Il 27 dicembre 1966 scrivo nel mio diario che: David è un amore, è di buon umore, allegro,ubbidiente e mangia di più. E' come se da lui fosse rotolata via una pietra da quando non va più a scuola (ci sono le vacanze scolastiche). Non ci ha mai detto niente, solo anni dopo ci ha raccontato che la maestra gli dava le bacchettate sulle mani.
Nel pomeriggio, mentre lui giocava da Stefano, io, insieme a Jan, ho fatto visita alla famiglia Bozzi. Quasi tutti i figli maschi e la figlia Annamaria giocavano a carte intorno al tavolo. La signora Bozzi ci faceva sempre tante feste quando la andavamo a trovare. Ho chiacchierato con lei mentre Jan sulle mie ginocchia guardava le figure in un libro, le indicava con un ditino e le illustrava con parole. La signora si mostrava sbalordita di quanto sapesse riconoscere e poi spiegare un bambino di due anni. Esclamava: "Questo bambino è un prodigio." Le stessa parole le ha usate quando ha visto David piccolo indicare una figura in un libro e dire: Dante Alighieri! Lei allora gli ha chiesto: "Ma chi è questo Dante Alighieri?" E lui ha risposto: "Ha scritto La Divina Commedia".
Il 29 dicembre, di mattina presto, Pino è andato ad Avellino per una breve visita. Nel pomeriggio ho visto con i bambini per l'enessima volta il film La Spada Nella Roccia. David se l'è goduto di nuovo mentre Jan per un pò ha dormito sulle mie ginocchia. Il giorno dopo eravamo dall'amichetto Mario a Piazzale degli Eroi. Avevo un bel presentimento e ho telefonato a casa e sì, Pino era tornato molto più presto del solito. I maschietti erano eccitati sapendo il papà già di ritorno e perciò già alle 19.00 abbiamo preso un taxi. Pino aveva dei regali per i suoi figli: dalla nonna una chitarra giocattolo, dalla zia Tina una sciabola e una pistola e dallo zio Emidio di Chiusano un vero elmetto della prima guerra mondiale. Abbiamo mangiato pollo cucinato da mia suocera. Ancora non eravamo vegetariani.
La mattina del 31 dicembre è venuta la solita signora a pulire casa. Abbiamo portato un pacco con cibarie all'uomo cieco che chiedeva l'elemosina in Via Teulada. Siamo passati da Cristina, stava bene. Dopo pranzo David ha giocato da Stefano, Jan dormiva, Pino scriveva, io facevo la maglia. Quando Jan si è svegliato sono andata a prendere David, ci siamo cambiati ed abbiamo preso un bus per Via Veneto. Al Cavallino Rosso abbiamo mangiato la pizza. Tornati a casa Pino ha acceso dei fuochi d'artificio sul balcone, per la delizia dei maschietti. Poi dopo aver mangiato del panettone ed essersi bagnati le labbra con lo champagne, alle 21.30 David e Jan sono andati a letto. Pino ha scritto ancora ed io ho fatto la maglia: come si stava bene nella nostra casuccia calda. Jan si è svegliato un paio di volte al rumore dei botti nella strada e poi ha vomitato. Gli ho cambiato il letto. All'una Pino ed io ci siamo coricati: un altro anno finito. Un anno felice.
Il 3 gennaio David è tornato a scuola solo per due giorni poi era di nuovo vacanza. Il 5 gennaio abbiamo preso un taxi. Alle 8.20 partiva il nostro treno che è arrivato a Firenze alle 12.15 con mezz'ora di ritardo. C'era da aspettare fino alle 15.20 per il pullman per Abetone. Frattanto abbiamo ammirato la Piazza della Signoria con la statua del David di Michelangelo e abbiamo visitato il Duomo. In una rosticceria abbiamo mangiato con appetito. Nevicava leggermente. Il bus ha impiegato 3 ore e mezza. Jan ha dormito. Il viaggio era troppo lungo, alla fine non mi sentivo proprio bene. Alle 19.00 siamo arrivati, c'era tanta neve. L'albergo era carino ma ci hanno dato una piccola stanza per noi quattro mentre avevamo prenotato due camere collegate internamente. Ci siamo lavati e cambiati e dopo aver mangiato, tutti a letto alle 21.30. Il giorno dopo Jan si è rotolato nella neve, non si aspettava che la neve fosse tanto fredda, le sue mani erano ghiacciate e doloranti. Piangeva. I paesaggio con la neve era bellissimo. I giorni seguenti abbiamo preso in affitto una slitta per i ragazzini che scendevano le colline divertendosi un sacco. Pino e Jan si sono arrampicati su per la montagna l'8 gennaio, l'hanno ripetuto il giorno dopo, belle avventure. Jan si divertiva con la slitta. Io mi godevo il sole seduta sulla slitta di David. Sentivo il vento che sussurrava dolcemente tra gli alberi e pensavo alla trilogia di Sigrid Undset. Alla sera i bambini erano talmente stanchi che dopo cena e un racconto di Pino dormivano all'istante. La temperatura di giorno era di 12° sotto zero, di notte -15. Abbiamo ottenuto le stanze come da noi prenotato.
Il 10 gennaio abbiamo preso la cabinovia e su in montagna era stupendo. I maschietti hanno trovato altri bambini con cui giocare. Abbiamo scattato qualche foto. La sera quando i bambini dormivano Pino ed io abbiamo visto in tv il film Lo Scapolo con Alberto Sordi. Il giorno dopo di nuovo in sù con la cabinovia. Si stava talmente bene che ci dispiaceva quando era ora di tornare in basso.
Il 12 gennaio di mattina ancora sole e neve e ci siamo intrattenuti con altri ospiti dell'albergo. Dopo il pranzo, di fuori al sole, abbiamo aspettato il pullman che è venuto in perfetto orario, alle 14.15. L'autista ha fatto del suo meglio per arrivare in tempo e farci prendere il nostro treno a Firenze. Ce l'abbiamo fatta giusto in tempo. Nel nostro scompartimento uno strano compagno di viaggio. Ci diceva che lui era il capo di tutto l'universo, non mangiava, non beveva, non dormiva e sarebbe rimasto eternamente giovane. (Aveva 39 anni ma dimostrava di averne di più) Andava a Roma per vendere il suo segreto. I bambini erano chiassosi. Siamo arrivati a Roma alle 21.05. Abbiamo preso un taxi. Tutti a letto prestissimo.
Nessun commento:
Posta un commento