Come è ormai consuetudine anche quest'anno Jan mi ha mandato via mail il biglietto aereo a/r Roma-New York-Roma e il 3 settembre David mi ha accompagnato a Fiumicino. Ho volato con un aereo dell'Alitalia. All'aeroporto John F. Kennedy c'era Jan che mi aspettava, bello, in forma e abbronzato dopo una settimana da Jennifer a Giamaica. Ed era bello stare di nuovo a New York. Per facilitarmi la salita dei gradini di casa Jan aveva attaccato una grossa corda sopra il corrimano, perchè le mie ginocchia sono diventate piuttosto rigide e il corrimano, che è di larga dimensione e quindi non impugnabile, con il caldo diventa così bollente da non poterci posare la mano. Questa fune è stata di grande aiuto tutte le innumerevoli volte che nel mese di permanenza sono salita e scesa per questa scalinata.
La casa così accogliente e famigliare mi ha abbracciato all'istante. Seduti sugli sgabelli in cucina abbiamo mangiato con appetito il cibo saporito preparato da Jan in anticipo. Siamo andati presto a letto, ma calcolando l'ora italiana per me era tardissimo.
Il giorno dopo abbiamo parlato su SKYPE con Sigrid, vicino a lei c'erano Kevin e le bambine. Con David eravamo in contatto via mail. Dopo che ho svuotato la mia valigia abbiamo camminato per la 125a Strada e fatto le spese da Best Market. Non sembrava che fosse passato un anno! Dopo aver pranzato Jan è andato nel suo ufficio a Brooklyn. Non è tornato tardi e verso le 17.00 attraversando il bellissimo parco di Morningside siamo arrivati a Central Park. Ci siamo fermati al Conservatory Garden. Un grande giardino diviso in tre piccoli giardini, curatissimi, stupendi. Tante panchine invitanti ci hanno accolto per un attimo ad ammirare il tripudio di bellezza attorno a noi. Con passo sostenuto siamo tornati a casa. Con 30 blocks alle spalle mi sentivo bene nonostante il jet lag.
Quando Jan era a casa per pranzo gli preparavo una macedonia e la sera cucinavo con piacere una bella cenetta. Al Marcus Garvey Park Jan mi ha fatto vedere la bellissima piscina circondata dal verde dove lui e Jennifer ogni tanto vanno a nuotare. Frequentano anche diverse altre piscine nelle vicinanze. Piscine gratis per tutti!
Nella biblioteca di Harlem, dove mi sento a casa, come tutti gli anni ho preso dei films in prestito, se ne possono prendere 10 alla volta (Il film The Hunt con Mads Mikkelsen ci è piaciuto molto). Tornando a casa facevo le spese nel supermercato ad Amsterdam Ave. Ho iniziato un gilet per Livia. Il caldo era umido e soffocante. Facevo la maglia nel Morningside Park all'ombra di grandi alberi o nella stanza di Jan e Jennifer che si affaccia sui giardini nel retro. Il gilet l'ho finito poi a Roma. Una mattina che Jan andava al lavoro sullo scooter sono andata con lui. Mi ha lasciato all'East Shopping Center dove ho dato un'occhiata da Target e Old Navy. Da Aldi ho comprato frutta, un pane biologico e biscotti tipo olandesi: speculaasjes. Altri anni c'erano pochi clienti ma questa volta diverse persone alla cassa con carrelli strapieni. Ho preso il bus di ritorno. New York mi piace, anche perchè sto vicino a Jan.
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