I giorni che Pino tornava presto dal lavoro David l'aspettava con ansia per giocare insieme. Il suo papà trasformava per lui i pochi indumenti e sciarpe cercati con cura negli armadi e nei cassetti in maschere di personaggi di films o visti sulle illustrazioni dei libri. David, con indosso queste tenute, saltava e gesticolava immedesimandosi nelle figure ammirate. Jan prendeva parte al gioco a suo modo. Erano felici con il loro papà fantasioso. Prima di andare a letto un racconto bellissimo, inventato lì per lì. Nel suo tempo libero Pino scriveva, seduto con me in cucina, un lavoro teatrale che poi io battevo a macchina. Quando c'era tempo facevo la maglia, e incollavo i disegni più belli di David in un album. Leggo che un giorno d'aprile in cui Pino era libero dal lavoro siamo andati insieme sul "nostro" monte (Monte Mario). Arrivati alla prima tappa Pino ha continuato assieme ai bambini ad esplorare il territorio, c'erano tante conchiglie fossili, a dimostrazione che un tempo qui c'era il mare. Io mi sono sdraiata lunga lunga nell'erba e mi sono pienamente goduta il sole primaverile.
Ormai Jan camminava per lunghi tratti e quando si andava al Foro Italico David pedalava in bicicletta senza rotelline. Una volta, passando per una farmacia, io e i bambini ci siamo pesati e con i vestiti pesavamo io 54,5 chili, David 27 e Jan 17,5.
Ormai Jan camminava per lunghi tratti e quando si andava al Foro Italico David pedalava in bicicletta senza rotelline. Una volta, passando per una farmacia, io e i bambini ci siamo pesati e con i vestiti pesavamo io 54,5 chili, David 27 e Jan 17,5.
Cristina e Julio avevano scoperto anche loro il monte e ci andavano qualche volta a farci un picnic, da soli o con un amico. Avevo insegnato a Cristina a cucinare tanti piatti. Era ghiotta di frittelle con le mele e ormai le sapeva preparare benissimo. Alcune mattine Cristina si allontanava perchè occupata a preparare i documenti per il matrimonio.
Il 2 maggio allo zoo, Jan era scioccato quando ha visto come i leoni divoravano pezzi di carne. "No no!", esclamava. "Amo!" (andiamo). Nel 1981 siamo diventati tutti vegetariani. E le nipotine in Olanda sono nate vegetariane.
Volevo fare un gilet per David e con i bambini sono andata all'Upim a Via Ottaviano per comprare la lana necessaria. Dopo, alla Standa, Jan si è scelto una macchinetta e David un libro. Poi, al momento di pagare è scomparso Jan. David non vedendo più il fratellino era disperato e piangeva grosse lacrime. Abbiamo trovato Jan in tutt'altra parte nel negozio.
Il 13 maggio mentre i bambini giocavano con Stefano nell'orto con le galline sono stata assalita da un momento di sconforto vedendo l'abbandono e la sporcizia del posto. "E' mai possibile che nelle vicinanze non ci sia un giardino giochi per bambini?". Poi a casa un bel lavaggio. David nella vasca da bagno si metteva le pinne. Dopo cena leggevo ad alta voce. I ragazzini si disputavano il posto sulle mie ginocchia. Li ho presi tutti e due. Tanti anni dopo, quando Sigrid era grandicella, è stato allestito un piccolo parco giochi per bambini in Via Gomenizza.
Mia suocera aveva tanta voglia di vederci e il 21 maggio siamo andati ad Avellino per qualche giorno. Mia cognata Tina il giorno prima aveva subito un'operazione, le era stato tolto l'utero. A turno siamo andati a trovarla. Il 24 maggio mio cognato Walter ci ha portato all'Esca, un grande pezzo di terra fuori Avellino che apparteneva alla famiglia. Una bellissima natura. Il colono e la moglie stavano raccogliendo in cesti le ciliege colte dagli alberi, e ce ne hanno date un mucchio da portare via. Queste piccole avventure piacevano tanto a tutti noi. Il giorno dopo siamo tornati a Roma. Ogni giorno abbiamo telefonato a mamma. Tina si stava riprendendo.
