mercoledì 18 marzo 2015

Estate 2014 - Terza parte

Il 29 luglio la vacanza toscana è finita e in mattinata si sono avviati per stare due giorni a Barbarano da David e Laura e il cane Seila. Tutti insieme si sono goduti i paesaggi stupendi. Le foto scattate quei giorni sono bellissime.

Sul Canyon del Torrente Biedano

A Barbarano Romano


Il 30 agosto Sigrid, Kevin e le bimbe sono finalmente tornati a Roma, abbronzati, belli. Le bambine hanno giocato tutto il giorno senza sosta e mi hanno accompagnato dalla gattina Moreen in casa della vicina di casa che stava passando 20 giorni di vacanza in Calabria. Abbiamo annaffiato le piante sul terrazzo e Flaminia ha lavato il pavimento. Un giorno, come al solito, le  bambine hanno costruito in cucina una capanna con lenzuola e coperte. E' entrata un attimo l'altra mia vicina e vedendo come la casa era trasformata ha esclamato: "Ed io che pensavo che i miei nipotini fossero terribili ma queste due li superano."


Una capanna in cucina.


Un pomeriggio che ero sola con Flaminia siamo andate ai giochi a Piazza Vittorio, faceva un gran caldo e perciò tornando a casa siamo entrate da Oviesse per rinfrescarci un attimo. Flaminia si è innamorata di un paio di scarpette luccicanti: "nonna ti prego me le compri." E con queste scarpette ai piedi ha giocato da Elena, una bambina del nostro palazzo, si sono messe tutte e due un tutù e hanno ballato su musica operistica. Sono entrata un attimo per dare un'occhiata ed erano carinissime.
Lunedì 4 agosto Kevin è tornato in Olanda, aveva appuntamenti di lavoro. Il giorno dopo Sigrid e le bambine sono andate come l'anno scorso nella piscina a Colle Oppio, in mezzo al verde, a dieci minuti da casa. Per pranzo sono tornate a casa ed avevamo ospiti: Silvia, l'amica con la quale Sigrid ha studiato ed i suoi due bei bambini, Marta e Nicola, abbronzatissimi. I quattro bambini si vedono una volta all'anno. Questa volta all'inizio regnava fra loro la timidezza e solo quando era quasi l'ora di salutarsi hanno cominciato a chiacchierare. Silvia colleziona segnalibri e gliene ho regalato qualcuno fatto da me, ed altri li avevo portati per lei dalla biblioteca di Harlem. Silvia doveva tornare al lavoro e Sigrid con le sue figlie sono tornate in piscina: avevano un biglietto d'entrata per tutto il giorno. E quasi tutti i giorni seguenti ci sono andate rinfrescandosi nell'acqua e godendosi l'ombra sotto gli alberi sedute sulle sdraio. C'erano due altre bambine con cui giocare. Un giorno Flaminia ha preferito rimanere a casa a vedere un film sul computer, s'intratteneva con David e Laura e giocava animatamente per tutta la casa. Io nel frattanto facevo le spese e cucinavo. Quando dopo pranzo mi sono sdraiata un pò sul divano, Flaminia a intervalli si stendeva vicino a me abbracciandomi, la sua faccia contro la mia. Spesso mi dice: Come è bella morbida la tua pelle e anche i tuoi capelli sono così morbidi." Ed io: "Anche nonno diceva quando eravamo giovani che ero tutta di seta." Verso sera è venuta Rita, un'amica di Sigrid di vecchia data, ha ammirato le bambine e la casa, e anche il terrazzo condominiale con la bella vista le è piaciuto molto. Poi lei e Sigrid sono andate a mangiare una pizza. Dopo aver cenato le bimbe si sono preparate per andare a letto ma prima hanno visto sul grande letto, insieme a David e Laura un film con Johnny Dorelli, che risate. Tutte e due erano vivacissime ma una volta a letto dormivano in poco tempo.
L'undici agosto è arrivato il giorno della partenza. Flaminia mi ha abbracciato forte, piangeva e diceva: "Non ti voglio lasciare." L'ho consolato dicendo che forse ci saremmo viste a Natale e mancava poco. David ed io abbiamo accompagnato Sigrid, Livia e Flaminia fino al pullman che le portava a Fiumicino. David è salito pure lui sul bus come stabilito per assisterle all'aeroporto. Io sono tornata a casa con le lacrime agli occhi.
Di sera ho continuato da sola a badare alle piante della mia vicina e a Moreen la gattina. Dopo aver finito con le incombenze mi son seduta fuori sul divanetto, Moreen è saltata sul divano accanto a me e, in grande confidenza, e matta di coccole, mi ha leccato le mani e le braccia. Per farle compagnia più a lungo mi ero portata dietro un libro. I pensieri slittavano però verso le nipotine, i nostri due splendori.



 
   

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