martedì 19 settembre 2017

New York primo giorno

La mattina del 31 agosto David mi ha accompagnato all'aeroporto prendendo il pullman delle 9. Alle 11 di sera l'aereo è atterrato a New York. Un gentile signore mi ha aiutato con la valigia. Jan mi stava aspettando. Aveva ancora un aspetto rilassato ed abbronzato dalle vacanze messicane. Abbiamo preso un taxi. Non mi sembrava vero di stare di nuovo coll'amato secondogenito, respirando l'aria newyorchese e vedendo il paesaggio familiare ma sempre un pò nuovo. Chiacchieravamo di tutto con il sottofondo di una musica gradevole. Jan ha portato la valigia su ed io l'ho aspettato davanti a casa seduta sui gradini. Che bella strada, che belle case. Che meraviglia essere di nuovo qui. Abbiamo camminato per il quartiere e fatto le spese da Best Market. Come se non fosse passato un anno.  Nella casa accogliente abbiamo cucinato insieme, Jan come sempre ha lavato i piatti e ci siamo visti un film. Era ieri che ero partita?
Il giorno dopo Jan aveva un mucchio di lavoro da fare ed è uscito con un carico di bottiglie di vino da assaggiare con i clienti. Io sono uscita insieme a lui e nella biblioteca comunale del quartiere ho preso in prestito 4 films.
Seduta su una panchina del Morningside Park ho visto i bambini piccoli giocare, mentre i più grandi penso che fossero a scuola, ricominciata dopo le vacanze estive. Ho esposto la mia faccia al sole che era carezzevole, non scottante, la temperatura si era abbassata all'improvviso. Mi sono incamminata fino al laghetto con le oche canadesi, tartarughine che prendevano il sole su grossi sassi esposti nell'acqua, il salice piangente e,  dove l'anno scorso c'erano lavori in corso, adesso crescono piante in fiore. Qui curano i parchi con passione.
Ringrazio gli dei di essere ancora una volta da Jan a New York.

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