lunedì 16 marzo 2015

Estate 2014, prima parte

Mi aspetta un compito che ho rimandato di giorno in giorno: aggiornare l'album di fotografie di famiglia cominciando da luglio-agosto dell'anno scorso. La ragione principale è che ce ne sono tante, troppe, di foto da cernere. Ma è meglio che mi decida perchè ne arrivano sempre di nuove e aspettando oltre questo mio incarico diventerebbe un'impresa ardua.
Fin da bambina è stata sempre una grande passione per me quella di raccogliere foto di famiglia in albums, soltanto che prima, e prima ancora, le foto erano rare perchè molto più laborioso era scattarle, svilluparle e poi stamparle. Quando ero bambina per tante notti ho avuto un sogno ricorrente: la casa bruciava, ma io ero capace di volare e salvavo tutti, prendevo per mano i miei genitori che a loro volta afferravano i miei due fratellini, non dimenticando la mia carissima bisnonna che viveva con noi, e oltre ai famigliari che cosa salvavo? L'album con le foto, messo dentro uno zainetto sulle mie spalle!
Consulterò il mio diario dell'anno scorso e con il suo aiuto annoterò qui qualche evento estivo. E così risalirò anche alla data precisa in cui sono state scattate le foto che voglio applicare nell'album.
Appena le scuole in Olanda hanno chiuso per la vacanza estiva, l'otto luglio Sigrid, Kevin, Livia e Flaminia sono venuti da noi a Roma. Come sempre le bambine hanno subito svuotato la cassapanca, Flaminia ha riempito un cesto pieno di peluches che ha portato sul suo letto nel soggiorno, ha indossato il lungo vestito rosa da principessa e in testa si è messa un cappellino rosso. Livia, sul suo letto, ha dato un saluto a bambole e Barbies. Insomma anche qui è casa loro. Uno dei posti preferiti di Flaminia è sulle ginocchia di David e così insieme sfogliano un libro o vedono un filmino sul computer. Le sorelline sono tutt'orecchie quando lo zio racconta le sue avventure e ridono, e noi adulti ridiamo con loro, io sempre mi chiedo da dove David peschi tutte queste storie più che buffe. Livia questa volta gli ha consegnato un bigliettino con su scritto in olandese: David inventa le storie.
Il pomeriggio del giorno dopo Sigrid, Kevin e Livia sono andati a farsi tagliare i capelli dal loro parrucchiere di fiducia in Prati e David ed io siamo andati con Flaminia a Colle Oppio dove c'è un piccolo parco giochi per bambini. Seduta su una panchina c'era la mia amica Marcella con le sue tre sorelle più una loro amica, e hanno fatto i complimenti a Flaminia. Il giorno dopo Sigrid, Kevin e le bambine hanno camminato in zona Piazza Navona assieme a David e alla sua collega Teresa.

Piazza del Fico


Piazza Navona
Io avevo un impegno e ho fatto trovare la cena pronta. Quando le bambine sono andate a dormire Flaminia non ha trovato Busha e se ne stava lì sul suo letto a piangere grosse lacrime in silenzio. Livia l'abbracciava consolandola. Meno male che Kevin ha trovato l'orsacchiotto sotto il letto di David. 

Con l'inseparabile Busha
Il 12 luglio gli olandesini sono partiti per la Toscana in una bella macchina rossa presa a noleggio. All'una Sigrid mi ha chiamato: erano arrivati nel solito agriturismo e c'era come gli anni precedenti il cane Maya e la mamma gatta con due piccoli, faceva freddo.

Con Maya
Io ho avuto a pranzo la mia amica americana Meridith che era venuta a piedi dal Gianicolo - una passeggiata di un'ora e mezza - dove era guest painter (ospite-pittrice) all'Accademia Americana; lo studio assegnatole era stupendo. Qualche anno fa ho visto una sua mostra qui a Roma e mi piacciono  molto i suoi quadri.
Come ogni domenica alle 16, il 13 luglio ha chiamato Jan, lui e Jennifer stavano in Colombia, a Bogota. Viaggiavano in lungo e in largo per il paese che Jan conosceva già e che ama molto.
Il 15 luglio David e Laura sono partiti per Barbarano Romano ed io nel pomeriggio mi sono avviata a fare una visita ad un'amica e a suo marito, nel nostro vecchio quartiere. Prendendo la metro alla fermata Vittorio Emanuele tutti dovevamo scendere a Termini perchè un palo era caduto sui binari.
In superficie le navette seguivano l'itinerario della metro ma si riempivano in un attimo con tutta la fila di gente che aspettava. Molti erano turisti. Ho incontrato una signora del mio palazzo ed insieme siamo riuscite a ficcarci dentro un bus strapieno. Faceva un caldo quasi insopportabile, meno male che in compagnia ci siamo un pò distratte. Ho dovuto prendere ancora un altro autobus ed erano oltre le 18.00 quando finalmente sono arrivata dagli amici in Via Aladino Govoni. Ho dato un'occhiata in sù all'appartamento dove abitavamo sei anni fa. Non mi ha fatto particolare impressione. Ogni tanto mi assale un pò di nostalgia di quei tempi perchè là eravamo tutti uniti e c'era tanto spazio. La strada è diventata più brutta, hanno tolto alcuni oleandri e costruito dei brutti box levando un tratto del marciapiede. La mia amica era addolorata perchè nel loro giardino l'ente proprietario dell'immobile, la Fondiaria, ha abbattuto un bellissimo e sano cedro altissimo. Si chiedeva il perchè.
Siamo stati molto bene insieme, prendendo un tè. Finchè ero a casa erano le 9 e mezza.
Il giorno dopo la mia vicina di casa compiva 50 anni e sono stata invitata alla sua festa, sua madre è venuta per l'occasione dalla Calabria. Sulla sua terrazza c'erano tavoli con tante leccornie che formavano la cena ed insieme ai tanti ospiti ho assaggiato di tutto. Era un'allegra compagnia. Il figlio e i suoi amici suonavano la chitarra e cantavano, la figlia Silvia si è unita al coro.
Ho parlato con molte persone simpatiche. A mezzanotte abbiamo brindato alla festeggiata. Che facile tornare a casa: la porta accanto.      


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