lunedì 29 ottobre 2018

1977, 1 - 9 settembre, Roma


Ormai è arrivato settembre. Da Arpino Sigrid ci ha fatto sapere che si divertiva molto. David continuava ad andare a lezione di matematica una o due volte al giorno e a casa faceva i compiti, spesso col mio aiuto. Allora non si era ancora arrivati alla scoperta che David soffrisse di discalculia. Adesso gli studenti con questo problema vengono aiutati in ogni modo. Lui era da sempre bravissimo a disegnare. Leggo nel mio diario che dopo aver sfogliato un vecchio libro olandese "Rijmpjes en versjes uit de oude doos" (Rime e filastrocche dalla vecchia scatola) lui ha fatto un disegno molto carino di due contadini olandesi. Questo libro esiste da più di cento anni, viene sempre ristampato. Ancora mi ricordo tanti versi, li ho cantati da piccola e poi li ho cantati per i figli. Teneri nursery rhymes che provocano nostalgia.
 
 
 
 
Jan con l'amico Fulvio andava al CAR oltre a giocare in una squadra di calcio. David e anche io ogni tanto facevamo una nuotata nella piscina del CAR. Sul nostro terrazzo cucivo toppe sulle ginocchia dei jeans dei ragazzi, erano affezionati a questi pantaloni e non volevano buttarli. Per queste toppe David era preso in giro, le bande di ragazzini del quartiere l'avevano soprannominato il Toppa. Anni dopo le toppe andarono di  moda e la mia amica Isabella Peroni mi ha detto: eravate dei precursori.  A Jan leggevo il libro Huckleberry Finn di Mark Twain.  Il 3 settembre il tempo era bellissimo, radioso. Nel pomeriggio ho avuto la visita di due coniugi della nostra strada, lui un ex generale. Quando i nostri ragazzi giocavano giù per strada con i loro amici e questa coppia passava in compagnia di parenti o conoscenti si fermava e vedevo dal balcone che indicava agli altri i nostri figli. Ai signori Murano ho mostrato la casa e poi sul terrazzo abbiamo chiacchierato e preso una bibita. Non avevano figli e dicevano che si sentivano spesso soli. Sono rimasti un paio d'ore. Frattanto i ragazzi sono rientrati. I Murano nel salutarci si sono complimentati dicendo che per loro i nostri figli erano i più bei bambini di tutta la zona. Più tardi è tornato Pino che aveva fatto una scappata ad Avellino per due giorni. Ha portato un sugo fatto dalla sua mamma, biscotti alla mandorla, la mia passione, comprati nella rinomata pasticceria De Pascale, e per Sigrid una catenina d'oro da parte di zia Dora, sorella di mia suocera, che, abitando a Salerno, non aveva potuto essere presente alla festicciola della prima comunione di Sigrid. Dopo cena abbiamo visto alla tv il film Morgan matto da legare, con Vanessa Redgrave. A quante bambine è stato dato il nome Vanessa quando questa attrice è diventata famosa.  
Il 7 settembre è venuta a cena la famiglia Peroni al gran completo. Il figlio Marco era compagno di classe di Jan  e le nostre famiglie sono diventate molto amiche per tanti anni. Ho preparato una bella cena e poi, come dessert, una torta con le pesche. Dopo cena abbiamo visto una parte del programma Giochi senza frontiere. Pino ha scritto una dedica nel suo libro Gli Scampati da loro acquistato e ha regalato il suo primo libro All Right. Una bella serata con carissimi amici.
Jan ha cominciato un puzzle ed io nelle tregue di lavoro l'ho aiutato a cercare i pezzi. I puzzles mi sono sempre piaciuti e forse perciò mi piaceva l'algebra che è come risolvere puzzles.
L'8 settembre Jan si annoiava. Nel pomeriggio sono andata con lui al Foro Italico. Seduti sulle gradinate dello Stadio dei Marmi osservavamo giovani di ambo i sessi che saltavano e correvano. Anche Jan si è messo a correre finchè era tutto un sudore. Sulla via di ritorno abbiamo incontrato David che dopo 4 ore di lezione sentiva il bisogno di sfogarsi facendo una corsa intorno allo Stadio dei Marmi.
Il 9 settembre David è andato a scuola per l'esame di matematica. Dopo qualche ora è tornato a casa, diceva che era andato discretamente. Ho telefonato a Pino per dargli le buone notizie. Nel tardo pomeriggio Pino ed io siamo passati dalla famiglia Bozzi. Paolo e Giovanna erano pieni di aspettative e hanno tirato un sospiro di sollievo.  
 
 
 

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