giovedì 28 gennaio 2016

Natale 2015 # 2

La mattina del 27 dicembre Kevin è andato a pattinare sul ghiaccio insieme alle bambine. Jennifer ha voluto andare a dare un'occhiata all'Ikea ad Amsterdam, ha preso il treno. David, Jan, Sigrid ed io siamo andati a fare le spese, ma prima ci siamo diretti allo Spaarne perchè David voleva fotografare il Ponte Bianco (de Witte Brug). Un ponte che risale a prima del 13° secolo e che viene alzato quando deve passare una nave. Sembra fatto di legno ma è di acciaio. Tirava un forte vento. Gli autoscatti davanti al ponte sono venuti simpatici.




Per cena Jan ha preparato la pasta con un buon un sugo per noi nuovo, con le barbabietole. Per farlo assaggiare anche a Jennifer e Jan per dessert c'era di nuovo un banketstaaf e i deliziosi biscotti che la mia amica Junko mi aveva portato dal Giappone. Flaminia si è, su richiesta, esibita al pianoforte; è molto portata alla musica ma il suo maestro vorrebbe che si esercitasse di più. Per adesso per lei è più importante il gioco. Livia, osservando la sorellina e provando da sola, riesce a suonare a due mani diversi brani, ma non vuole andare a lezione.



E' incredibile come disegna bene Livia, piccola com'è inventa dei logos-design originali. Sarà la reincarnazione di un bravo designer? A David ha regalato una sua creazione.


 J & J hanno scritto ognuno un pensiero nell'album dell'amicizia di Flaminia. L'album di Livia era pieno, non c'era più posto.
Il 28 dicembre, dopo la doccia mattutina, Flaminia si è messa la tutina blu da pattinaggio che avevo portato da Roma e ha calzato scarpine da danza. Era carinissima. Jennifer vedendola aveva esclamazioni di ammirazione e rivolgendosi a Kevin gli diceva di tenere a bada questa bambina che crescendo, con questo fisichetto e queste belle gambe avrebbe fatto furore.
Ed era il momento di salutare Jan e Jennifer che partivano per la Sicilia per lavoro. Avevano trovato posto solo su Ryan Air e perciò dovevano prendere il treno per Eindhoven da dove partiva il loro aereo. Kevin li ha accompagnati alla stazione. Sarebbero venuti poi il 7 gennaio a Roma, perciò l'addio era per breve tempo. La sera abbiamo avuto loro notizie, erano arrivati bene.
Di pomeriggio le bambine hanno giocato in un parco giochi e poi David e io abbiamo fatto una lunga passeggiata per le belle strade del centro. Quante volte ci ho camminato da giovane con le amiche, spesso con la  mia cugina Wietske, lei ed io andavamo alla stessa scuola. Camminando mi è venuto un pensiero: chissà se in questo momento sto mettendo il piede nel posto esatto in cui l'ho messo allora?
  

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