sabato 18 marzo 2017

Natale in Olanda - 3


Il 2 gennaio David e Sigrid hanno passato qualche ora ad Amsterdam. Le bambine avevano spesso amichette a casa o erano loro che andavano dalle compagnette. Faceva intorno agli 0 gradi. Quella sera David ha disegnato con le nipotine. Lui dava un tema e loro si impegnavano con zelo ed è sempre un piacere vedere il trio in azione.



Ho parlato al telefono con il papà di Kevin e con la mia unica zia rimasta, tante Stien, 91 anni, sorella di mio padre.
Erano in dieci figli, lei era la penultima. Mi ricordo che i miei genitori raccontavano che per vedere me neonata nella culla dovevano alzare mio zio Foeke di pochi anni più grande di me. Tante Stien mi supera di 5 anni e mezzo. Vive in Frisia in una casa di riposo. Spero di rivederla la prossima volta che vado in Olanda. Avrei voluto sapere da lei molte cose sulla vita di mio padre ma per via della notevole differenza d'età e per il fatto che lui ad un certo punto ha lasciato la Frisia per il Noord-Holland sa pochissimo di questo suo fratello. Da ragazza è venuta qualche rara volta a trovarci insieme ai suoi genitori e dopo solo col suo papà.  La sua mamma, mia nonna, beppe in frisone, è morta a poco più di 50 anni. A quei tempi il viaggio dalla Frisia era lungo. Nel 1932 è stata terminata la Grande Diga (Afsluitdijk), che accorciava di molto il viaggio ma ci si andava in macchina e in quegli anni pochissima gente possedeva un'automobile. Perciò dalla città portuale Lemmer si attraversava in nave l'IJsselmeer (Lago IJssel) che prima della diga era un mare (Zuiderzee) con acqua salata, dopodichè si prendeva un treno da Amsterdam fino ad Haarlem. Diverse volte poi ho fatto questo viaggio all'inverso con i miei genitori e fratelli.
Il pomeriggio del 3 gennaio Sigrid, Kevin, Livia e Flaminia sono andati al circo e David ed io abbiamo camminato per il bel centro di Haarlem con i suoi eleganti negozi. Bussato poi alla sua porta, abbiamo trovato a casa la mia amica Margo che abita nel cuore della città. Margo è artista, lavora con materiali naturali e il suo lavoro è caratterizzato dall'uso di colori terrosi. Il sabato seguente David ed io siamo andati a vedere i suoi lavori esposti al pianterreno dell'ex Vroom & Dreesmann, preso in affitto da un gruppo di artisti. V&D era una catena di grandi magazzini (tipo Rinascente) fondata nel 1887. La catena ha avuto più di 70 filiali in tutto il paese. Il 31 dicembre è fallita. Fino a quando il nuovo proprietario, che dovrebbe essere la canadese Hudson's Bay, non ci si stabilirà, un gruppo di artisti può utilizzare il grande spazio ad un affitto esiguo. I lavori esposti erano tutti molto belli. Le opere di Margo mi piacciono molto, sia i quadri sia le sciarpe e le collane. Bellissimi colori. E' rimasta contenta Margo della nostra visita.
A me dispiace molto che V&D non esista più, era un negozio bello ed elegante e ci ero affezionata. Da quando ero bambina lo frequentavamo, non tanto per fare acquisti, non c'erano soldi sufficienti, ma più per guardare e ammirare tutta la bella merce. E a me bastava. Non agognavo di possedere più di quello che avevo. Dopo la guerra l'offerta di vestiti era scarsa. Un giorno nelle vetrine di V&D c'era un annuncio che diceva che il giorno seguente i vestiti per giovinette, indossati dai manichini in vetrina, sarebbero stati messi in vendita al prezzo simbolico di l fiorino. Mia madre si è messa in fila che era ancora buio e quando io sono tornata da scuola, con grande soddisfazione mia e forse più ancora di mia madre, ero in possesso di un bellissimo vestito; mi sembra fosse a fiorellini. Un inverno molto freddo i miei fratellini ed io siamo usciti con mia madre che per riscaldarci ci ha offerto una scodella di zuppa di piselli da V&D; per noi bambini era molto più gustosa, perchè differente, della zuppa preparata da mamma. Questo ricordo mi è rimasto nella mente con tanta chiarezza. Vuol dire che è stato un evento particolare, insolito.
Dagli anni '90 in poi abbiamo qualche volta pranzato nel ristorante self service situato all'ultimo piano di V&D, scegliendo un tavolo accanto ad uno dei finestroni con vista sulla città. Altre volte, camminando da sola per de Grote Houtstraat, non potevo resistere, entravo da Vroom & Dreesmann e al grande banco di leccornie compravo un gevulde koek, un dolce ripieno di pasta di mandorle. Per me nessuna pasticceria sulla piazza superava quella di Vroom & Dreesmann. Questa volta a Natale mi è mancata questa piccola incursione: ormai V&D è chiuso.







                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                       

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