Il pomeriggio del 14 dicembre, dopo aver giocato con gli amichetti, David e Jan si sono messi a dipingere. Non mi ricordavo che così piccoli già si dessero da fare con la pittura. Jan era carinissimo col pigiamino nuovo che avevo comprato alla Rinascente. Ne ho preso uno anche per la piccola Chiara, la bimbetta di Adriana e Franco. Cristina e Giulio sono venuti a cena.
Il 17 dicembre, un sabato, Pino ed io siamo stati invitati per una serata da Marisa e Elveno Pastorelli. La giornata si svolgeva così: di mattina dopo aver rifatto i letti ho fatto le spese al mercato di Via Sabotino insieme a Jan. A pranzo avevamo ospiti: Bert e sua moglie Annelies. Non sono rimasti a lungo, avevano un impegno. Ho lavato i piatti e sono uscita con i ragazzini che si sono divertiti a giocare dentro e sopra delle macchine abbandonate. Faceva freddo, di mattina c'era del ghiaccio per terra. I bambini avevano le guance rosse. A casa di Stefano, che era gelata, hanno guardato la TV per un'oretta. Ho fatto il bagno a David con l'aiuto di Jan che si è inzuppato per bene. Ho messo Jan a letto e Pino che tornava dal lavoro l'ha fatto dormire mentre io mi sedevo con David che faceva i compiti. Alle 21 meno un quarto sono venuti Giulio e Cristina. Pino ed io abbiamo preso un taxi. Indossavo un tubino nero e avevo un nastro nei capelli, una pelliccia finta. E' stata una bella serata. All'una eravamo a casa. Cristina e Giulio sono rimasti a dormire. Il giorno dopo sono venuti a pranzo: spaghetti alla genovese, insalata e le paste domenicali. Anche il giorno dopo hanno pranzato da noi.
David per il suo compleanno ha avuto dai nonni canadesi qualche dollaro da spendere e nel pacco che è arrivato c'era un giaccone invernale per lui e uno per Jan. In un negozio del centro David si è scelto due scatole di soldatini e Jan ha avuto un piccolo aeroplano. Io ho acquistato della lana azzurra per farne un pullover per Jan.
Il 24 dicembre era il compleanno di David: 6 anni. Prima di andare a scuola gli abbiamo dato i nostri regali: una pistola dei pirati, un libro e soldatini. Più di tutto gli è piaciuta la pistola. Verso le 16.00 cominciava la festa di David. Cristina e Giulio sono venuti per dare una mano. Da loro David ha avuto un libro, e caramelle anche per suo fratello. Anche Adriana ha pensato a David: una scatola di matite colorate; e soldatini per Jan. Sono arrivati gli amichetti: Claudio e Matilde, Germana (con la nonna), Renzo e Stefania, Marco (con la mamma), Marcello e Mario (e la mamma), Stefano non è venuto perchè aveva la tonsillite. I bambini hanno mangiato, bevuto e giocato a sazietà. Pino, che era venuto appositamente dal lavoro, ha fatto con loro il gioco della pesca con indovinelli: c'erano premi per tutti. Un collega di Pino, Fabrizio, ha scattato qualche foto e anche lui si è divertito. E per finire la torta (fatta da me con le pesche) con sopra le candeline. E' stata una festa molto riuscita.
Il giorno dopo era Natale. A quei tempi la RAI dava ai figli dei dipendenti un regalo di Natale. E quando i maschietti si sono alzati hanno trovato nel soggiorno un castello per David e per Jan una biciclettina (Pino ha dovuto prima montarli). Come erano contenti. La mattina dopo ho preparato il pranzo e sono venuti Cristina e Giulio e insieme siamo andati a Piazza San Pietro, il Papa benediceva gli astanti. Il tempo era mite, bellissimo. Di ritorno siamo passati dalla signora Raparelli, le abbiamo dato un pacco e l'abbiamo pregata di venire con noi per il pranzo ma lei non ha voluto.
E' venuto Dante a pranzo, un amico messicano che avevamo conosciuto attraverso Giulio e Cristina. Ha guardato i disegni di David con molto interesse definendoli fantastici. Abbiamo ascoltato musica. Cristina si è riposata, poi abbiamo lavato i piatti insieme.
Il 26 dicembre David ha portato un libro all'amichetto Stefano per il suo onomastico. Pino è andato con i maschietti sul nostro monte e io frattanto ho ordinato la casa e pulito il balcone. Per caso ho alzato gli occhi e ho visto sul pendio, stagliate contro il cielo azzurro, le figure di Pino, David e Jan. Ci siamo salutati con la mano. Ero tanto emozionata. Nel pomeriggio abbiamo fatto il giro delle chiese per vedere i presepi.
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