lunedì 26 gennaio 2015

Pappagallini a Piazza Vittorio

Quando vado al mercato dell'Esquilino attraverso il parco di Piazza Vittorio Emanuele. I giorni che porto con me Seila, la cagnolina di Laura, camminiamo con calma per tutti i sentieri affinchè lei possa annusare tutti i segni lasciati da altri cani e immancabilmente ci deposita qualche sua goccia di pipì. Incontriamo anche altri cani con i loro accompagnatori e fra i cani in genere c'è un annusamento veloce, solo qualche volta c'è entusiasmo e simpatia esuberante da ambedue le parti.
Qualche giorno fa c'è stato un incontro fuori del comune: davanti a noi sotto un grande albero sempreverde c'erano tre pappagallini verdi che stavano beccando chissà che cosa mentre sopra, tra i rami, si sentiva lo svolazzare di ali leggere degli altri membri della famiglia. Non mi era mai successo di vedere così da vicino questi begli uccellini. Un paio di giorni dopo, passando vicino al famoso albero, una signora anche lei sempre a spasso con un cagnolino mi faceva dei gesti, voleva indicarmi che lassù su un ramo una cornacchia cattiva (sue parole) aveva rubato le ovette dal nido di una pappagallina che adesso era disperata. Sentivo empatia per la povera mammina e un senso di impotenza: è nella natura degli uccelli predatori essere cattivi.


Salutavo le pratoline nell'erba che tutto l'inverno sono state presenti, neanche nei giorni di gelo sono scomparse, erano solo raggrinzite per poi riprendersi quando la temperatura si è rialzata. Mentre con il forte freddo un senzatetto ci ha lasciato le penne: è stato trovato morto per assideramento in una strada dell'Esquilino nel suo giaciglio di fortuna. Nel giornale Il Tempo del 30 dicembre 2014 leggo: "Dopo la scoperta di Mafia Capitale e di chi ha lucrato sulle spalle dei bisognosi, La Comunità di Sant'Egidio ha rinnovato l'invito a chiedere scusa ai poveri e a difenderli in queste ore da un'emergenza troppo prevedibile per non essere stata affrontata adeguatamente: quella del freddo che sta investendo la Capitale."
 Anche in questo caso si può parlare di vittime e predatori. Animali umani rapaci senza empatia.

Intorno al Natale 2014

Il 19 dicembre David e Laura sono partiti per una piccola vacanza Berlinese di dieci giorni. Quel tardo pomeriggio avevo portato fuori la cagnolina e ancora faceva buio presto. 
Per rientrare nel portone ho aspettato che uscisse prima una signora del palazzo col suo cagnone: un vitello. Anche due coniugi  aspettavano insieme a me che la via fosse libera. Nell'attesa la moglie ha fatto un passo all'indietro ed  è caduta lunga distesa. Incredulità. Risultava che il piede della signora era finito in una buca che col buio era poco visibile e c'è da dire che tutto il marciapiede sotto casa nostra è un formaggio svizzero: anzi, più buche che formaggio. Con l'aiuto del marito la signora è riuscita ad alzarsi. Ma quando il giorno dopo ho incontrato il marito sulle scale d'ingresso, alla mia domanda come stesse sua moglie ha risposto con fare cupo: "Malissimo, si è fratturata il bacino ed anche un polso, deve stare un mese ferma a letto." Come mi è dispiaciuto, l'ho trovato un incidente orribile. Quella stessa sera sono andata con un'amica ad un concerto nell'Aula Magna della Sapienza e nel mio diario leggo: musica molto bella, nostalgia (heimwee).
Il giorno dopo è venuto il papà di Laura, Sergio, a prendere Seila, la cagnolina, per portarla qualche giorno con sè al mare, un pò di spiaggia e aria marina le avrebbero fatto bene.
Come quasi tutti i sabati è venuto Junko a pranzo, una bella usanza. Ed i miei giorno erano pieni con visite a Shirley, Barbara e Lily, con le facende di casa e con Puck, con la quale una mattina sono andata al Mercatino dell'usato a Porta Maggiore (lei ha una passione per i mercatini che io condivido) Mi ha portato delle riviste dall'Olanda. E mi si è riaccesa la voglia di fare collages: ho speso molto tempo prima nel comporre e poi nell'incollare quando ero convinta dell'insieme (David poi ne ha messo uno sul suo Facebook, come fa con i lavori dei suoi alunni).





