lunedì 16 ottobre 2017

21 Settembre - New York Times: articolo sui vini

Quando aveva 23 anni Jan è andato a vivere a Los Angeles insieme al suo gruppo Astaroth, per cercare fortuna suonando musica Heavy Metal nei locali. Jan suonava la batteria. Erano molto bravi, le critiche molto buone ma, anche meritandolo, al successo non sono mai arrivati. Spesso, quando gli amici del gruppo andavano a far baldoria, Jan rimaneva a casa per dipingere e ascoltare musica classica. 


Diversi quadri li ha venduti a un commerciante d'arte giapponese. E' andato per diversi mesi in Alaska a lavorare in una fabbrica dove inscatolavano pesce. Il cuoco preparava per lui, unico vegetariano, piatti squisiti. E' stata un'esperienza unica. Tornato a L.A. si è sposato. Con la moglie si sono trasferiti a New York, lei lavorava in ufficio, lui faceva il cameriere nei ristoranti. Hanno divorziato e lei è tornata a L.A. Poi Jan è stato assistente di un importatore di vini. Nel suo tempo libero ha studiato per due anni all'università di N.Y. Ha scritto una bella  tesi e ha preso il Master in Museum Studies. Pino ed io eravamo orgogliosissimi di lui per come si impegnava e se la cavava egregiamente, tutto da solo. E come eravamo felici quando ci veniva a trovare a Roma.
Per 6 mesi ha fatto uno stage al Guggenheim Museum e ha capito che il mondo dell'arte non faceva per lui, ma quello del vino gli andava più a genio. Ha preso il diploma base di sommelier. Dieci anni fa ha cominciato a lavorare per conto proprio aprendo un'attività di import di vini italiani. E' andato e va ancora in Italia per conoscere produttori e per rafforzare i rapporti con loro. Seleziona di persona tutti i vini che poi importa a NY. Tutti i produttori sono diventati suoi amici. 
Quando sono con lui a New York vedo quanto lavora. Facciamo colazione alle 7.30 e subito dopo sta già al computer a trattare con clienti e produttori e a tenere la contabilità. E poi portando con sè un mucchio di bottiglie va in giro sullo scooter per ristoranti e enoteche per le degustazioni. Ogni tanto c'è un wine tasting ufficiale. Il suo ufficio, che è anche il deposito di una gran quantità di vini, si trova a Brooklyn. 
 Il 21 settembre sul New York Times è apparso un articolo sui 20 migliori vini in commercio a New York sotto i 20 dollari. Due di quelli sono selezioni di Jan. Leggendolo ho sentito un grande orgoglio per questo figlio. Senza chiedere mai aiuto a nessuno ha vissuto sempre dignitosamente ed è riuscito a mettere sù questa fiorente impresa. Quando avrà i permessi in regola, il New Jersey sarà un nuovo territorio da esplorare.
Da un paio di anni Jennifer lo assiste ai wine tastings ed acquisisce nuovi clienti. E' molto brava con i suoi modi gentili, estroversi e carismatici.


I vini scelti dal New York Times (il Savuto è quello importato da Jan

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