nello storico complesso Egelantier dotato di un bel giardino dove a ricreazione i bambini giocavano. La prima volta mi ha accompagnato Kevin per presentarmi alle maestre Marie e Liesbeth, molto brave e simpatiche. Si ricordavano ancora di David che l'anno prima accompagnava Livia all'asilo. Era venuto per aiutare Sigrid dato che lei si era fratturata un piede durante le vacanze in Grecia ed era costretta sulla sedia a rotelle. Le due maestre mi hanno raccontato di quanto David fosse simpatico e affabile: "un bel tipo". A mezzogiorno andavo a riprendere Livia. Il mercoledi Kevin la portava in bici ad un piccolo asilo antroposofico situato in un edificio lungo il fiume Spaarne; ci rimaneva fino alle cinque del pomeriggio. Uno dei compiti che mi ero assegnata era quello di preparare la cena cercando di variare ogni sera il menù. Dopo mangiato lavavo i piatti. Dopo il pranzo a base di te e panini Sigrid andava su per un paio d'ore a riposarsi lasciando a me le due bambine. Livia giocava animatamente con i suoi giocattoli e ogni tanto si alzava dal pavimento per andare dalla sorellina e darle una carezza e un bacio. Se Flaminia si metteva a piangere io la prendevo sulle ginocchia e canticchiavo prendendole la testolina tra le mani, a coppa. A volte Livia quando era stanca si appoggiava a me e si addormentava. Regolarmente andavamo a far controllare Flaminia dal pediatra: cresceva benissimo. Il pomeriggio portavo Livia a Wilsons Plein dove c'erano giochi per bambini: altalene, scivolo ed altro ancora. Sigrid poi ci raggiungeva con Flaminia. Andavamo anche al Paradijsje un giardino privato fornito di tanti giochi e sempre pieno di bambini, mamme e papà. Si chiacchierava e si facevano nuove conoscenze. Ci sono stati dei giorni molto caldi tanto che Livia si divertiva nella piscina gonfiabile, spesso con amichette. Ogni tanto c'erano amici a cena con i loro bambini e molti amici e conoscenti sono venuti per conoscere Flaminia e portarle un regalo e spesso un pensiero anche per Sigrid e Livia. Leggo sul mio diario che il 25 Giugno Flaminia mi ha donato il suo primo grande sorriso e il 5 Luglio cominciava a guardarsi intorno; Quando la tenevo in grembo e le parlavo lei mi guardava fissa negli occhi e mi rispondeva con suoni e versi tutti suoi. Andando a Wilsons Plein portavo dei gessetti colorati per Livia (3 anni) e lei un giorno grigio ha colorato con grande impegno le piastrelle del pavimento della piazza, Sigrid ha scattato delle foto.
 
 

 
 
Il 4 Luglio Livia per la prima volta ha disegnato una testa con bocca, naso e occhi. Dalla testa uscivano braccia e gambe con mani e piedi. Intanto Flaminia piano piano cominciava a dormire di più la notte e Sigrid aveva un aspetto più riposato: cucinava anche lei delle cose buonissime. Kevin in quei tempi aveva il suo ufficio ad Haarlem e spesso andava in altre città per appuntamenti di lavoro e la domenica giocava a tennis. Io leggevo tanti libri per Livia e di uno non si stancava mai, si intitolava Rik en ik. In biblioteca ci fornivamo di libri: quelli per bambini erano posizionati alla loro altezza. Kevin la sera portava le bambine a fare le ninne, era un bravo papà. Il 17 Agosto mi hanno accompagnato tutti e quattro all'aeroporto e per tutto il viaggio di ritorno ho avuto davanti a me i loro amati visi.
Ecco qualche Haiku che ho scritto per Flaminia.

Lief fijn poppetje
Met je ernstig gezichtje
Dat plotseling straalt
Bella tenera bambolina
Con la tua faccetta seria
Che all'improvviso si illumina

Alles bekijkend
Zo klejn nog en toch zo groot
De wereld om je heen
Osservando tutto
Ancora così piccolo e tuttavia così grande
Il mondo intorno a te 

Twee maanden ben je
Je zusje noemt je Piccolì
Ze aait je en kust je
Hai due mesi 
Tua sorellina ti chiama Piccolì
Ti accarezza e ti bacia
 

 
















                                                      Partenza per Roma - 17 Agosto