martedì 9 ottobre 2018

1977, Roma in agosto (1)

 
Tornati a Roma dopo le vacanze Pino ha ripreso il lavoro alla RAI e David quasi tutti i giorni era a lezione di matematica e fisica da una figlia della famiglia Bozzi a Via Teulada. Con l'amico del quartiere, Mario Frittella, ha lavorato per qualche giorno in un'autofficina in Via Faravelli, traversa di Via Teulada. Quante volte sono passata davanti a quel garage con i figli piccoli, prima in carrozzina poi in passeggino. Via Faravelli allora finiva nella campagna; lì iniziava un sentiero che si inerpicava fin sopra Monte Mario. Una volta cresciuti i figli, prendevamo quel sentiero arrampicandoci su fino alla cima.  Alla base del monte, in prossimità del sentiero, sostavamo a volte nel cortile dei coniugi Alfredo e Genoveffa dove i bimbi giocavano con l'amichetto Stefano, la sua sorellina Maria  e il fratellino Roberto.

Maria, Stefano, David - Settembre 1964


David a Via Faravelli

Il proprietario del garage si affacciava quando passavo interrompendo per un attimo il lavoro e chiacchieravamo un pò. Spesso con lui c'era suo figlio Nico di qualche anno più grande di David. David è rimasto amico di Nico e quando, nel 2017, si è sposata sua figlia David ha scattato le foto del matrimonio. Nel 1980 abbiamo avuto lo sfratto e ci siamo trasferiti in una bella casa alla Balduina. Un giorno che Jan è passato per il vecchio quartiere ha salutato il papà di Nico che gli ha detto: "Tua mamma era così bella che quando passava tutti si giravano." Jan mi ha riferito queste parole e naturalmente mi sono piaciute ma come al solito sentivo anche meraviglia, come se fossero dirette ad un altra me. Sono cresciuta in un paese dove i complimenti non si fanno, oppure sono una rarità. In Argentina, dove ho vissuto per cinque anni, e poi in Italia, sono molto complimentosi e spesso quando ho ricevuto un complimento incredula l'ho annotato nel mio diario.
Quell'agosto Jan stava in montagna ospite dell'amico Fulvio per quasi due settimane. Sigrid ed io andavamo spesso al CAR (Circolo Aziendale RAI) per goderci la piscina, il verde e gli amici. C'era una bambina, Vera, che piaceva tanto a Sigrid e dopo la piscina facevano doccia e shampoo insieme. All'ora di pranzo, sul prato, Sigrid faceva a maglia un vestito per una Barbie. Una mattina, insieme a Pino, da La Parigina, Sigrid ha comprato un paio di espadrillas originali spagnole per se e ha scelto un paio di zoccoli per Jan. Io ho preso un paio di scarpe bianche. Questo negozio di scarpe a Piazza San Silvestro era il nostro preferito. Il direttore era una persona amabilissima e con le svendite cercava nel magazzino nel sottoscala le misure adatte per tutti noi. Tante scarpe arrivavano dalla succursale di Venezia ed erano bellissime. Qualche volta c'era anche sua moglie, anche lei molo carina. Per tanti anni ci siamo riforniti di scarpe da La Parigina. Quando Sigrid era ormai una signorinella (e uno splendore), il direttore l'ammirava e le ha fatto un bel complimento: "Se io fossi più giovane non ci penserei un  attimo ad invitarti a uscire con me." Purtroppo quel negozio non esiste più come non c'è più neanche il grande negozio di libri Remainders. E la piazza ha cambiato fisionomia.
Vedo nel mio diario che la sera tardi del 5 agosto è venuto Julio. Ci ha portato bottiglie di vino e di liquore di Loreto. Era venuto a Roma per prendere all'aeroporto sua cognata (sorella di Paquita) e suo figlio che arrivavano il giorno dopo. Julio dormiva da noi, i suoi ospiti in una pensione. Lui gli ha mostrato la città. Il 7 agosto sono venuti tutti a pranzo da noi. Quando sono partiti per le Marche ho dato a Julio tanti pensierini per Alicia, Carlos e Miguel e anche per i bambini loro vicini di casa.
 
 

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