David a sei anni e mezzo |
In gennaio abbiamo passato un settimana ad Abetone. Per arrivarci è stato un viaggio interminabile. Il posto offriva paesaggi bellissimi, c'era molta neve e, prendendo in affitto slittini e sci, facendo lunghe passeggiate e prendendo anche lo skilift, la bella vacanza passava troppo velocemente. Leggo che un pomeriggio, mentre Pino e David scalavano una montagna, Jan ed io eravamo seduti su una slitta godendici il sole. Sentivo il vento sussurare dolcemente fra gli alberi e pensavo ai libri di Sigrid Undset. Questa scrittrice norvegese, premio Nobel per la letteratura nel 1928, scrive dell'eterno canto del vento tra gli alberi. Alla sera David disegnava. Tornando a Roma sul treno ci è capitato uno strano compagno di viaggio. Ci raccontava che era il capo di tutto l'universo, non mangiava, non beveva, non dormiva e godeva dell'eterna giovinezza.(aveva 39 anni e sembrava molto più vecchio). Stava andando a Roma per vendere il suo segreto.
David ha cominciato a disegnare da piccolissimo. Tanti suoi disegni li ho conservati incollandoli in un album, (la stessa cosa ho fatto poi con Jan e Sigrid). Disegnare era una sua necessità. A scuola disegnava mentre l'insegnante spiegava, in questo modo riusciva a concentrarsi meglio. Ma questo suo atteggiamento non veniva capito e perciò non tollerato e proibito. A volte ricadeva nell'errore, era più forte di lui, e veniva punito. Perciò suppongo che sia stato messo nel banco degli asini presente nella classe, e il bambino nel mio spot precedente l'indicava col dito alla mamma. David a casa non raccontava niente dei fatti di scuola, si immergeva subito nella vita domestica. Non mancava giorno che non disegnasse. Fatti i compiti andavo con i bambini all'aria aperta. Un giorno è venuto il circo in Via Teulada, sul "terreno". Ogni giorno portavamo una mela al lama che era attaccato ad un palo fuori dall'ingresso. Un paio di volte siamo andati al circo con i bambini. A casa poi giocavano a fare gli acrobati e David disegnava i personaggi del circo nei minimi particolari. Aveva e ha un grande senso di osservazione. Tutti i films per bambini in circolazione li andavamo a vedere, e spesso nei cinema parrocchiali che adesso non esistono più. Quando Pino poteva veniva anche lui. In genere andavamo al cinema quando il tempo era brutto. Tutto il lasso di tempo della proiezione David era attentissimo. Jan, piccolino, dopo un pò si stufava e correva per tutto il cinema, finiva che io del cinema avevo visto gli angoli più remoti, del film ben poco. C'erano dei films che David gradiva rivedere per una seconda e persino una terza volta. E poi a casa disegnava. Pino ed io ci meravigliavamo di come si ricordasse sfumature che a noi erano sfuggite. I films e i cartoni animati che mi ricordo erano "Mary Poppins", "Tutti insieme appassionatamente", "Peter Pan", "La spada nella roccia", "Batman". Col film "Incompreso" ho pianto molto e anche David.
Dai miei genitori in Canada arrivavano spesso dei pacchi con pensierini per noi quattro. Per David e Jan delle T shirts e pantaloni, d'inverno giacconi. In quei tempi c'era poca scelta nel vestire per i bambini , T shirts con le scritte non esistevano ancora e i blue jeans per bambini neppure. Con le loro magliette con la scritta: "London Ontario Canada" e i blue jeans corti o lunghi suscitavano scalpore e ammirazione.
Jan a tre anni |
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