Il 1° giugno abbiamo preso un bus fino a Ponte Milvio e poi dopo un lungo tratto a piedi abbiamo visitato il CAR (Centro Aziendale RAI). Bellissimi campi sportivi, palestre, bar-ristorante e una piscina non ancora pronti per l'uso. Ma i tanti bambini presenti (figli dei dipendenti RAI) si sono riversati con entusiasmo sulle altalene e sugli altri giochi. Una volta inaugurato questo centro ce lo siamo goduto per tantissimi anni. Eravamo privilegiati a vivere estati belle grazie a questo posto in mezzo al verde.
Il 16 giugno Jan era felicissimo con i regali per il suo secondo compleanno. A pranzo c'erano pasta e fagioli, un'omelet, insalata e una torta. Jan ha soffiato sulle candeline e noi abbiamo cantato per lui. Cristina e Julio hanno pranzato più tardi perchè erano andati al comune per l'ultimo passo burocratico della promessa di matrimonio. Il comune ha rilasciato il "nullaosta".
Volevo fare un gilet per David e con i bambini sono andata all'Upim a Via Ottaviano per comprare la lana necessaria. Dopo, alla Standa, Jan si è scelto una macchinetta e David un libro. Poi, al momento di pagare è scomparso Jan. David non vedendo più il fratellino era disperato e piangeva grosse lacrime. Abbiamo trovato Jan in tutt'altra parte nel negozio.
Il 13 maggio mentre i bambini giocavano con Stefano nell'orto con le galline sono stata assalita da un momento di sconforto vedendo l'abbandono e la sporcizia del posto. "E' mai possibile che nelle vicinanze non ci sia un giardino giochi per bambini?". Poi a casa un bel lavaggio. David nella vasca da bagno si metteva le pinne. Dopo cena leggevo ad alta voce. I ragazzini si disputavano il posto sulle mie ginocchia. Li ho presi tutti e due. Tanti anni dopo, quando Sigrid era grandicella, è stato allestito un piccolo parco giochi per bambini in Via Gomenizza.
Mia suocera aveva tanta voglia di vederci e il 21 maggio siamo andati ad Avellino per qualche giorno. Mia cognata Tina il giorno prima aveva subito un'operazione, le era stato tolto l'utero. A turno siamo andati a trovarla. Il 24 maggio mio cognato Walter ci ha portato all'Esca, un grande pezzo di terra fuori Avellino che apparteneva alla famiglia. Una bellissima natura. Il colono e la moglie stavano raccogliendo in cesti le ciliege colte dagli alberi, e ce ne hanno date un mucchio da portare via. Queste piccole avventure piacevano tanto a tutti noi. Il giorno dopo siamo tornati a Roma. Ogni giorno abbiamo telefonato a mamma. Tina si stava riprendendo.
Il 1° giugno abbiamo preso un bus fino a Ponte Milvio e poi dopo un lungo tratto a piedi abbiamo visitato il CAR (Centro Aziendale RAI). Bellissimi campi sportivi, palestre, bar-ristorante e una piscina non ancora pronti per l'uso. Ma i tanti bambini presenti (figli dei dipendenti RAI) si sono riversati con entusiasmo sulle altalene e sugli altri giochi. Una volta inaugurato questo centro ce lo siamo goduto per tantissimi anni. Eravamo privilegiati a vivere estati belle grazie a questo posto in mezzo al verde.
Il 16 giugno Jan era felicissimo con i regali per il suo secondo compleanno. A pranzo c'erano pasta e fagioli, un'omelet, insalata e una torta. Jan ha soffiato sulle candeline e noi abbiamo cantato per lui. Cristina e Julio hanno pranzato più tardi perchè erano andati al comune per l'ultimo passo burocratico della promessa di matrimonio. Il comune ha rilasciato il "nullaosta".
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