Ho messo qualche piccolo adobbo natalizio in casa e giovedì 25 dicembre sono venuti a pranzo Junko, Simona e Flavia con suo fratello Alessandro. Con il contributo di tutti abbiamo mangiato cose buonissime e si chiacchierava e si rideva un sacco. Alessandro ha lavato i piatti con l'aiuto di Simona. Con Simona ci siamo ricordate con piacere del corso di Scrittura Creativa che abbiamo seguito insieme. L'8 dicembre ho pranzato a casa sua insieme ad un gruppetto di sue amiche che non conoscevo, tutte molto simpatiche. In mio onore il pranzo era vegetariano. Anche allora abbiamo accennato a quel corso.
Quando sono rimasta sola ho letto le riviste di Puck. Un altro mondo, un'altra lingua. Voglio sempre bene alla lingua con la quale sono cresciuta. Magari sapessi parlare tutte le lingue del mondo, mi affascinano tutte.
Il 26 sono venuti Jan e Jennifer che da Roma cominciavano il loro viaggio di lavoro. Jan mi ha portato come sempre le vitamine: da tanto tempo ormai assumo degli integratori e anche gli altri in famiglia  seguono il mio esempio. Il pomeriggio del giorno dopo Jan, Jennifer ed io siamo andati a trovare Shirley che aveva espresso il desiderio di rivedere Jan. Lei ha visto nascere i miei figli ed è loro molto affezionata. Ci ha fatto vedere il libro che le era appena arrivato, scritto da Nina che abitava con noi a Via Ruggero Bonghi. Ha preso la mia stanza quando sono andata via da sposina perciò l'ho conosciuta per breve tempo. Poi anche lei si è sposata e ha traslocato. Nel libro dedica un capitolo al periodo che ha trascorso nell'appartamento di Via Ruggero Bonghi e ci ha aggiunto una foto che raffigura lei assieme a Shirley, Bert e Mike. Jan con il suo cellulare ha fotografato questa foto.



E' sempre molto bello rivedere Shirley, la mia prima amica a Roma.
La mattina dopo Jennifer ha finito di mettere i bottoni alla giacca elegantissima che aveva cucito prima di partire da New York. Spesso cuce i vestiti su proprio design: a suo tempo ha seguito un'accademia di moda e crea cose bellissime.
Dopo pranzo sono partiti. Ci siamo sentiti spesso. Nelle Marche hanno trovato neve e ghiaccio.


lunedì 19 gennaio 2015

Musica e nostalgia

Sul mio computer è installata Venice Classic Radio che offre un programma non-stop di musica classica e spesso, quando faccio ricerche su Internet, visito Facebook o scrivo sul mio blog, contemporaneamente ascolto musica bellissima. Succede che all'improvviso un brano mi faccia trasalire, rievoca momenti sparsi nella mia vita, luoghi e persone riapparono nella mente con dolce nostalgia. 

Il 19 dicembre sono stata con un'amica nell'Aula Magna dell'Università La Sapienza per assistere ad un concerto dell'Orchestra Internazionale di Roma. I musicisti erano tutti giovani. Del maestro Antonio Pantaneschi mi colpiva l'eleganza fluida delle movenze. Veniva eseguita la Quinta di Beethoven e poi la Messa dell'Incoronazione di Mozart. Esecuzioni perfette. Ascoltando la Quinta inaspettatamente mi è venuto un gropp'in gola, un singhiozzo in profondità. Veniva su il ricordo di quando, anni fa, nell'altra casa, Sigrid ed io dopo un giorno impegnativo di studi per Sigrid e lavori vari per me, ci mettevamo nella stanza di Jan (che si era trasferito in America) a rilassarci facendo la maglia ed ascoltando musica su audio-cassette, per lo più musica classica. Ci interrogavamo su quale cassetta scegliere e su come proseguire con il nostro lavoro a maglia. Erano serate così belle e armoniose.



