sabato 1 ottobre 2011

High Line


Ieri, a intervalli, temporale e pioggia. Nel primo pomeriggio c'è stato uno schiarimento e siamo usciti sullo scooter. Jan aveva degli appuntamenti di lavoro e mi ha lasciato come al solito in qualche parte. Camminando per Broadway all'improvviso ha cominciato a diluviare. Meno male che avevo addosso una giacca col cappuccio e mi sono riparata nei negozi. Nella 34a Strada sono entrata da Conway, un grande magazzino che ha un aspetto trasandato ed è stracarico di merce esposta in modo confuso,  però i prezzi sono convenienti. C'è  di tutto. Cose utili per la casa, per la scuola, per Halloween, scarpe, vestiti per bambini e per adulti. Entrando la prima impressione è di sbigottimento: da dove cominciare? Ma io ormai conosco questo warehouse, ce n'è anche uno anche ad Harlem e ci vado ogni anno per dare un'occhiata nel reparto camicie da uomo. E' successo che David tanti anni fa si è comprato da Conway un paio di camicie con disegni particolari e dopo mille lavaggi sono ancora come nuove. E' contento quando gli porto qualche camicia della stessa marca, sono originali e non si trovano da nessun'altra parte. E in questo Conway ne ho trovata una che si distingue da quelle che ha già.
Quando ho rivisto Jan, miracolosamente il tempo è cambiato in meglio. Un pallido sole è sbucato fra le nuvole. E così abbiamo optato per rivedere il High Line Park che si trova nella zona Chelsea ed è stato creato su alcuni binari ferroviari sopraelevati dove transitavano i treni merce. Dal 1980 i binari sono fuori uso e si parlava di demolirli. Nel 1999 un gruppo di cittadini ha formato un'associazione "Friends of the High Line" che si è opposta con forza alla perdita di una parte storica della città e ha ottenuto buoni risultati. Landscapes architects newyorchesi hanno progettato un giardino-parco su questi binari e due anni fa è stata inaugurata la prima parte. Quest'anno è stato terminato il secondo tratto. La terza ed ultima parte sarà ultimata nel prossimo futuro. Il successo di questa passeggiata è enorme, i visitatori vengono a frotte. Ed è una cosa meravigliosa: in mezzo al caos di una metropoli, là in alto c'è un altro mondo, un mondo irreale. C'è verde, tranquillità meditativa, la vita si rallenta, si respira. Gli architetti dello studio Diller Scofidio + Renfro hanno realizzato un lavoro encomiabile. L' horticulturist (planting e garden designer) Piet Oudolf si è ispirato alle piante selvagge che crescevano sui binari abbandonati e ha creato spazi con oltre 200 specie di arbusti, piante ed erbe che fanno parte della natura nord-americana. Piante selvagge che in tutte le stagioni hanno il loro fascino. Ed è diventato un lungo giardino bellissimo. Si cammina tra edifici vecchi dove dentro m'immagino stanze accoglienti, e palazzi moderni altissimi. A volte si può guardare dentro le finestre. Un grande albergo è stato costruito in modo che il sentiero ci passi sotto. Si dice che alcuni ospiti dell'albergo si siano esibiti nudi alle enormi finestri per scioccare i viandanti. C'è un sundeck con sedie a sdraio di legno inserite tra i binari che invitano al relax e tante panchine eleganti.


Treno ancora in funzione
Chelsea Market da fuori
Vegetazione d'inverno
Empire State Building in lontananza
Stili e colori
Cominciava ad imbrunire e si è accesa l'illuminazione nascosta tra le bordure e sotto i corrimano, cambiando dolcemente i colori della vegetazione. Le viste sono incredibili, a poca distanza il fiume Hudson e al lato opposto strade trafficate, palazzi di ogni forma e età. Da lì sopra abbiamo visto da fuori il Chelsea Market, ex fabbrica di biscotti, un palazzo enorme fra la 9th e 10th Avenue.  Per caso poi ci siamo incontrati con Leo ed una sua amica e ci siamo trovati d'accordo:  New York è una citta' unica.

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