Il 2 aprile Jan ha preso un aereo a Schiphol ed è volato a Fiumicino dove ha incontrato e abbracciato Carlos che era in partenza per le Canarie.
Qui a casa il mio figlio americano è arrivato alle 16.20. Aveva un ottimo aspetto. Che bello rivederlo, l'avevamo aspettato con ansia. David e Jan sono usciti per una passeggiata nei dintorni di casa. Sigrid mi ha chiamato dicendo quanto era stato bello avere Jan con loro. Ho preparato la cena: pasta e verdure. Era come se Jan non fosse mai stato lontano. La mattina dopo (e le mattine seguenti), appena fatto colazione Jan si è messo al suo laptop a lavorare facendo e ricevendo telefonate. A piedi poi è andato a prendere il fratello al Liceo Artistico di Via di Ripetta sulla piazzetta Ferro di Cavallo dove David insegna e dove lui e David hanno frequentato Liceo e Accademia. Sono tornati a casa sul motorino sgangherato di David. Jan a New York è abituato a pranzare molto presto per fare poi sullo scooter o in metro il giro dei clienti: wine bars e ristoranti. In sua assenza c'è Jennifer che da qualche anno lavora con lui. Qui a Roma gli preparavo una macedonia e una tazza di tè che accompagnava ad una fetta di pane. David ed io mangiamo più tardi. Era venuta a pranzo anche Valeria, un'amica di David. Nel pomeriggio Jan ha visitato, come fa spesso, la mamma del suo amico Gianni che purtroppo non c'è più. Si è incontrato poi con David e il suo amico Mauro alla boutique dell'amica tedesca Simone. A Jennifer pacciono molto i capi di abbigliamento che crea Simone e ne ha acquistati diversi.
David e Jan sono tornati a cena con Mauro e Rachele. Jan aveva già preparato in anticipo un piatto di carciofi e David ha condito a modo suo una scodella di lenticchie. Poi c'era un insalata e una padella con patate, cavolo e cipolle. In vista della venuta di Jan a Roma tanti produttori di vino ci hanno fatto pervenire un mucchio di bottiglie da assaggiare. E perciò sul tavolo si sono accumulate diverse bottiglie aperte. Durante questa sua permanenza Jan ha incontrato due produttori del Lazio ed è tornato a casa con altre bottiglie da provare.
Il giorno dopo, il 4 aprile, Jan si è visto a Trastevere con Marco, amico della scuola elementare. Da anni non si vedevano. E' stato un bell'incontro.
Il 5 aprile, evento culturale al Pigneto. Per Jan era l'ultima serata romana e per l'ultimo wine tasting abbiamo invitato l'amica e nostra vicina di casa Flavia. Abbiamo mangiato benissimo: pasta con sugo di piselli e zucchine, insalata e una parmigiana di melanzane preparata da Flavia. I dolci che Jan ha portato dall'Olanda son finiti in un attimo. Hanno assaggiato con impegno e critiche positive e negative vini bianchi, rossi, naturali e innaturali. Io sono astemia ma ho trovato divertente ascoltare le opinioni e vedere le facce concentrate dei miei compagni di tavolo.
Il 6 aprile David è andato a scuola e Jan, dopo colazione ed altri assaggi di vino con molto sputtacchiare, alle 9.45 mi ha abbracciato ed ha preso un treno per Verona. Per telefono ci ha sempre informati sulle sue vicissitudini a Verona e sui suoi spostamenti alla fine di Vinitaly nel nord dell'Italia dove ha incontrato produttori ormai divenuti amici. Il 15 aprile era di ritorno a New York. Se tutto va bene lo rivedrò a fine agosto a New York per una ventina di giorni.
A David manca molto suo fratello con cui parla volentieri di tanti argomenti.
Dalle mie cartelle con i collages ne ha scelti quattro per la nuova casa nel Bronx.
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