I miei genitori, i miei fratelli ed io abbiamo vissuto per 5 anni in Argentina, dal 1950 al 1955. Avevamo in affitto parte di un palazzo che una volta era una clinica. Eravamo molto giovani, i miei fratelli ed io, e a volte il sabato sera organizzavamo una festa nel nostro loft. Venivano tanti amici e si ballava fin dentro il giardino illuminato. Quando ad un certo punto la maggior parte degli ospiti se ne era andata mettevamo su musica classica e ci si sdraiava sui letti e su comode sedie. Che senso di beatitudine e serenità. Invitavo anche Anneke che ancora, dopo più di mezzo secolo, si ricorda con piacere quei momenti.
Quando dopo il lavoro in banca (Banco Holandés Unido) a Buenos Aires tornavo a casa con metro e treno e scendevo alla stazione di Ramos Mejia tante volte venivo avvolta dalla musica che proveniva da un negozio di dischi di fronte alla stazione. Che abbraccio di bentornata! Così ho scoperto la voce e la chitarra di Eduardo Falù che non mi stancavo mai di ascoltare. Ho un suo disco, avuto in regalo quando ormai ero tornata in Europa e che piace tanto anche a David.



Dopo l'Argentina siamo emigrati in Canada: London, Ontario. Per breve tempo siamo stato ospiti di un fratello di mio padre, oom (zio) Wopke con sua moglie e suo figlio. Poi abbiamo preso in affitto una casetta al Dufferin Ave che costeggia il bellissimo Victoria Park. Una casetta modesta fra tutte belle villette. Non avevamo niente, si dormiva su materassi per terra e si scivolava in giù perchè i pavimenti erano inclinati. L'unica cosa che non poteva mancare era la musica che sentivamo grazie ai dischi e allo stereo immigrati con noi. 
Abbiamo trovato lavoro, io a due passi, nella London Life Insurance Company, un enorme edificio che comprendeva un intero isolato. Ed abbiamo comprato una bella villetta nella Becher Street, con un mortgage (ipoteca). Un giovane amico canadese ci ha introdotto alla ben fornita biblioteca della città che abbiamo iniziato a frequentare, attraversando la città col caldo o con la neve, prendendo tanti di quei dischi in prestito.
Con flashbacks di pochi secondi, attraverso la musica che sto ascoltando, viene rievocato il passato con sentimenti di tristezza e dolcezza, ricordi nostalgici degli anni della gioventù. Ricordi di persone,  cose, condizioni lontane e perdute.

Il termine nostalgia venne creato dal diciottenne alsaziano Johannes Hofer, il quale, nel 1688, inserì questo concetto nella sua tesi di laurea in medicina presso l'Università di Basilea.
In Francia: mal du pays, in Germania: Heimweh, in Inghilterra: homesickness.


domenica 11 gennaio 2015

Primavera in Olanda 2014 (#4)


Omniversum
La domenica mattina dell'8 giugno, Sigrid, Kevin, Livia e Flaminia sono andati a L'Aia, all'Omniversum che è un maxi teatro con un grandissimo schermo rotondo, a cupola, un bel posto dove andare con la famiglia per passarci qualche ora gradevole guardando films e documentari fantastici. Immagini e suono sono tali che il teatro vibra sulle fondamenta e agli spettatori sembra di trovarsi al centro dell'azione. Ho trovato su Internet che il nome Omniversum è composto da Omnimax e Universum. E' stato costruito sul posto dove prima si trovava il planetario Sijthoff che nel l975 è stato distrutto da un incendio. L'Omniversum, che è al tempo stesso anfiteatro e planetario, è stato aperto al pubblico nel 1984 ed è stato il primo IMax Dome teatro in Europa. Ci sono 300 sedie confortevoli. L'auditorio è facilmente accesibile ai disabili.
Io ho deciso di rimanere a casa per far riposare il piede sinistro che rimaneva gonfio e doloroso. Ho parlato a lungo al telefono con la mia consuocera e mi sono goduta il giardino, ho letto e ho fatto anche la maglia (per le nipotine) e bricolage. Il sole scottava. Sigrid mi ha chiamato una volta per chiedermi se non mi annoiassi. Alle 17.00 ho cominciato a cucinare. E quando sono tornati verso le sei la cena era pronta sul tavolo. Sigrid ha detto: "Che lusso!"


