"La capitale" e' una grande citta'
dalle molte facce, io ho alloggiato nella medina, l'antico centro.
Vicoli e stradine chiuse al traffico, una kasbah con tanti negozietti,
spesso divisi per strade, i souks, specializzati in uno specifico ramo:
profumi, gioielli, dolciumi, erbe e spezie, vestiti, scarpe e ovviamente
tanti cose "tipiche" come sandali, tuniche e bigiotteria che in
verita', come mi ha detto una persona del posto, sono tutti articoli
fatti in Cina. Durante il pomeriggio negozi chiusi, strade deserte e poi
alle 18:30, ora del tramonto, si sente un colpo di cannone che dichiara
il termine del digiuno iniziato la sera prima e tutti cenano con
impegno. Segue un'ora di preghiere e dopo le nove la medina si riempie
di una grande folla, le saracinesche dei negozi si riaprono e un vivace
passeggio comincia e continua fino a mezzanotte passata. Ho visitato le
vicine rovine di Cartagine e il celebre villaggio di Sidi Bou Said dove
molti artisti del 1900 hanno vissuto e dipinto. Dopo 3 giorni nella
capitale con un treno in pessime condizioni e con un'ora di ritardo sono
arivato a Sousse, localita' marittima che di estate e' meta di migliaia
di europei. Fuori stagione era deserta, la sua medina splendida e'
considerata forse la piu' bella del paese. Da li' il giorno dopo con un
minivan con 7 passeggeri sono arrivato a Mahdia, un piccolo paese sul
mare. Faceva freddino e tirava un vento fortissimo, strade deserte e
l'atmosfera era un po' surreale, non proprio invitante. Dopo una
passeggiata solitaria di svariati chilometri sul lungomare ero affamato
ma era tutto chiuso e l'unica cosa che sono riuscito a trovare e' stato
un chapati col formaggino da un venditore ambulante. Ho quindi deciso di
tornare con un giorno di anticipo a Roma, il Ramadan non e' il periodo
ideale per viaggiare come turista nei paesi musulmani. Avendo un volo
serale mi rimaneva tempo a sufficienza per fare una deviazione per El
Jem dove si trova l'anfiteatro romano in migliori condizioni di tutti
gli anfiteatri esistenti e che secondo alcuni studiosi e' addirittura
piu' bello del Colosseo. Nel tragitto ho conosciuto due giovani della
vicina Mauritania, studenti universitari in Tunisia che gode fama di
avere ottime scuole. Con loro abbiamo visitato il monumento e tanti
giovani mi fermavano incuriositi e desiderosi di farmi domande e parlare
inglese, molto aperti e intraprendenti. Tornati insieme alla stazione
dei minibus ci siamo salutati, diretti a diverse destinazioni. Arrivato a
Tunisi avevo ancora il tempo di comprare qualche dolcetto tradizionale
da portare a Roma poi con un taxi fino all'aeroporto. Erano passati 47
anni da quando con tutta la famiglia eravamo stati a Tunisi, una breve
tappa di una crociera nel mediterraneo sulla nave Amerikanis. Dopo
neanche un'ora di volo ero a Roma e a casa mi avevano aspettato per
cenare insieme. Che bello stare di nuovo con loro.
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