lunedì 22 aprile 2019

Jan ad Haarlem , 29 marzo - 2 aprile 2019.

 
Prima di presenziare alla fiera internazionale del vino Vinitaly Jan ha preso un aereo per l'Olanda. Ha viaggiato di notte e la mattina del 29 marzo è arrivato ad Haarlem da dove mi ha telefonato per dirmi che il viaggio era andato bene. Mi ha passato Sigrid e lei  come sempre si è meravigliata dell'energia di Jan: appena arrivato è andato insieme a lei in bicicletta alla scuola di Flaminia per  assistere alla recita di Flaminia con la sua classe (la quinta) e subito dopo si sono trasferiti nella scuola superiore accanto alla scuola elementare dove anche Livia e la sua classe eseguivano una recita. Per l'occasione è venuto anche Kevin assentandosi per qualche ora dal suo ufficio dell'Aja. Poi Jan e Sigrid hanno fatto la spesa e tornati a casa Jan finalmente si è riposato un pò nella sua casa di Popelingstraat. Il giorno dopo, durante la consueta telefonata, Sigrid mi ha fatto sapere che la sera precedente Jan ha preparato la cena:  pasta con un sugo molto saporito. Questa mattina, era un sabato, erano andati tutti insieme a camminare nel  bellissimo parco naturale di Elswout. Dopo pranzo hanno accompagnato Flaminia in piscina dove tre volte alla settimana segue con passione un corso di nuoto sincronizzato. Dopodiché Jan ha preso la bicicletta per rivedere, sul canale Brouwersvaart, la prima casa dove abitavano Sigrid e Kevin in una stradetta incantevole ma più lontana dal centro della città.
E il giorno dopo, 31 marzo, Jan  ha attraversato in bicicletta le dune per arrivare alla Bloemendaalse Strand (strand=spiaggia). Quante volte sono stata io su quella spiaggia, da bambina e da giovincella. Ci si andava a piedi o in bicicletta.
Allora era tutto più selvatico. C'erano meno sentieri che tagliavano le dune e sulla spiaggia chilometrica non si trovavano ancora bars e ristoranti. Ci si andava con in borsa un asciugamano e i panini. Anche se il mare era freddo e con onde altissime ci si buttava dentro con coraggio e divertimento. Nella primavera erano in fiore le roselline delle dune (duinroosjes). Che profumo meraviglioso, inebriante.




Mi ricordo che un'estate siamo tornati a casa con un secchio pieno di more. Mia madre ne ha fatto la marmellata. Un altro ricordo: un inverno con un gruppetto di amici tra le dune abbiamo acceso in un bunker della II guerra mondiale un fuocherello per abbrustolirci le patate portate da casa che con un pò di sale erano una leccornia. Eravamo felici e contenti con poco. Si camminava e pedalava moltissimo. Inconsapevoli  dell'avvento dell'era della televisione e del cellulare.
Al paviglione-ristorante Parnassia Jan si è seduto a prendere un caffè con vista su spiaggia, dune e mare.
In bicicletta ha poi girato Haarlem in lungo e in largo scoprendo inaspettatamente bei posti quasi nascosti. E ha seguito il corso del fiume Spaarne che a un certo punto diventa molto largo. Ed è là che io a tredici anni ho attraversato il fiume a nuoto con mio padre che mi seguiva con una barca a remi.  Questo fatto lo riprenderò in un post che parla di quando ero bambina.
Come sono felice che i miei figli ci tengano a rimanere in contatto fra loro anche vivendo in paesi lontani. Sono molto legati..
 
 



 

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