giovedì 26 marzo 2015

Rinata col fuoco






"Rinata col fuoco" è dell'11 marzo 2004.

Quando meno me l'aspetto, qualche giorno dopo la sua ultima visita, come toccata da una bacchetta magica, ecco la mia amica immaginaria riapparire da dietro le quinte: quell'amica ballerina, quella col passo di danza. Bussa di nuovo alla mia porta, entra e dice: "La scorsa volta ho trattato talmente a lungo l'argomento acqua da farti straripare la testa. Vogliamo oggi tirare in ballo il fuoco? Insomma buttiamo il fuoco sull'acqua e non viceversa. Ti va di cominciare una nuova sfida?" Mi guarda con tanta insistenza e speranza che io, alzando le spalle con rassegnazione rispondo: "Va bene, dato che ci tieni tanto." Sollevata e contenta mi trascina nel soggiorno dove c'é il caminetto acceso. Ci sediamo vicino al fuoco e guardiamo le fiamme scoppiettanti. Dice: "Io sono sempre attirata dal fuoco." Attizza la brace e dice: "Come mi piace scherzare col fuoco." Ricomincia a parlare di quel suo collega (acqua cheta) dal quale si sente attratta, ma sa già che è un fuoco di paglia. "Sai, io prendo subito fuoco, ma se lui non ne vuole saperne di me, che vada a bruciare nel fuoco eterno. La cosa migliore è non pensarci più e versare acqua sul fuoco perchè ho anche un amante con un temperamento di fuoco e non si può mica mettere troppa carne al fuoco: trovarsi tra due fuochi è come darsi fuoco. Quello che devo fare è mettere a fuoco chi dei due voglio veramente."
Si mette a soffiare nel fuoco e dice: "Meno male che ho il fuoco della fede." All'improvviso diventa rossa come il fuoco: "Purtroppo ho il fuoco nelle vene."
Io le suggerisco di calmarsi e di mangiare con me le castagne che levo dal fuoco. Mangiando le caldarroste e accompagnandole con un bicchiere di vin brulé passiamo un lungo momento quieto e gradevole. Di scatto si alza e canta:
                                                           Fuoco fuocherello
                                                           Sul più bello
                                                           Il giuoco
                                                           Va a fuoco

Mi saluta e se ne va.
Io rimango di stucco: vuoi vedere che mi vuole fare concorrenza a San Remo? Per un pò di tempo non la voglio più vedere, questi suoi giochi mi hanno proprio rotto le scatole. Mi accosto al caminetto facendo attenzione a non prendere fuoco.

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