venerdì 15 gennaio 2016

Via Giolitti, 6 gennaio 2016

Il 6 gennaio io e David dopo una vacanza di quindici giorni in Olanda siamo tornati a Roma con la KLM. Usciti dall'aeroporto di Fiumicino abbiamo preso un pullman che ci ha portato alla stazione Termini, di là ci siamo avviati a piedi verso casa che non è distante. Camminando per Via Giolitti si vedeva un grande cartellone che pubblicizzava l'Anno Santo della Misericordia e subito dopo ci siamo trovati nel terzo mondo,  non ci potevo credere ma c'erano tanti uomini ed anche una donna che dormivano sul marciapiede contro il muro della stazione, all'addiaccio, persino su un muretto in alto come se fosse un letto a castello. Qualcuno aveva una coperta altri erano rannicchiati solo nei loro vestiti. Erano le nove di sera, la temperatura era di 10°, poco prima aveva piovuto. Pensavo con sgomento che  quest' Anno Santo non ha cambiato per niente la vita di quei miserabili abbandonati da dio e da tutti. Aprendo i giornali prima di Natale ho visto che soldi in giro ce ne sono in abbondanza. Molto del denaro destinato ai poveri è però stato sottratto per scopi personali da laici e da ecclesiastici. Miliardi vengono spesi per il restauro del vecchio e monumentale palazzo delle Poste Italiane di Piazza Dante, destinato ai Servizi Segreti. E cercando su internet  "Proprietà del Vaticano" si rimane a bocca aperta. La chiesa possiede a Roma (e nel mondo) un mastodontico capitale immobiliare.

Lasciandoci poi alle spalle gli esseri umani senza un tetto, ovunque sporcizia e rifiuti sui marciapiedi, strade mal rattoppate e sempre piene di buche, puzza di urina, escrementi umani tra le macchine parcheggiate, montagne di sacchi di rifiuti intorno ai cassonetti strapieni. Il contrasto con il paese del Nord Europa dal quale provenivamo era troppo grande. Vivendo qui ci si assuefa  ma per gli occhi e il cuore rimane una bestemmia. Quando sto nel mio letto comodo e caldo sento empatia con coloro che non ricevono nessun aiuto. Le tasse non servono anche ad assistere i senzatetto e lenire la loro sofferenza?
Quest'anno santo voluto dal signor Bergoglio per loro non è stato fino ad ora misericordioso. I conventi che lui avrebbe voluto si aprissero ai bisognosi sono stati trasformati in lussuosi alberghi a pagamento. Ho visto che qualche casa di suore offre un panino ai vagabondi che bussano alla porta. C'è la Caritas che però non soddisfa la fame dell'esercito di affamati e il bisogno di un tetto sopra le loro teste.






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