Spesso un'amichetta veniva a casa a giocare, o Livia e Flaminia andavano per un pò di ore da una compagnetta. Ma capitava anche che le due sorelle a casa giocassero tra loro (e litigassero). Una sera, prima di andare a letto, ridendo e chiacchierando, erano molto occupate con i loro peluches. Flaminia faceva finta che un grande orso fosse suo marito. Con tono indignato diceva alla sorella: "Sai una cosa? Lui dice bugie. Dice che noi ci separiamo, ma questo io non l'ho mai detto e non lo voglio." Io ho pensato a quante cose frullano nella testa dei piccoli. Quella sera Sigrid e Kevin sono andati a fare una passeggiata ed io ho messo le bambine a letto. Per Flaminia ho letto un altro capitolo del libro GGG (Grande Gigante Gentile) di Roald Dahl. La maestra lo stava leggendo a scuola in olandese e così a volte Flaminia mi anticipava i fatti del racconto. Quando si è addormentata sono scesa insieme a Livia perchè essendo un sabato poteva rimanere alzata fino alle 9. Non c'era niente di bello in TV e così ha letto alcune pagine del libro Keizer dello scrittore Koos Meinderts.
Sigrid continua il corso di cucito e fa bei vestiti fantasiosi per le bimbe e inoltre come fotografa ha molto occhio, quando prende la macchina fotografica scatta delle foto memorabili alle sue figlie.
Kevin lavora per conto proprio come PR, è infaticabile e sempre di buon umore.
E il 10 giugno sono ripartita per Roma.




sabato 10 gennaio 2015

Primavera in Olanda 2014, #3

Una volta alla settimana Flaminia seguiva un corso di nuoto ed un pomeriggio sono andata a vederla assieme a Sigrid e Livia. Alla fine della lezione i parenti possono guardare seduti su panchine in un angolo della piscina, coprendosi le scarpe con copriscarpe di plastica. Che tenerezza tutti quei piccoli sui sei anni che si tuffano e fanno le vasche a dorso. Adesso che sto scrivendo siamo ormai all'8 gennaio 2015 e tutti i bambini di quel corso ritenuti idonei, tra i quali Flaminia, hanno preso circa un mese fa il brevetto A dopo un esame-cerimonia che si è svolto in una grande piscina appena fuori città. Sigrid mi ha mandato qualche foto.



Il 6 giugno, una giornata bellissima, la scuola steineriana festeggiava nel suo grande cortile la festa della Pentecoste e della natura che si sveglia. Tutti, adulti e bambini, erano vestiti di bianco o di colori chiari. Livia e Flaminia erano carinissime ed eleganti. Gli insegnanti formavano una piccola orchestra e si cantava canzoni che parlavano della primavera e della natura che si ridesta mentre i bambini ballavano intorno all'albero di maggio intrecciando nastri colorati. I piccoli dell'asilo erano seduti a guardare e quelli della prima classe elementare erano i primi ad esibirsi, i loro disegni composti con i nastri erano semplici. Quelli della terza elementare, la classe di Livia, erano già più complicati. Quando la sesta aveva finito il suo turno con un bellissimo intreccio dei nastri venivano liberati in volo dei colombi bianchi accompagnati da un augurio declamato a turno da un bambino e da una bambina. Poi tutti si potevano servire di cose buone preparate dai genitori ed esposte su un grande tavolo. E' stata una festa avvolta da un atmosfera così bella e serena che mi ha fatto sentire felice.


Anche i bambini dell'asilo hanno avuto la loro parte. A coppie hanno formato un festoso corteo nel parco adiacente alla scuola, accompagnate dai parenti. Maschietti e femminucce avevano la testa adorna di fiori di carta. La coppia che inaugurava la sfilata era composta dai bambini più grandicelli dell'asilo e raffigurava gli sposi. La festa della sposa pentecostale è una remota usanza germanica in onore della Madre Terra, evoca la fertilità, la rivincita dell'estate sull'inverno.



Verso sera, in giardino, Sigrid e Kevin hanno sistemate le piante che Sigrid aveva acquistato di prima mattina al mercato lungo il canale Raamsvest che si trova alla fine della nostra stradetta. Questo mercato di piante e fiori si tiene una volta all'anno per tutta la notte, il sabato prima della Pentecoste e fa parte di una tradizione che si chiama Luilak, che si potrebbe tradurre con Pigrone o Dormiglione. Quella mattina, all'alba, i ragazzi vanno per le strade facendo chiasso attaccando barattoli alle loro biciclette e suonando i campanelli delle case per svegliare la gente al grido di luilak! luilak! Questa usanza esisteva già quando ero bambina ad Haarlem. I miei fratelli ed io tornavamo a casa con una piantina per la nostra mamma comprata con i soldi risparmiati per mesi. Io però non ho mai partecipato al baccano perchè non mi piaceva.
Mentre Sigrid e Kevin erano indaffarati con le piante in giardino ho preparato la cena e tutti avevano un grande appetito.



