Quando vado al mercato dell'Esquilino attraverso il parco di Piazza Vittorio Emanuele. I giorni che porto con me Seila, la cagnolina di Laura, camminiamo con calma per tutti i sentieri affinchè lei possa annusare tutti i segni lasciati da altri cani e immancabilmente ci deposita qualche sua goccia di pipì. Incontriamo anche altri cani con i loro accompagnatori e fra i cani in genere c'è un annusamento veloce, solo qualche volta c'è entusiasmo e simpatia esuberante da ambedue le parti.
Qualche giorno fa c'è stato un incontro fuori del comune: davanti a noi sotto un grande albero sempreverde c'erano tre pappagallini verdi che stavano beccando chissà che cosa mentre sopra, tra i rami, si sentiva lo svolazzare di ali leggere degli altri membri della famiglia. Non mi era mai successo di vedere così da vicino questi begli uccellini. Un paio di giorni dopo, passando vicino al famoso albero, una signora anche lei sempre a spasso con un cagnolino mi faceva dei gesti, voleva indicarmi che lassù su un ramo una cornacchia cattiva (sue parole) aveva rubato le ovette dal nido di una pappagallina che adesso era disperata. Sentivo empatia per la povera mammina e un senso di impotenza: è nella natura degli uccelli predatori essere cattivi.
Salutavo le pratoline nell'erba che tutto l'inverno sono state presenti, neanche nei giorni di gelo sono scomparse, erano solo raggrinzite per poi riprendersi quando la temperatura si è rialzata. Mentre con il forte freddo un senzatetto ci ha lasciato le penne: è stato trovato morto per assideramento in una strada dell'Esquilino nel suo giaciglio di fortuna. Nel giornale Il Tempo del 30 dicembre 2014 leggo: "Dopo la scoperta di Mafia Capitale e di chi ha lucrato sulle spalle dei bisognosi, La Comunità di Sant'Egidio ha rinnovato l'invito a chiedere scusa ai poveri e a difenderli in queste ore da un'emergenza troppo prevedibile per non essere stata affrontata adeguatamente: quella del freddo che sta investendo la Capitale."
Anche in questo caso si può parlare di vittime e predatori. Animali umani rapaci senza empatia.
Anche in questo caso si può parlare di vittime e predatori. Animali umani rapaci senza empatia.
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