Qualche tempo fa ho letto un articolo sull'inserto di un giornale del 28 febbraio scritto da Vittorio Zucconi. Mi piacciono i suoi articoli e questa volta l'ho conservato. Parla di una signora americana (Vittorio Zucconi abita in America) che fa un piccolo intervallo dal suo lavoro di casalinga e pone a milioni di donne come lei una domanda semplice: perchè anche noi non dovremmo avere diritto a una vacanza?
Trascrivo una piccola parte di quello che il signor Zucconi scrive: "Su questo tema si riapre una discussione che la società periodicamente riscopre e poi dimentica: il valore del lavoro che una madre di famiglia senza reddito produce è altissimo. Calcola la rivista economica Forbes che la somma delle attività svolte dalla stay at home mom, la mamma che ha scelto, o che deve per mancanza di occasioni, stare a casa è altissima e il suo valore potrebbe raggiungere, listini prezzi alla mano, i 100 mila dollari all'anno, il doppio della media nazionale dei salari.
La cosiddetta "casalinga" fa il lavoro di cuoca, infermiera, autista (ciclista nel caso di Sigrid), addetta alla lavanderia, guardarobiera, psicologa, operatrice di computer, manager, capo servizio acquisti, maestra di sostegno. La sua settimana comporta almeno 97 ore di lavoro, una cifra che scatenerebbe la collera di qualsiasi sindacato, eppure non prevede pause o finti certificati medici. Una mamma è in servizio 24 ore al giorno, per 365 giorni."
Nel suo articolo il signor Zucconi osserva che le mamme che partono per un breve viaggio immancabilment portano con sè nella valigia anche un leggero (?) senso di colpa.
Nel suo articolo il signor Zucconi osserva che le mamme che partono per un breve viaggio immancabilment portano con sè nella valigia anche un leggero (?) senso di colpa.
I suoi giorni di svago Kevin ce li ha. Partecipa al torneo di tennis e ogni tanto si incontra in qualche città con i vecchi amici. E così Sigrid e Kevin hanno stabilito che Sigrid può una o due volte all'anno interrompere la vita di casalinga per fare un breve viaggio da sola. E' sempre felicissima di potersi dedicare alle figlie, per le quali stravede. Ma staccare ogni tanto dalla monotona fatica di tutti i giorni fa bene alla salute fisica e psichica.
Sigrid è arrivata a Roma la sera del 22 maggio ed è ripartita per Haarlem il pomeriggio del 28 maggio. Abbiamo passato insieme giorni tranquilli, bellissimi. Quasi tutti i giorni lei ha fatto tante vasche nella bella piscina vicino casa, il nuoto è il suo sport preferito e la rilassa. La domenica siamo andate a Porta Portese, un'altro giorno ha rivisto una cara amica con i suoi tre bambini e un pomeriggio ci siamo incontrate con David al café San Calisto a Trastevere per prenderci un tè; eravamo seduti ai tavolini all'aperto, ammassati, italiani e stranieri e abbiamo chiacchierato con dei simpatici coniugi danesi. Avrei voluto tenere Sigrid almeno un'altra settimana con noi vedendo come il suo aspetto migliorava ma mancava tanto alle sue bambine ed al marito; ogni giorno si sono sentiti al telefono con tante affettuose parole. Nel fine settimana Kevin, Livia e Flaminia erano stati dai nonni in Germania che poi al ritorno in Olanda sono venuti con loro in macchina per dedicarsi alle nipotine.
Il 18 luglio verranno Sigrid e famiglia, come tutte le estati, a passare una parte della loro vacanza estiva qui a Roma. Peccato che il futuro in un attimo diventa presente ed il presente in no time è già passato. Perciò godiamoci ogni giornata. Carpe Diem.
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