venerdì 2 gennaio 2015

Olanda primavera 2014, #2

Il 27 aprile, giorno del compleanno del re, al Mercato Libero (Vrijmarkt) che quel giorno si tiene nelle strade di tutta la nazione, fra le tante cose di seconda mano esposte per strada dai cittadini, Sigrid e Kevin hanno trovato, ad una cifra irrisoria, il monociclo che Livia da un pò di tempo desiderava ardentemente. Da quel momento quasi tutti i giorni si è esercitata, in casa, in giardino e poi anche nella nostra piccola strada, e flessuosa e agile com'è è diventata incredibilmente brava. Un pomeriggio sono andata con lei al Wilson's Plein, una piazza vicino casa, e nel campo da basket recintato ha fatto tanti giri; le mamme e i bambini la guardavano con meraviglia ed esclamazioni di stupore.
Il 1° maggio, una domenica, c'era un bel sole e nel pomeriggio assieme alle bambine ho disegnato al tavolo in giardino. A turno si sono messe sulle mie ginocchia ed io ero intenerita. Livia mi ha insegnato a disegnare facce di ragazze ed anche i suoi fiori mi piacevano molto. Qualche volta è successo che di sera ero da sola con loro e per Flaminia nella sua stanza leggevo un capitolo del libro GGG di Roan Dahl. Lei ascoltava tutta intenta. Accarezzavo poi la sua testolina e quando dormiva mi sono trasferita nella stanza di Livia che mi ha mostrato tutti i suoi tesori contenuti nei cassetti della scrivania, anche il diario. Sul suo letto aveva esposto tante bambole e peluches e, anche se li conosco da tanti anni, non ricordavo come si chiamano. Livia con pazienza me li ha indicati uno per uno pronunciando i loro nomi e si stupiva che, ciononostante, ancora mi confondevo. Ridevamo. Anche a lei ho carezzato la testolina finchè si è addormentata.



Primavera in Olanda (2014)




Invito disegnato da Flaminia per la sua festa.


In primavera, come ho già scritto in un altro post, sono stata in Olanda. Ci sono arrivata il 14 maggio e ho trovato le bambine cresciute e tanto carine. Il 10 maggio Flaminia aveva compiuto 6 anni ma siccome quel giorno stavano in Sicilia per una breve vacanza, la festa di compleanno si è tenuta il 17 maggio ed era una doppia festa perchè quello stesso giorno io ero nata 83 anni fa. A mezzogiorno sono arrivate le sei amichette invitate e dato che il tempo era bellissimo, Flaminia, le sue compagnette e Livia si sono sedute sull'erba in giardino dove Flaminia, con esultanza, ha aperto i tanti bei regali. Dopodichè in cerchio hanno fatto picnic. Poi si sono spostate al grande tavolo in casa e ognuna di loro ha fatto con impegno un grande collage su cartone colorato. Le torte fatte da Sigrid erano buone come sempre. Kevin ha diretto la danza con le sedie e come erano vivaci e scatenate. Il tempo volava e già erano le 15.00, l'ora della fine della festa e pian piano sono arrivati i genitori di Dara, Faiza, Helena, Iness, Rosa e Mette che sono rimasti a chiachierare per un'altra ora mentre le bambine correvano e giocavano per tutta la casa e in giardino. Dopo questa bella festa Sigrid e Kevn avevano degli impegni e sono usciti con Livia mentre Flaminia ed io guardavamo un film con Shirley Temple (un regalo di compleanno). Quando ad un certo tempo Shirley ha cominciato a saltare la corda Flaminia ha subito cercato la sua corda ed il mio compito era quello di contare i suoi salti. Quei giorni la sua passione era saltare la corda ed è diventata sempre più brava e riusciva a fare sempre più salti consecutivi. Il 27 maggio ha avuto la sua prima lezione di pianoforte da un giovane professore svizzero nel suo studio proprio di fronte casa, nella stradetta. Quel giorno Livia ha fatto insieme alla sua classe una gita nella storica città di Enkhuizen che si affaccia su quello che una volta era il Mare del Sud (Zuiderzee), e che dopo la costruzione della Grande Diga è diventato il lago IJsselmeer. Kevin, insieme ad un altro genitore, si è preso un giorno libero per dare una mano alla maestra. Sono tornati entusiasti di quello che avevano visto e fatto.
A Flaminia piace tanto fare teatro e per gioco con Kevin si è esibita come Moschettiere. Per l'occasione si è scelta un vestito adatto mettendoci una cintura e calzando un paio di stivali. E' uno spasso vederla indaffarata con le sue belle mosse e la voce squillante e melodiosa.